Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] e indubitabile rappresenta l’atto di nascita di questo tipo di razionalismo.
Più in generale, si definiscono razionalistiche tutte quelle concezioni filosofiche che, in sede di teoria della conoscenza, considerino la ragione come strumento essenziale ...
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Filosofo e storico delle idee inglese, di famiglia ebraica di origine lettone, nato a Riga il 6 giugno 1909, morto a Oxford il 5 novembre 1997. Con la famiglia, all'indomani della rivoluzione d'ottobre, [...] le scelte umane. Ma è al pluralismo dei valori - distinto dal relativismo non meno che dagli assolutismi utopistici e razionalistici - che dovranno essere informate sia la teoria sia l'azione politica, nel tentativo di ridurre le sofferenze umane ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] sistematico". Nel Traité des systèmes (1749) Étienne Bonnot de Condillac illustrò caso per caso la crisi dei sistemi razionalistici e la svolta metodica che dissolveva tutta un'immagine del sapere.
La scienza della natura umana
Sotto la sfida ...
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GIACON, Carlo
Simone Pollo
Nacque a Padova il 28 dic. 1900 da Giovanni e Giuseppina Basso. Interrotti gli studi di ragioneria, nell'ottobre 1917 entrò nella Compagnia di Gesù. Trascorsi i primi anni [...] Roma).
In quest'opera è analizzata la traduzione del classico binomio metafisico "causa-effetto" in quelli, moderni e razionalistici, di "sostanza-modi" ed "essenza-proprietà". Attraverso la trattazione di questo tema, cruciale per la critica moderna ...
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PEYRETTI, Giovanni Battista
Jonathan Salina
PEYRETTI, Giovanni Battista. – Nacque il 18 febbraio 1823 a Castagnole Piemonte, in provincia di Torino, da Giovanni e da Maria Nicola. Ricevette in famiglia, [...] , e fu più 'austero' del maestro anche nella sua prosa espositiva. Ereditò, tuttavia, i motivi più schiettamente razionalistici del pensiero di Bertini e la necessità, da questi avanzata, di conciliare speculazione razionale e verità della religione ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. L'eredita preimperiale
Chen Qiyun
L'eredità preimperiale
La Cina è un paese le cui grandi diversità regionali (da un punto di vista orografico, meteorologico, [...] condotta virtuosa, moralmente corretta e socialmente accettabile. Questi testi, con l'aggiunta di commentari sotto forma di discorsi razionalistici e moralistici, formarono il nucleo di quelli che, durante l'ultima fase della dinastia Zhou (770-221 a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] ». E la storia, al di là di qualsiasi tentativo di spiegazione (la polemica rensiana è sempre mirata ai sistemi razionalistici e idealistici), avrebbe un unico significato: quello di un’eterna fuga da un presente dominato dal male e, appunto ...
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Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] esso si traduce in un programma federalistico - oppure rischia di risolversi in una forma di universalismo razionalistico, come avviene nella comtiana religione dell'umanità.
A partire dall'Ottocento vengono dunque progressivamente meno le condizioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Scienza e filosofia: Geymonat e Preti
Massimo Mugnai
La valorizzazione del pensiero scientifico in funzione antidealistica
Nell’immediato dopoguerra, a partire all’incirca dal 1945, Ludovico Geymonat [...] in futuro vuol mantenere un proprio ruolo e quindi se intende conservare i suoi tradizionali caratteri razionalistici di formalità e universalità, può soltanto diventare epistemologia unitaria. Le molteplici ontologie regionali, nelle quali si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro e Alessandro Verri
Carlo Capra
Può apparire arbitrario riunire in un unico saggio i profili dei due fratelli Verri che, soprattutto nell’età matura, si distinsero nettamente l’uno dall’altro [...] », secondo la felice formula di Marco Cerruti (1969, p. 19).
La transizione dai giovanili ideali enciclopedici e razionalistici a «una visione del mondo meno progressista», alla «lenta cristallizzazione di un moralismo amaro» (Musitelli 2010, p ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
spiegone s. m. 1. Spiegazione esplicita di taglio didascalico; anche, approfondimento particolareggiato di un determinato argomento. | In particolare, in una narrazione scritta o filmata, riepilogo delle informazioni necessarie per comprendere...