onorevole (orrevole)
Sebastiano Aglianò
È presente in Convivio, Inferno e Purgatorio; con sincope e assimilazione (‛ orrevole ') solo nel verso. In If IV 72 concorre alla replicatio di ‛ onore ' (v.) [...] e derivati.
Oltre al significato più ovvio di " degno di onore " (con orrevol gente, in If IV 72, sono indicate anime molto ragguardevoli, gli spiriti magni del Limbo), è da segnalarsi qualche uso particolare, ...
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gustare
Andrea Mariani
L'uso del verbo è limitato al Purgatorio, al Paradiso, al Convivio. Si noti che ben cinque volte g. è costruito, anziché con il complemento diretto, con la preposizione ‛ di ', [...] che non indica certo un genitivo né, come potrebbe sembrare in qualche caso, ha valore partitivo; semmai talvolta potrebbe avere valore intensivo, come in Pd XXVI 115 non il gustar del legno / fu per sé ...
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Musicista fiorentino o pistoiese (fine secolo 13º), del quale si sa solo che "diede il suono" a un madrigale di Lemmo da Pistoia conservatoci in un codice vaticano e che fu amico di Dante, di cui probabilmente [...] musicò alcune canzoni. Nel Purgatorio (c. II), Dante immagina di trovarlo sulla spiaggia dell'Antipurgatorio, di esserne salutato e di salutarlo con tenera effusione, e di pregarlo di cantare ancora una volta per lui una delle sue canzoni ("Amor che ...
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GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] affiori proprio in un manoscritto fiorentino. E fiorentino è, naturalmente, quel Ch che a metà Trecento, in perfetta osservanza dantesca (Purgatorio, XXVI, 97-99), riconosce a G. il ruolo di "padre" di quanti "mai / rime d'amor usar dolci e leggiadre ...
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lutto
Antonio Lanci
Il vocabolo è esclusivo dell'Inferno e del Purgatorio, sempre in rima. Vale fondamentalmente " dolore ", " angoscia ", con evidenza molto notevole: così, in If VIII 37 Con piangere [...] maldicenze dei cortigiani, colpirono Pier della Vigna.
" Pena ", " tormento " chiosano generalmente gl'interpreti in due luoghi del Purgatorio: III 42 disïar vedeste sanza frutto / tai [Aristotele, Platone e gli altri grandi abitatori del Limbo] che ...
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Sapia
Giorgio Varanini
Gentildonna senese, protagonista di un ampio episodio del canto XIII del Purgatorio (vv. 85-154); originalmente caratterizzata, nei versi di D., da singolari e risentiti tratti [...] a D.A. e alla D.C., in " Bull. Soc. Senese St. Patria " I (1865-67) 50-51; I. Luisi, S. nel c. XIII del Purgatorio e la battaglia di Colle, in " Miscell. Storica Valdelsa " XIII (1900) 2; Bassermann, Orme 316-319; U. Frittelli, Si può " rinfamar " S ...
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possessore (posseditore)
Presente tre volte nel Convivio e una volta nel Purgatorio (XV 62), nella forma plurale tronca posseditor. Il senso è quello proprio di " colui che possiede ": Cv IV V 13 li romani [...] cittadini non l'oro, ma li possessori de l'oro possedere voleano, XIII 10 e 13 ...
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superbia e superbi
Fiorenzo Forti
La s., nella dichiarazione dell'ordinamento del Purgatorio, è presentata da Virgilio, insieme con l'invidia e con l'ira, come uno dei tre modi per cui l'amore di elezione [...] II, Oxford 1899, 268; E. Proto, Per due acrostici nella D.C., in " Giorn. d. " XII (1904) 109-117; F. D'Ovidio, Il Purgatorio e il suo preludio, Milano 1906, 156-169, 191-197, 243-252; L. Filomusi Guelfi, I tredici esempi di s. punita, in " Giorn. d ...
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pispigliare
Antonio Lanci
Si registra solo due volte, in rima, nel Purgatorio. Vale fondamentalmente " bisbigliare ", " mormorare ": che ti fa ciò che quivi si pispiglia? (V 12), " con mormorio si favella [...] " (Landino); " il verbo è duro - nota il Mattalia - ... come se quel pispigliare fosse cosa del tutto vana ". Con costrutto impersonale, in XI 111 Colui [Provenzano Salvani]... Toscana sonò tutta; / e ...
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Trovatore italiano in lingua provenzale (n. Goito 1200 circa - m. dopo il 1269). Ebbe vita avventurosa. Cominciò come giullare; fu presso Azzo VII d'Este, poi, a Verona, alla corte di Rizzardo Sambonifacio, [...] a cibarsi del cuore di questo prode, se vogliono guarire della loro viltà. Forse per questo compianto Dante, nei canti VI-VIII del Purgatorio, incarnò in lui l'amor di patria, e ne scolpì un'immagine di alta dignità. È stata proposta da G. Bertoni ...
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purgatorio1
purgatòrio1 agg. [dal lat. purgatorius, der. di purgare «purgare»], non com. – Che purga, spec. in senso fig.: pene p., che purificano, che liberano dalla colpa; virtù purgatorie, nel linguaggio teologico del passato, le virtù...
purgatorio2
purgatòrio2 s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) purgatorium, uso sostantivato dell’agg. purgatorius; v. la voce prec.]. – 1. Uno dei tre regni dell’oltretomba cristiano, insieme all’inferno e al paradiso; nella tradizione, affermatasi...