EUGENIO IV, papa
Denys Hay
Gabriele Condulmer nacque nel 1383, da Angelo, nobile veneziano, e da Bariola, figlia di Niccolò Correr e sorella di Gregorio XII, pontefice dal 1406 al 1415, anno in cui [...] E. IV dovette preoccuparsi di questi problemi interconnessi, oltre che delle minacce allo Stato pontificio da parte di vicini rapaci. La sua elezione al soglio pontificio nel 1431 (3 marzo) ebbe luogo subito dopo il torbido avvio del concilio ...
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DALBONO, Cesare
Magda Vigilante
Nacque a Roma nel 1812, da Paolo ed Adelaide Lucangeli; era fratello di Carlo Tito.
Trasferitasi, alcuni anni più tardi, la sua famiglia. a Napoli, dove il padre ricevette [...] Caracciolo, mentre deplora la stolta politica del Direttorio, il quale aveva inviato a Napoli commissari politici tanto avidi e rapaci da meritare il biasimo dello stesso Championnet. Anche l'esperienza murattiana è analizzata dal D. con uno spirito ...
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CARRADORI, Giovacchino
Isabella Sermonti Spada
Nacque a Prato il 6 giugno 1758 da Iacopo e Maria Veronica Lapini. Appartenente a una famiglia di umile condizione economica, per potersi dedicare agli [...] i cereali, ed essere perciò frugivori, oltre che carnivori. Il C. dimostrò la presenza, nei succhi digestivi dei rapaci, di sostanze adatte a questa facoltà digestiva.
Definì anche le caratteristiche chimiche e fisiche di alcune piante, quali il ...
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BRUNATI, Giuseppe
VVenturi
Nato a Milano il 18 febbr. 1881 da Alessandro e da Clelia Busnari, fu educato presso la scuola dei gesuiti di Gorla Minore, e l'impronta cattolica fu decisiva e sempre presente [...] cuitemi risentono ampiamente del Piacere di D'Annunzio. Entro la cornice di Venezia decadente si muovono giovani donne sensuali e rapaci che ruotano attorno al protagonista, il quale è alla ricerca di una sua verità, oltre il breve cerchio dei sensi ...
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CARDILE, Vincenzo
Salvatore Nigro
Nato a Savoca (Messina) il 16 apr. 1761 da Niccolò Paolo e da Rosa Garufi, compì i primi studi di grammatica e di retorica con l'abate Antonino Puliatti, il quale, [...] degli amici e assistito nella piccola e intanfita cella di prete povero ("grutta" o "gruttuni", la chiama) da una vecchia "rapaci e jittatura": "lu nenti l'aiu, mi manca la cosa", soleva ripetere. Di questa postrema indigenza è documento ironico un ...
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CACHERANO D'OSASCO, Gian Francesco, conte di Rocca d'Arazzo
Angela Dillon Bussi
Nacque tra il 1510 e il 1520, quarto figlio di Giovanni e di Margherita Provana di Leyni, fratello di Ottaviano, che fu [...] o rimproverandolo di non pensare a garantire una discendenza al casato. Afferma più volte di avere abbandonato ogni suo avere nelle mani rapaci dei Francesi e di ritrovarsi senza alcun bene di fortuna (nel 1553 scrive di essere "con la vita ignuda" e ...
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CRESCENZI, Alessandro Cosimo
Irene Polverini Fosi
Nacque a Roma il 12 sett. 1607 (il Moroni pone la nascita nel 1603) da Giovanni Battista e da Anna Massimo, nella nobile famiglia romana, legata durante [...] ... e son di pessimo esempio e gli Heretici se li prendono per stabilimento della loro perfidia e gli chiamano lupi rapaci, ma molto più per riuscirmi quasi impossibile la correttione per haverli trovati hostinati nelli lor viti e per non haver ...
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DA PONTE, Nicolò
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 15 febbr. 1574, ultimo dei figli maschi di Pietro di Alvise e di Soretta, o Fiordamor, Da Mosto di Gian Alvise di Domenico. Nulla sappiamo della [...] nomi, cifre. Ancor oggi il quadro delle "afflittioni incomparabili di quei sudditi", taglieggiati da una nobiltà violenta e da funzionari rapaci, non manca di far presa sul lettore: a maggior ragione ne furono colpiti in Senato, per cui si decise che ...
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DELLA CORNIA, Corniolo
Paolo Viti
Le notizie sulla vita del D. sono scarse, nonostante la sua appartenenza ad una famiglia perugina che già nella prima metà del secolo XIV aveva acquistato un certo [...] anch'essi alfabeticamente): prima quelli "che sono da nutricare in villa" (a lungo si parla delle api), e poi quelli rapaci. Nel decimo e ultimo libro si danno insegnamenti e consigli per una proficua coltivazione dei campi mese per mese a cominciare ...
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FOSCARARI (Foscherari), Francesco
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno all'anno 1333 da Simone di Gualmacco, abitante nella cappella di Santa Maria de' Carrari. Lo aveva preceduto di qualche anno [...] inviati via via al patibolo o all'esilio. Una parte della fazione debellata degli Scacchesi, che prese il nome di raspanti (rapaci) cercò - e in parte ottenne - di imporre la propria supremazia all'interno della città. Il ritorno del papa a Roma agli ...
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rapace
agg. [dal lat. rapax -acis, der. di rapĕre «rapire»]. – 1. Avido di rapire, di sottrarre ad altri con la forza o con l’inganno roba, denaro, beni varî: uomini naturalmente vaghi di pecunia e r. (Boccaccio); ladri r.; amministratori...
rapacita
rapacità s. f. [dal lat. rapacĭtas -atis]. – Il fatto, la caratteristica e la qualità di essere rapace: la r. del lupo, dell’aquila; regioni impoverite dalla r. degli invasori; la r. del fisco; l’amministratore era odiato per la sua...