Scrittore irlandese (Dublino 1906 - Parigi 1989). Uno degli autori più significativi del 'teatro dell'assurdo', fu tra gli scrittori esemplari del Novecento per il suo carattere rappresentativo di alcuni [...] discussi e noti autori drammatici del nostro tempo. In un contesto mitologico personalissimo, costruito su un ragionamento cartesiano che procede per esclusioni, B. traccia il quadro della inutilità e inevitabilità della sofferenza dell'uomo. I suoi ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] e non si può non prestargli fede, dato che è assurdo pensare che abbia cercato di,ingannare su questo punto proprio ha redatta la biografia di Benedetto III, ma ci sono molte ragioniper assegnare ad A. tutto il resto, ovvero la redazione più ampia ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] lega difensiva tra la Francia e Roma, che perragioni strategiche deve tuttavia comprendere anche Venezia, lo Stato un avvenimento tipicamente machiavellico, tanto irreparabile quanto assurdo fuori di una logica pervicacemente personalistica - debbe ...
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AVOGADRO di Quaregna, Amedeo
Vincenzo Cappelletti-Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Torino il 9 ag. 1776, da Filippo e da Anna Maria Vercellone, secondogenito, succedendo al padre nel titolo comitale [...] doppio, il triplo ecc. Ora non si potrebbe imaginare alcuna ragione, per cui la variazione della grossezza e qualità delle molecole, che in senso letterale, atomiche. All'A. ciò non parve assurdo: ed ecco la seconda ipotesi, che rese la sua ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] dei Ragionamenti, cioè il Ragionamento della Nanna e dell'Antonia, fatto in Roma sotto una ficaia, composto dal divino Aretino per suo 'Urbino, fu determinato dalla speranza, non del tutto assurda, di ottenere il cappello cardinalizio da Giulio III. ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] Prescindere da una siffatta dialettica delle idee era un’impresa assurda, in nome di una concezione meccanica del mondo, che R. Malthus, nel quale l’autore spiegava le ragioniper cui le popolazioni umane tendono a mantenersi in equilibrio ...
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Scienza greco-romana. Archimede
Reviel Netz
Archimede
Archimede è l’unico dei matematici greci di cui abbiamo notizie storiche; questa eccezionalità è dovuta in parte ai risultati da lui ottenuti, [...] eroe da Greci e Romani, anche se perragioni diverse (Tito Livio se ne serve per esaltare Marcello). Infine, cosa molto importante, di una riduzione all’assurdo. Ritroviamo la sfera, punto di partenza e di arrivo del ragionamento, perdendola di vista ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Pomponazzi
Vittoria Perrone Compagni
L’intera vicenda biografica e intellettuale di Pietro Pomponazzi si svolse nelle aule dell’università. L’unilateralità di questa esperienza di vita è solo [...] essere: diversi per indole, per educazione e per aspirazioni, gli uomini non obbediscono alle norme della ragione con la stessa cristiana, un mito assurdo che si è ormai concretizzato in una pratica di persecuzione devastante per la convivenza civile. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Lodovico Bianchini
Antonio Maria Fusco
A chi voglia ricostruire il clima culturale esistente nel Napoletano della prima metà dell’Ottocento, premessa indispensabile per poter comprendere la natura del [...] significativo, per es., che in un’opera nella quale, come si vide, proclamava la «sperienza» superiore al ragionamento, invitando ma soltanto per osservare subito dopo, alquanto scandalizzato:
se ciò fosse vero, allora ne seguirebbe l’assurdo che all ...
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assurdo
agg. e s. m. [dal lat. absurdus, propr. «stonato», der. di surdus «sordo»]. – 1. agg. Che è contrario alla ragione, all’evidenza, al buon senso; che è in sé stesso una contraddizione: un’affermazione, una tesi, una supposizione a.;...
ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d’amore (Leopardi);...