grato (agg.)
Ricorre alcune volte nel Paradiso e una sola nel Purgatorio, con valore per lo più predicativo; significa quasi sempre " gradito ", " bene accetto ", " caro ": tale, nella certezza dell'appagamento, [...] è stato il lontano digiuno di Cacciaguida, che D. ha solvuto (Pd XV 49: " Grazioso e lungo digiunare ", dice l'Ottimo; e il Tommaseo ricorda Aen. VI 687-688 " venisti tandem, tuaque exspectata parenti ...
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naso
Luciano Graziuso
Il termine ricorre solo nell'Inferno e nel Purgatorio (una volta nel Detto).
E sempre in senso proprio: Pier da Medicina forata avea la gola / e tronco 'l naso infin sotto le ciglia [...] (If XXVIII 65); per indicare che procedeva con Virgilio di contro al sole, D. dice che i raggi ne ferien per mezzo 'l naso (Pg XV 7); cfr. anche If XXV 128 e 45 dove, col porsi 'l dito su dal mento al ...
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vagheggiare
Alessandro Niccoli
Come indirettamente conferma la sua presenza solo nel Purgatorio e nel Paradiso, è vocabolo proprio del lessico letterario, che esprime un amoroso anelito a contemplare [...] con desiderio e ammirazione un essere che lascia stupefatti per la sua bellezza. Così Adamo vegheggia il suo fattor (Pd XXVI 83) e la ghirlanda degli spiriti sapienti vagheggia / la bella donna ch'al ciel... ...
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Orgogliosi, Marchese degli
Augusto Vasina
Nella sesta cornice della montagna del Purgatorio, fra le anime che espiano i peccati di gola, D. incontra una figura di rilievo della Forlì tardodugentesca: [...] M. o Marchesino di Giovanni degli O. (la madre ci è sconosciuta); discendente, cioè, da una famiglia forlivese ragguardevole, sia per nobili parentele, sia per potenti aderenze, ma che non riuscì mai a ...
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Guido del Duca
Eugenio Chiarini
Gentiluomo romagnolo, che il poeta incontra in Purgatorio nella cornice degl'invidiosi (Pg XIV 1-126), addossato, con Rinieri da Calboli, alla livida parete, coperto [...] ; G. Grana, La polemica civile di D., in Maestro D., Milano 1966, 175-222; G. Bàrberi Squarotti, Il c. XIV del Purgatorio, in Lett. Classensi I, Ravenna 1966. Si vedano inoltre le ‛ lecturae ' di T. Casini (1902), E. Pistelli (1922), A. Messeri (1922 ...
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atterrare
Andrea Mariani
Il verbo è usato da D. tre volte nel Purgatorio e tre nel Paradiso; due volte appare in Fiore.
Il significato originario di " gettare a terra ", " distruggere ", " radere al [...] (Grabher). E ‛ atterrarsi ' varrà perciò " chinarsi ", " volgersi umilmente a terra ", addirittura " inginocchiarsi " (Pg IX 129: l'angelo del Purgatorio ha avuto come precetto da s. Pietro di errare anzi ad aprir ch'a tenerla serrata [la porta dell ...
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straccio
Tra gli esempi di superbia punita effigiati nella prima cornice del Purgatorio c'è quello della folle Aragne, che D. vede già mezza ragna, trista in su li stracci / de l'opera che mal per te [...] si fé (Pg XII 44), " cioè de la tela... la quale finge lo nostro autore che Pallas stracciasse, benché Ovidio nol dica " (Buti).
Il particolare manca infatti nell'episodio delle Metamorfosi (VI 5 ss.) ...
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occupare
Antonio Lanci
Verbo a bassa frequenza, esclusivo del Convivio e del Purgatorio.
Vale fondamentalmente " conquistare ", " invadere ": Cv I V 9 crederebbero la loro cittade essere occupata da [...] gente strana, " straniera "; anche figurato: Pg XX 8 il mal che tutto 'l mondo occupa, l'avarizia che " invade ed occupa, possedendo " (Mattalia) tutta l'umanità. Quindi, " prendere ", " catturare ": Pg ...
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fosso
Vincenzo Valente
Vocabolo esclusivo dell'Inferno, con una sola occorrenza nel Purgatorio. Il senso più frequente è quello di " bolgia " (del resto, le bolge richiamano alla mente di D. i fossi [...] che cingon li castelli: If XVIII 11): da imo de la roccia scogli / movien che ricidien li argini e ' fossi (XVIII 17); giù nel fosso / vidi gente attuffata in uno sterco (v. 112); e così in XIX 9, XXII ...
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assetare
Domenico Consoli
Esclusivo della Commedia, dove compare sei volte, due nel Purgatorio e quattro nel Paradiso, prevalentemente alla terza persona dell'indicativo presente e in rima. In accordo [...] con la relazione metaforica ‛ sete - desiderio ', che già si verificava per il termine sitis nel latino di Cicerone, Orazio, Ovidio, Quintiliano, ha il significato figurato di " suscitar desiderio ". In ...
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purgatorio1
purgatòrio1 agg. [dal lat. purgatorius, der. di purgare «purgare»], non com. – Che purga, spec. in senso fig.: pene p., che purificano, che liberano dalla colpa; virtù purgatorie, nel linguaggio teologico del passato, le virtù...
purgatorio2
purgatòrio2 s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) purgatorium, uso sostantivato dell’agg. purgatorius; v. la voce prec.]. – 1. Uno dei tre regni dell’oltretomba cristiano, insieme all’inferno e al paradiso; nella tradizione, affermatasi...