Quacchero (Tower Hill, Londra, 1644 - Ruscombe 1718), figlio dell'ammiraglio William. Fondatore della Pennsylvania, P. fu riconosciuto come uno dei principali quaccheri non solo per l'energia e la vivacità [...] : importante questa per l'autorevole richiesta della libertà di professione religiosa, più che per la definizione teorica del quaccherismo (The great case of liberty of conscience, 1671; Treatise on oaths, England's present interest considered, 1672 ...
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Riformatore inglese (Ardsley, Yorkshire, 1617 circa - Holme, Huntingdonshire, 1660). Servì nell'esercito parlamentare sotto Th. Fairfax e J. Lambert; entrato (1652) nella setta dei quaccheri, si procurò [...] molti discepoli, che finirono per onorarlo come un nuovo Cristo; arrestato sotto accusa di bestemmia (1656), fu condannato dal parlamento ad avere la lingua trafitta da un ferro rovente e la fronte marcata ...
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WHITTIER, John Greenleaf
Kenneth McKenzie
Poeta americano, nato a Haverhill (Massachusetts) il 17 dicembre 1807, morto il 7 settembre 1892. Appartenne alla setta dei quaccheri, e condusse vita semplice, [...] tranquilla, onesta; era amico convinto della libertà e della pace.
Va ricordato specialmente il suo lavoro efficace contro la schiavitù dei negri. Mentre però le poesie e le prose scritte in favore dell'abolIzione ...
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Predicatore quacchero (Hempstead, New York, 1748 - Jericho, New York, 1830), attivo negli USA e nel Canada. Per tornare al vero insegnamento, cioè quello di G. Fox e dei primi quaccheri, H. proclamò la [...] salvezza; respingeva le dottrine trinitarie e cristologiche ortodosse. Questo insegnamento portò H. alla rottura (1827-28) coi quaccheri d'Inghilterra e diede inizio alla setta degli hicksiti. Tra le sue opere: Observations on slavery (1811); Sermons ...
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Antropologo ed etnologo britannico (Camberwell 1832 - Oxford 1917). Insieme allo statunitense L. H. Morgan è considerato il fondatore dell'antropologia moderna. Nell'opera Primitive culture (1871), vero [...] evoluzioni parallele e indipendenti, sia la diffusione di complessi di tratti culturali.
Vita
Compiuti gli studi in una scuola di quaccheri (tali erano i genitori) a 16 anni si occupò nella fonderia di metalli paterna dove si era occupato anche il ...
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antischiavismo
Complesso di movimenti riformatori per l’abolizione della schiavitù, intrisi di valori cristiani e spirito illuminista, sviluppatisi nei secc. 18° e 19°. Nella versione statunitense, derivò [...] da una matrice britannica. Promosso dai quaccheri, crebbe con la Rivoluzione americana. Si radicalizzò dal quarto decennio del sec. 19°, sotto la guida di W. Lloyd Garrison e dell’American anti-slavery society (➔ ), con l’intensificazione delle ...
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Uomo di stato inglese, nato il 16 novembre 1811 a Rochdale, vicino a Manchester, nel centro dell'industria cotoniera, morto il 27 marzo 1889. Suo padre possedeva una filatura di cotone; la famiglia apparteneva [...] un seggio nella Camera dei Comuni nel 1843 e vi fu accolto con curiosità ostile, a causa dell'abito caratteristico dei quaccheri, ch'egli indossava sempre. Era un bell'oratore e come tale fu utile collaboratore di Cobden, il quale possedeva un ...
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Città degli Stati Uniti nello stato di New Jersey, posta sulla sinistra del fiume Delaware (navigabile), di fronte a Philadelphia, con cui è congiunta per mezzo d'un ponte sospeso, costruito nel 1926 (lungo [...] 2470 m., alto sul fiume 41). Sorta per iniziativa di William Cooper e di un gruppo di quaccheri nel 1681, per un secolo fu un piccolo borgo e solo nel 1773 assunse il nome di Camden, dal cognome d'uno dei più fieri oppositori dello Stamp Act. È città ...
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Città dell’Inghilterra centrale (994.900 ab. nel 2005), nella contea metropolitana delle West Midlands. Sorge su un ripiano arenaceo a oltre 100 m s.l.m. In posizione poco favorevole, fu a lungo secondario [...] permise il sorgere dell’industria siderurgica; divenne poi fiorente anche l’industria delle lane. Dopo il 1688 accolse dissidenti quaccheri e unitari ed ebrei che contribuirono nel sec. 18° allo sviluppo della sua industria. In questo secolo, in ...
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Controversista (Dublino 1650 - Glaslough, Monaghan, 1722). Ordinato prete anglicano nel 1680, nel 1687 L. era cancelliere della cattedrale di Connor; ma, giacobita e nonjuror, alla rivoluzione perdette [...] a Guglielmo III (Gallienus Redivivus, 1695), si volse ad attaccare i prelati whig; poi, dopo una breve amicizia coi quaccheri, attaccò anche loro (The snake in the grass, 1696), mentre difendeva vigorosamente i sacramenti. La sua polemica più famosa ...
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quaccherismo
(o quacquerismo) s. m. [der. di quacchero, quacquero]. – 1. Il movimento religioso dei quaccheri. 2. estens. Concezione di vita, o atteggiamento per lo più ostentato o affettato, improntati a un intransigente puritanesimo e rigorismo...
quacchero
quàcchero (o quàcquero) agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. quaker, propr. «tremante», der. di (to) quake «tremare»]. – 1. Appartenente al movimento e alla setta protestanti sorti in Inghilterra intorno al 1650 con la predicazione di...