Romanzo (1896) dello scrittore polacco H. Sienkiewicz (1846-1916), in cui dallo sfondo dell'incendio di Roma, attribuito al tirannico imperatore Nerone, emergono le miti figure dei primi cristiani, martiri [...] e produttore cinematografico statunitense M. LeRoy (1900-1987), kolossal girato in Italia, con Robert Taylor e Deborah Kerr, che dette avvio al genere storico-mitologico.
Per approfondire Quovadis? di Vittorio Martinelli (Enciclopedia del Cinema) ...
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Regista italiano (Roma 1876 - ivi 1949), già cartellonista e decoratore; ha diretto: Agrippina (1911); Quovadis? (1913); Fabiola (1918); I Borgia (1919); Il sacco di Roma (1920); Re Burlone (1935); Il [...] dottor Antonio (1937); Antonio Meucci (1940) ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico italiano (n. Napoli 1950). Ha studiato a Milano all'Accademia del Piccolo Teatro e nel 1972 è stato tra i fondatori del Teatro dell'Elfo. Nel 1983 ha diretto il [...] ), il fantascientifico Nirvana (1996), Denti (2000) e Amnésia (2002). Hanno fatto seguito: Io non ho paura (2003) e Quovadis, baby? (2005), ispirati agli omonimi romanzi rispettivamente di N. Ammaniti e G. Verasani; Come Dio comanda (2008); Stella ...
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Attore austriaco (n. Altaussee, Stiria, 1944). Formatosi a Vienna alla scuola di F. Kortner, si fece ammirare, come interprete del repertorio classico del Burgtheater, per una recitazione nervosa, appassionata [...] con il cinema (in Mephisto, 1981, e in Oberst Redl, 1985, di I. Szabó) e con l'interpretazione di Nerone nel Quovadis? televisivo (1984) di F. Rossi, nel 1987 è tornato al teatro con Jedermann al Festival di Salisburgo. Nel 2001 ha interpretato ...
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Attore italiano (Bologna 1881 - Torino 1924), fra i più celebri del cinema muto italiano. Tra i suoi film: Quovadis? (1912); Marcantonio e Cleopatra (1913); La morte civile (1920); I due Foscari (1923); [...] La casa dei pulcini (1924) ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] vennero affrontate con finezza di analisi e di scrittura, e nel romanzo storico eccelse H. Sienkiewicz, autore del celebre Quovadis? (1896) e primo premio Nobel per la letteratura polacca (1905).
Se il positivismo si connotò come reazione al ...
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Autore e conduttore televisivo italiano (n. Aosta 1956). Dopo aver lavorato in piccole emittenti private del torinese, ha esordito nel 1984 in Quovadis, programma in onda su Rete 4 condotto da Maurizio [...] Nichetti, in cui peraltro C. ha goduto di uno spazio limitato. Un maggior successo ha riscosso Va’ pensiero (1988) che, trasmesso dalle reti RAI, gli è valso un Telegatto come rivelazione televisiva dell’anno. ...
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Pittore (Bologna 1560 - Roma 1609), fratello di Agostino. Fu, della sua famiglia, l'ingegno più fecondo e più vivo. Nelle prime opere si notano influssi di B. Cesi, di O. Samacchini, di P. Fontana. A Parma [...] . Durante questo periodo dipinse anche varî quadri più severi e concentrati (L'Assunzione, in S. Maria del Popolo; il Quovadis?, ora nella Gall. Naz. di Londra; ecc.). È stato troppo recisamente sottolineato il contrasto tra il classicismo eclettico ...
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PIETRO Apostolo, santo
Leone TONDELLI
Umberto GNOLI
Capo dei dodici Apostoli scelti da Gesù per la diffusione del Vangelo. Il nome Pietro, a lui dato da Gesù stesso (Matteo, XVI, 18; Giovanni, I, [...] di conservare la sua predicazione. Morì crocifisso a Roma sul colle Vaticano, dove venne sepolto.
Secondo la leggenda del QuoVadis?, mentre infieriva la persecuzione contro i cristiani, P. si allontanò dalla città ed era fuori dalle mura serviane ...
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quo vadis?
(lat. «dove vai?»). – Frase che si riferisce a un’antica tradizione leggendaria, secondo la quale s. Pietro, mentre s’allontanava da Roma dopo essere fuggito dal carcere Mamertino, ebbe la visione di Cristo che veniva verso di lui;...
arbiter elegantiarum
‹àrbiter eleġanzi̯àrum› (lat. «arbitro delle eleganze»). – Appellativo usato oggi, spesso ironicam., a proposito di persona raffinata e ricercata nel vestire; dato da Tacito (ma nella forma elegantiae arbiter, Annali XVI,...