Scrittore ecclesiastico (n. in Aquitania 360 circa - m. Primuliacum 420 circa); dopo la morte della moglie, si ritirò a vita monastica presso Primuliacum (forse l'od. Primillac) seguendo l'esempio di s. [...] Paolino di Nola. È autore di Chronicorum libri duo (dalla creazione al 400 d. C.), importanti per la storia del priscillianesimo in Gallia, di scritti agiografici (Vita Martini; Dialogi), modelli di stile classico (sull'esempio di Sallustio e Tacito ...
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Nobile spagnolo. È il più significativo rappresentante di un movimento ascetico sorto in Spagna verso la fine del sec. IV e che diede luogo a un clamoroso processo conclusosi con la condanna a morte dei [...] dei trattatelli priscillianisti) e Salviano, che conferirono a P. il presbiterato, consacrandolo poi vescovo di Ávila. Il priscillianesimo si estese pure in Gallia, ma qui l'episcopato reagì violentemente; allora i priscillianisti, già condannati al ...
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Innocenzo I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Anastasio. Secondo il Liber pontificalis nacque ad Albano e il padre si chiamava, come lui, Innocenzo. Girolamo, invece, lo definisce "filius" [...] o Tommaso (ep. 6, 7, 13), condanna che è stata spiegata con l'esigenza di opporsi alla diffusione in Gallia del priscillianesimo che aveva divulgato i libri apocrifi: si tratta del primo canone biblico attestato a Roma dopo il documento edito dal ...
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priscillianesimo
priscillianéṡimo s. m. – Movimento religioso ascetico-gnostico iniziato da Priscilliano, un nobile spagnolo, verso il 370 circa, i cui seguaci affermavano di essere gli eletti della Chiesa, sostenendo che il battesimo doveva...
priscillianista
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Di Priscilliano, relativo a Priscilliano (v. la voce prec.): il movimento priscillianista. Come sost., seguace di Priscilliano o del priscillianesimo.