Grammatico latino (sec. 5º-6º d. C.) diCesarea in Mauritania; visse a Bisanzio, dove insegnò lingua latina sotto l'imperatore Anastasio. Compose la maggiore opera di grammatica latina a noi pervenuta, [...] grammatici greci (Erodiano e Apollonio Discolo), compila da latini (da Varrone a Flavio Cafro) con abbondanti citazioni di autori. La fortuna dell'Institutio fu grande, soprattutto nel Medioevo, e certa sua terminologia e altre particolarità tecniche ...
Leggi Tutto
Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] e Quinto Remmio Palemone (1° sec. d.C.), per i più recenti soprattutto Prisciano da Cesarea in Mauritania, la cui Institutio de arte grammatica ebbe, con l’opera di Donato, valore canonico nel Medioevo.
Medioevo
- Il Medioevo presenta in generale un ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le discipline matematiche
Menso Folkerts
Richard P. Lorch
Anne Tihon
Le discipline matematiche
La matematica nell'Europa latina
di [...] sin dal X sec. e possa esservi riscontrato un influsso del resoconto del problema della corona fatto dal grammatico PriscianodiCesarea (500 d.C. ca.) nel suo Carmen de ponderibus. Molti manoscritti presentano una duplice enunciazione della prop. 7 ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Geografia
Germaine Aujac
Geografia
Probabilmente fu Eratostene di Cirene (276/272-196/192), terzo direttore della Biblioteca di Alessandria, a coniare il termine 'geografia' per [...] che non venne mai meno nel corso dei secoli. Anche la Descrizione di Dionisio conobbe una straordinaria fortuna: tradotta in latino da Avenio nel IV sec., da PriscianodiCesarea nel VI sec., commentata in greco nel XII sec. dall'arcivescovo Eustazio ...
Leggi Tutto
MINUZIANO, Alessandro
Paolo Pellegrini
– Nacque a San Severo (oggi in provincia di Foggia) intorno alla metà del Quattrocento. Ignoti sono i nomi dei genitori e scarsissime le notizie sulla sua giovinezza.
Da [...] n. 164), Floro e Orazio (1502; ibid., nn. 165, 170), le Institutiones diPriscianodiCesarea (1503; ibid., n. 172), le Epistolae di Plinio il Giovane con il commento di Giovanni Maria Cattaneo (1506; ibid., n. 180). Il già ricordato Valerio Massimo ...
Leggi Tutto
I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] ed osservazioni della lingua toscana, Torino, Tipografia e libreria Canfari (1a ed. Bologna, Stamperia di Lelio dalla Volpe, 1745).
PriscianodiCesarea (1961), Institutionum grammaticarum libri XVIII, in Grammatici latini, Hildesheim, Olms, 5 voll ...
Leggi Tutto
PAPIAS
Roberta Cervani
– Le notizie biografiche sono scarse e incerte, a iniziare dal nome stesso, sulla cui autenticità sono stati avanzati dubbi. È stato ipotizzato che Papias designi l’opera e non [...] Papias è, come si è detto, un’Ars grammatica, la cui data di composizione rimane ignota. Si tratta di una fortunata riduzione delle Institutiones diPriscianodiCesarea. Quel che più immediatamente colpisce è la pesante riduzione che in essa Papias ...
Leggi Tutto
Storico latino, nato in Antiochia da nobile famiglia greca. È ignoto l'anno della sua nascita, che si può ritenere avvenuta fra il 332 e il 335 d. C., come pure è ignota la vita da lui trascorsa prima [...] , il penultimo, avendo riguardo a Procopio diCesarea, dei grandi storici dell'antichità.
1. Il nome intero Ammianus Marcellinus appare nella subscriptio del codice vaticano; in Libanio e in Prisciano si chiama Marcellinus. Che fosse antiocheno si ...
Leggi Tutto
Insegnò grammatica nello Studio di Bologna; dove, nel 1218, giurava a quel podestà che non avrebbe lasciato la cattedra per un'altra altrove; salvo nel caso che, chiamato a Firenze, egli avesse, come ecclesiastico, [...] a Pier della Vigna, si ricava che egli compose una grammatica e commentò le Istituzioni diPrisciano da Cesarea. Boncompagno da Signa ebbe con lui un fiero scambio di censure. Fu supposto che Bene mutasse il proprio nome in Bono, per confondere le ...
Leggi Tutto
G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] Totila, distruttore, secondo Procopio diCesarea, delle mura urbiche (La guerra gotica, III, 6; a cura di D. Comparetti, II, eseguiti a B. va ricordato quello con le Institutiones grammaticae diPrisciano, trascritte ai primi del sec. 9° (Roma, BAV, ...
Leggi Tutto