Regista cinematografico francese, vivente. Esordiva come documentarista e, passato al lungometraggio "a soggetto", realizzava tra il 1934 e il 1939 le sue opere di gran lunga più significative: La rue [...] Alibi (1938); Le dernier tournant (1939), nelle quali aveva modo di manifestare il suo cupo e incisivo psicologismo secondo schemi preziosamente letterarî, valendosi di un'illuminazione allibita e sinistra e di una sceneggiatura carica di compiacenze ...
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Attore, regista e teorico del teatro russo (Penza 1874 - Mosca 1940). Tedesco per parte di padre, assunse la cittadinanza russa nel 1895, adottando il nome di Vsevolod. Allievo di V. I. Nemirovič-Dančenko [...] , già orientato verso un tipo di teatro che esibisse le proprie convinzioni, in contrasto con il naturalismo e lo psicologismo dominanti. Chiamato a Pietroburgo nel 1906 da V. F. Komissarževskaja a lavorare nel suo teatro, vi allestì regie di ...
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Dulac, Germaine
Bruno Di Marino
Nome d'arte di Charlotte Elisabeth Germaine Saisset-Schneider, regista, produttrice e teorica cinematografica francese, nata ad Amiens il 17 novembre 1882 e morta a Parigi [...] di inquadrature: oltre alla soggettiva, notevole è l'uso del primo piano, che rivela le sfumature di questo dramma psicologico. Nello stesso anno la D. ‒ per riconquistare la fiducia dei produttori e diffondere tra il grande pubblico le sue ...
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Regista cinematografico francese, morto a Parigi il 31 ottobre 1996. Salutato fra i maggiori per le sue opere degli anni Quaranta, dopo Les enfants du Paradis realizzò film ancora ispirati ai temi del [...] di rinnovarsi, ma che ebbero scarso successo commerciale, in gran parte accusate dalla critica della nouvelle vague di tradire uno psicologismo senza nerbo poetico.
Seguirono: La Marie du port (1949; La vergine scaltra), da G. Simenon, con J. Gabin ...
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Pialat, Maurice
Nicola Rossello
Regista e attore cinematografico francese, nato a Cunlhat il 21 agosto 1925 e morto a Parigi l'11 gennaio 2003. Artista appartato, ostile a ogni ortodossia di scuola, [...] accordata alla recitazione dell'attore, punto focale della messinscena; il rifiuto dell'intreccio convenzionale e dello psicologismo; la rinuncia al racconto chiuso, rigidamente definito in sede di sceneggiatura; l'insofferenza verso ogni eleganza ...
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ABBA, Marta
Alessandro Tinterri
Nacque a Milano il 25 giugno 1900 da Pompeo, commerciante, e da Giuseppina Trabucchi.
Formazione ed esordi
Nata col secolo, all’età di quattordici anni Abba si presentò [...] integralmente nell’edizione delle opere apparsa nei Meridiani Mondadori, permette di comprendere meglio il complesso intreccio di motivazioni psicologiche e artistiche che legarono Pirandello e la Abba.
Tra le voci a lei dedicate in enciclopedie e ...
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SJOBERG, Alf
Riccardo Martelli
Sjöberg, Alf (propr. Alf Sven Erik)
Regista teatrale e cinematografico svedese, nato a Stoccolma il 21 giugno 1903 e morto ivi il 17 aprile 1980. Fu, insieme a Gustaf [...] come attore. Nel 1928 studiò direzione scenica a Parigi, dove assistette agli spettacoli del teatro ebraico Hābimā, il cui psicologismo l'avrebbe durevolmente suggestionato. Fu regista alla radio nel 1929, in vari teatri nel 1930 e al Kungliga dal ...
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URSS
Mino Argentieri
Cinematografia
Alla definizione data da Lenin del cinema come l'arte di maggior rilievo per i comunisti si deve se intenti conoscitivo-propagandistici e creatività artistica non [...] in edizione muta (coregia di Michail I. Doller) nel 1932, un film appartenente al filone indagatore di rovelli coscienziali e psicologici.
Un caso singolare fu quello di Michail I. Romm, che nel 1934 aveva girato in versione muta Pyška (Pagnottella ...
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La chute de la maison Usher
Guglielmo Pescatore
(Francia 1928, colorato, 65m a 17 fps); regia: Jean Epstein; produzione: Les Films Jean Epstein; soggetto: da alcuni racconti di Edgar A. Poe; aiuto regia: [...] un film 'astratto', in cui la struttura formale, esaltata dall'uso sistematico del ralenti, si libera dalle limitazioni dello psicologismo narrativo, alla ricerca di un cinema 'puro' realizzato però non con i materiali della pittura (come accade nell ...
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Vigo, Jean (propr. De Vigo, Jean)
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 26 aprile 1905 e morto ivi il 5 ottobre 1934. Con pochissimi film, questo poeta delle immagini, quasi [...] di V., dalla sua tormentata infanzia, dalla sua sete di vita e insieme dalla sua ansia di bruciare le energie psicologiche e fisiche, riversandole nell'enfasi delle immagini. L'insurrezione dei collegiali contro i maestri, i notabili e il direttore ...
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psicologismo
s. m. [der. di psicologico]. – 1. Tendenza a ridurre i problemi filosofici o storici a problemi psicologici o, comunque, a porre la psicologia e il soggettivismo a fondamento della filosofia, a scapito dell’obiettività. Più in...
psicologia
psicologìa s. f. [dal lat. mod. psychologia, comp. del gr. ψυχή «anima» (v. psico-) e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia la psiche, che analizza i fenomeni e i processi psichici. A seconda dell’impostazione, si distinguono...