TEDESCHI, Isach Raffael Samson
Angelo M. Piattelli
(in ebraico Itzchàq Refa’èl Shimshòn Ashkenazi). – Nacque ad Ancona l’8 maggio 1826 da Mosè Elia e da Venturina Aziz.
Fin da bambino venne educato [...] nominato membro onorario dell’Accademia delle scienze di Atene. Tra il 1873 e il 1876 svolse mansioni di facente funzioni di rabbino maggiore di Ancona, a causa della lunga malattia di Vivanti, e dopo la morte di questi, nel 1876, venne nominato suo ...
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ebraica, teoria economica
Alberto Heimler
Filosofie economiche alla base della tradizione ebraica, di cui il Talmud, la raccolta millenaria della giurisprudenza rabbinica, rappresenta una fonte privilegiata [...] centrale, le quali vissero pressoché isolate fino ai primi del Settecento. Ciò è ricavabile anche da numerosi scritti rabbinici del Cinquecento e del Seicento che non approvavano l’accumulazione della ricchezza né auspicavano il lavoro (diverso dallo ...
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FRANK, Jakob
Yoseph Colombo
Agitatore ebreo, nato in Podolia intorno al 1726, morto il 10 dicembre 1791. Seguace della dottrina cabbalistica, affermava che varî Messia si sono succeduti sulla terra, [...] di Shabbĕtay Ṣĕwī (1626-1676; v.). Coi suoi seguaci (frankisti) assunse un atteggiamento antitalmudico; colpito d'anatema dai rabbini di Brody (1756), li sfidò e li vinse in pubblica discussione. Più tardi si convertì al cristianesimo con molti dei ...
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SERVI, Flaminio
Alberto Cavaglion
SERVI, Flaminio. – Nacque a Pitigliano (Grosseto) il 24 dicembre 1841, sesto figlio di Samuele e di Fiore Castelnuovo.
La madre, insegnante nella scuola elementare, [...] Paggi e Marco Sabbadini, con i quali, nel 1864 a Pitigliano, conseguì il primo titolo di studio, quello che nella carriera rabbinica va sotto il nome di chaver. Al primo dei suoi maestri avrebbe dedicato una monografia (Angelo Paggi e le sue opere ...
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CAVALLI, Giacomo
Francesco Raco
Nato a Verona nel 1678 da famiglia ebrea, fu avviato dai genitori allo studio delle lettere ebraiche e latine, progredendo tanto rapidamente da venire incaricato, all'età [...] del popolo eletto il C. imparò in seguito anche la lingua caldaica e si dedicò allo studio dei commentari biblici dei rabbini. Da ciò, come egli stesso racconta (Roma, Bibl. nazionale, Varia 80, p. 10), "primo coepi eorum nugas ridere, ac fastidire ...
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HILLEL di Samuel da Verona (Hillel ben Šemu'el ben Eli'ezer mi-Verona)
Mauro Zonta
Filosofo, talmudista, medico e traduttore ebreo italiano, attivo nel secolo XIII. Le notizie sicure sulla famiglia e [...] egli fu per tre anni a Barcellona, dove avrebbe avuto rapporti stretti (forse come discepolo nello studio del Talmud) con il rabbino Yonah ben Abraham Gerondi, e si trovava ancora lì nel momento in cui quest'ultimo si trasferì a Toledo (1261-62): si ...
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È, nell'apocalittica il personaggio contrapposto al Messia o Cristo, prima del giudizio finale. Lo sviluppo massimo di questa credenza si ha nel cristianesimo, ma molti indizî mostrano che essa aveva una [...] funzione nell'apocalittica giudaica. Infatti la designazione dell'anticristo (come Beliar, o meglio Belial, interpretato dai rabbini in maniera etimologicamente inesatta "il senza legge, colui che ha scosso il giogo della legge"; mentre il suo vero ...
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SACERDOTI, Angelo (Raffaele Vittorio; in ebraico Mordekhai Refael Chaim ha-Kohen). – Nacque a Firenze il 2 febbraio 1886 (secondo il calendario ebraico, 27 Adar 5646)
David Gianfranco Di Segni
da David [...] . In un lungo e niente affatto scontato articolo in cui rievocava il ruolo ricoperto da Sacerdoti, Dante Lattes scrisse che il rabbino di Roma aveva assunto «una posizione d’imperio e di guida negli organi e nelle funzioni più alte della vita ebraica ...
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SHABBĔTAY ṢĔBI
Umberto Cassuto
. Pseudomessia ebreo, nato a Smirne nel 1626, morto a Dulcigno nel 1676. Dedito già in gioventù a una vita di mistica pietà e di ascetismo, egli si formò a poco a poco [...] per l'anno 1648 o per l'anno 1666; e come tale infatti si presentò a Smirne nel 1648. Scomunicato dai rabbini di Smirne che non erano affatto convinti della realtà della sua missione, lasciò Smirne e svolse altrove, specialmente a Costantinopoli, al ...
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ABOAB, Samuele
Alfredo Ravenna
Di famiglia marrana spagnola emigrata (il padre, Abramo di Giacobbe - Antonio Falleiro, fu uno dei fondatori della banca di Amburgo), nacque ad Amburgo nel 1610. A tredici [...] 674-677; C. Roth, Les marranes à Venise,in Rev. des études juives,LXXXIX (1930), p. 218; M. Benahiu, Lettere di S.A. ai rabbini fatti prigionieri a Malta e a Messina,in Scritti in memoria di S. Mayer,Gerusalemme 1956, pp. 17-38 (in ebr.); S. Wininger ...
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rabbinico
rabbìnico agg. [der. di rabbino] (pl. m. -ci). – Di rabbino, dei rabbini: tradizioni r.; l’insegnamento r.; esegesi r. (della Bibbia); scrittura r., scrittura ebraica derivata dalla quadrata, adoperata per libri d’importanza minore...
rabbinismo
s. m. [der. di rabbino]. – Nome dato talvolta al giudaismo in quanto fondato sull’insegnamento dei rabbini, talvolta a questo insegnamento nel suo insieme, e all’attività dei rabbini stessi.