FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] . Anche presso l'università di Bologna, dove il F. studiò giurisprudenza, visse in un ambiente ricettivo alle tendenze positivistiche. Laureatosi nel 1877 con una tesi su La teorica dell'imputabilità e la negazione del libero arbitrio (Bologna 1878 ...
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HART, Heinrich e Julius
Lavinia Mazzucchetti
Critici e poeti; il primo nato a Wesel il 30 dicembre 1855, morto a Tecklenburg il 12 giugno 1906, il secondo nato a Münster il 9 aprile 1859, morto a Berlino [...] del movimento naturalista in Germania, cui però non diedero durevoli creazioni originali. Spiriti radicali, di idee positivistiche, di tendenze repubblicane, preoccupati dei rivolgimenti sociali del tempo, si sforzarono di dare alla letteratura ...
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Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale
Opera di B. Croce, pubblicata nel 1902 e, in edizione rivista, nel 1908. È il primo dei quattro volumi in cui si articola la Filosofia come [...] aiutano a vicenda». Nella prima parte Croce teorizza l’estetica idealistica come superamento delle teorie romantiche, positivistiche e psicologiche; nella seconda parte ricostruisce l’evoluzione delle teorie estetiche a partire dall’antichità greco ...
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TELEOLOGIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe MONTALENTI
. Termine filosofico designante in generale la considerazione del τέλος, cioè del "fine" (v.). La teleologia, in quanto dottrina della [...] del divenire quale risultante meccanica di un processo puramente causale, implicita nelle varie concezioni naturalistiche, positivistiche, materialistiche. A questo concetto la considerazione teleologica oppone l'idea di un mondo in cui ...
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MELIORISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, designante in generale quelle concezioni della vita e dell'attività morale dell'uomo che, mantenendosi ugualmente distanti dagli opposti estremi del [...] che da concezioni metafisicamente assolute della realtà, così il meliorismo, nella sua tipica relatività, deve presupporre concezioni empiristiche, positivistiche o pragmatistiche, come, p. es., quelle dello Stuart Mill, dello Spencer, del James. ...
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Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante [...] partendo da un esame del concetto di intensità applicato agli stati psichici, B. critica le varie impostazioni deterministiche, positivistiche e riduzionistiche in senso lato, in particolare la psicofisica di G. Th. Fechner, svolgendo poi un'analisi ...
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Termine filosofico creato da T.H. Huxley (1869 ca.) per indicare l’incapacità del pensiero umano di superare l’ambito della realtà fenomenica e di risolvere i problemi metafisici e religiosi che non sono [...] inconoscibile. Tipico a. è la filosofia di É. Du Bois-Reymond, quale è enunciata nei Sette enigmi del mondo (1880). L’a. è più o meno implicito in tutte le concezioni positivistiche che dichiarino insolubili i problemi massimi o metafisici. ...
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legge scientifica
Benché risalga al pensiero greco l’idea che il mondo naturale, in analogia con quello umano, è governato da leggi, è tuttavia soltanto nell’epoca moderna che nasce il concetto di l. [...] . s. abbiano anche necessità è problema variamente dibattuto. Hume, le cui tesi hanno influenzato gran parte delle concezioni positivistiche ottocentesche e novecentesche (da Comte a J.S. Mill ai neopositivisti), negava l’esistenza di una connessione ...
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NEOCRITICISMO
Guido CALOGERO
Termine filosofico, il cui significato dipende da quello assunto dal vocabolo "criticismo" in quanto si riferisce alla "critica" kantiana: "neocritica", o anche "neokantiana" [...] da un punto di vista generalmente spiritualistico e assiologico, alla diffusione delle concezioni materialistiche e positivistiche che contemporaneamente si veniva manifestando.
Il neocriticismo trova seguaci soprattutto, com'è naturale, nella patria ...
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STOPPATO, Alessandro
Marcello Finzi
Giurista, nato a Cavarzere (Venezia) il 31 dicembre 1858, morto a Milano il 23 giugno 1931. Laureatosi a Padova nel 1879, vi conseguì nel 1885 la libera docenza in [...] esaminare il progetto Ferri per un nuovo codice penale, si dimise allorché la commissione accolse principî ispirati alle teoriche positivistiche. Fu nominato senatore il 3 ottobre 1920.
Lo St. fu seguace della scuola classica che riteneva avesse in ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
crisi
criṡi (ant. criṡe) s. f. [dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva di una malattia», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Nel linguaggio medico: a. Repentina modificazione, in senso favorevole, o anche sfavorevole,...