FALCUCCI, Niccolò (de Falcuciis, de Falconibus, de Falconiis, Falcutius, Falconius, Niccolò Fiorentino, Nicolaus de Florentia)
Maria Muccillo
Nacque a Borgo San Lorenzo, presso Firenze, anche se appare [...] in quanto sintesi armonica e nobile di un principio materiale (corpo) e di un principio spirituale (anima), dalla quale traggono del suo oggetto, sia sotto il profilo della causalità efficiente, sia di quella formale e finale. Ne ripercorre infine la ...
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Pietro d'Abano
Marta Cristiani
Medico, astrologo e filosofo (1250 c. - 1315 c.), interprete, fra i più rappresentativi, di una nuova cultura, elaborata soprattutto nell'ambito delle facoltà delle Arti, [...] dato cogliere chiaramente una dottrina della creazione e della causalità, in cui risulta necessaria l'attività degl'intermediari fra , nel senso che anche P. riconosce l'esistenza diprincipi formali diversi nelle diverse parti del cielo: v. ...
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CHIAPPELLI, Alessandro
Carlo Coen
Nacque a Pistoia il 20 nov. 1857 da Francesco, medico, e da Clementina Sozzifanti, di nobile e antica famiglia. La sua vasta e multiforme cultura trovò uno dei suoi [...] , da parte di essa, di dare forma e legge alla vita, d'altra parte la applicazione della causalità meccanica al mondo assoluto e trascendente: il mondo è un sistema di relazioni, unificate da un principio che aduna ciò che è disperso nello spazio e ...
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Stellato, Cielo (o Cielo delle Stelle fisse)
Marcello Aurigemma
, Il cielo S. è il cielo immediatamente precedente i cieli planetari e successivo al primo cielo mobile; esso fu detto cielo delle Stelle [...] , in quanto ogni stella costituisce un principio formale a sé stante. Ogni principio formale ha il compito di specificare e differenziare, in corrispondenza delle diverse essenze del mondo sottostante, la causalità o influenza universale che procede ...
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generazione
Alfonso Maierù
Il termine occorre nel Convivio e una sola volta nella Vita Nuova e denota, sia in senso proprio che traslato, il processo con il quale una qualche realtà giunge al suo essere; [...] - non sarebbe generazione né vita di felicitade (II XIV 17). Conseguenza della causalità celeste, che opera diversamente in luoghi ; oppure (§ 5) conviene l'umana generazione da diversi principi essere discesa, cioè da uno nobile e da uno vile ...
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GIACON, Carlo
Simone Pollo
Nacque a Padova il 28 dic. 1900 da Giovanni e Giuseppina Basso. Interrotti gli studi di ragioneria, nell'ottobre 1917 entrò nella Compagnia di Gesù. Trascorsi i primi anni [...] 1945 al 1954 (ibid. 1955); Motivi plotiniani (ibid. 1950); La causalità del Motore immobile (ibid. 1969); Itinerario tomistico (Roma 1983). Il G. curò, inoltre, le edizioni di: A. Rosmini, I principî della scienza morale (Milano 1943) e R. Bellarmino ...
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Vedanta
Vedānta
Denonimazione comune a varie correnti filosofiche (➔ anche Śaṅkara; Madhva; Rāmānuja; Vedānta Deśika) che si richiamano esplicitamente alle Upaniṣad, di cui sistematizzano in vari modi [...] fruitore e la materia il fruibile. La teoria della causalità proposta da questa scuola è perciò il pariṇāmavāda del unico puruṣa, perché unico è il principio cosciente (cit); la parvenza di una pluralità di anime individuali è dovuta a māyā. La ...
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cristallino
Giovanni Buti
Renzo Bertagni **
L'epiteto di c. (latino crystallinus; greco χρυστάλλινος, " che ha la purezza e la trasparenza del ghiaccio ", da χρύσταλλος, " ghiaccio ", " gelo ") compete [...] il combinarsi degl'influssi celesti, l'ordinato processo della causalità universale e quindi il generarsi della vita animale e vegetale 6500 anni dal principio del mondo, la sfera celeste avrebbe percorso appena 650 dell'intero cerchio di 3600. Tali ...
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prove dell'esistenza di Dio
prove dell’esistenza di Dio
Nella storia della riflessione filosofica e teologica si danno varie prove dell’esistenza di Dio, strettamente connesse a presupposti logici-metafisici [...] un fine supremo. Tra questi ultimi due generi di prove, fondate sulla causalità, e cioè a posteriori, hanno avuto particolare fortuna le «cinque vie» di Tommaso d’Aquino, che, in base ai principi della filosofia aristotelica, argomentava l’esistenza ...
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universale
Aggettivo che sta per " generale ", " che si estende a tutte le cose di una certa specie ", " che vale per tutti "; è opposto a ‛ particolare ' (v.). Il termine qualifica tutto ciò che è relativo [...] , causale, d'ordine generale - va ricondotto Cv II IV 5: le Intelligenze sono chiamate da Platone ‛ idee ', che tanto è a dire quanto forme e nature universali; ciascuna ‛ forma e natura universale ', secondo Platone, è il principio unico di ciascuna ...
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causalita
cauṡalità s. f. [dal lat. tardo causalĭtas -atis, der. di causalis «causale»]. – Rapporto che lega la causa con l’effetto: principio (o legge) di c., principio filosofico secondo il quale nulla accade nel mondo senza che vi sia una...
causalismo
cauṡalismo s. m. [der. di causale]. – In filosofia, ogni concezione che attribuisca un ruolo fondamentale al principio di causalità, estendendone la validità anche in ambiti tradizionalmente ritenuti estranei alla considerazione...