operare (in poesia, anche il gallicismo ovrare)
Antonietta Bufano
Come ‛ adoperare ' (v.), cui talvolta è accostato con lo stesso valore, il verbo ha spesso costrutto assoluto e ricorre anche nella forma [...] 49 e 55), " ossia oltre che vegetativa si fa anima sensitiva " (Scartazzini-Vandelli: cfr. Tomm. Sum. theol. I 118 " fare ", " compiere ", talvolta con un sostantivo della stessa radice in funzione di oggetto: Cv I I 17 altro si conviene... operare ...
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irascibile
. Il termine è usato da D. a designare l'appetito sensibile che è all'origine di ogni spinta o tensione dell'anima, e come tale è radice della forza d'animo, dell'audacia, sia rispetto al [...] delle tre facoltà dell'anima (i., concupiscibile, razionale). Aristotele pone accanto alle tre facoltà dell'anima (vegetativa, sensitiva e razionale) una facoltà appetitiva, nella quale, accanto all'appetito razionale o volontà, si colloca l'appetito ...
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Waller, Augustus Volney
Istologo inglese (Faversham, Kent, 1816 - Ginevra 1870). Insegnò nel Queen’s college di Birmingham. Descrisse con la legge di W. la degenerazione (che porta il suo nome) conseguente [...] fibre rimaste in continuità con il ganglio. La legge di W. dimostra che il centro trofico delle fibre delle radici spinali sensitive è dislocato nel ganglio, infatti la degenerazione colpisce solo il tratto di fibre separato dal corpo cellulare. ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...