SAPPA, Mercurino
Carlo Calcaterra
Poeta, nato a Torino il 4 aprile 1853, morto a Mondovì il 7 gennaio 1926. Fece parte del gruppo letterario piemontese, che fiorì dopo la scapigliatura romantica, e [...] al positivismo contrappose lo spiritualismo, alla negazione dei valori civili e politici la più ardente italianità.
Scrisse: Poesie (Reggio Emilia 1884); Le pie rime (Torino 1896); Le Monregalesi (Saluzzo 1899); ma l'opera sua più caratteristica sono ...
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FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] un programma in sintonia con i suoi convincimenti: "Egli sogna "un nuovo partito radicale", un partito (così egli dice) "positivista" ancora di là da venire. Nell'attesa si colloca in una posizione equidistante dall'Estrema e dalla Sinistra; e "non ...
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Filosofo (Brieg 1836 - Breslavia 1913). Fu prof. di filosofia a Greifswald dal 1873 al 1910. Interessato all'epistemologia e alla teoria della conoscenza, elaborò una teoria della conoscenza, egualmente [...] überhaupt), fondamento delle coscienze individuali. Importante anche la sua filosofia del diritto, che, in polemica col positivismo, propone una scienza giuridica come scienza della legalità pura. Contribuì al dibattito sul nuovo codice civile ...
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Pastore unitariano e pensatore (Norwich 1804 - Londra 1900). Prof. (1840) a Manchester, poi (1853) a Londra, aderì per qualche tempo all'empirismo associazionistico di J. Stuart Mill, ma passò poi a svolgere, [...] in opposizione al positivismo, una concezione spiritualistica che pone a fondamento del mondo fisico come di quello morale una nozione di causa intesa come principio assoluto, non fenomenico ma di natura divina; scrisse: A study of Spinoza (1882), ...
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Filosofo statunitense del diritto e della politica (Worcester, Massachusetts, 1931 - Londra 2013), prof. presso le univ. di Oxford e di New York. Tra i maggiori studiosi contemporanei di dottrina giurisprudenziale, [...] ha criticato, in contrapposizione al positivismo giuridico, l'esclusione delle considerazioni etiche dal diritto, sostenendo che, oltre ai diritti giuridici, espressi dalle norme riconosciute dalla comunità, esistono diritti morali preesistenti all' ...
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HELLO, Ernest
Diego Valeri
Scrittore francese, nato nel 1828 a Lorient, morto ivi il 15 aprile 1885. Condusse vita solitaria e poco meno che oscura, pensando e scrivendo contro corrente, sempre fedele, [...] in tempi di positivismo trionfante, alla sua concezione mistico-cattolica di Dio e dell'uomo nell'universo.
Secondo H. non vi può essere scienza senza Dio; e la verità e il bene devono rifiutare ogni forma di convivenza e accomodamento con l'errore, ...
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Filosofo italiano (Torino 1908 - Rho 1991); prof. di storia della filosofia all'univ. di Pavia (1952), poi di filosofia della scienza all'univ. di Milano (1956), è stato tra i primi a fare conoscere in [...] Italia le posizioni e i temi del Circolo di Vienna (Il problema della conoscenza nel positivismo, 1931; La nuova filosofia della natura in Germania, 1934). Nel secondo dopoguerra ha propugnato un'impostazione filosofica neo-razionalista o neo- ...
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Filosofo austriaco (Vienna 1906 - Iowa City 1987). Fece parte del circolo di Vienna. Nel 1938 emigrò negli Stati Uniti, dove ha insegnato filosofia della scienza e psicologia all'Università dello Iowa. [...] Contro le pretese antimetafisiche del neo-positivismo B. ha sottolineato il permanere in esso di un forte residuo metafisico. Oltre a tentare di ricostruire i tradizionali problemi filosofici con l'aiuto di un linguaggio ideale, B. si è impegnato ...
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Scrittore (Saint-Sauveur-le-Vicomte 1808 - Parigi 1889). Nella sua lunga carriera di giornalista e di romanziere difese sempre con coraggio e coerenza i suoi ideali di cattolico e di monarchico legittimista [...] antidemocratico, contro il naturalismo, il positivismo, il socialismo, occupandosi inoltre di critica letteraria e teatrale. Ma più che alle numerose raccolte di articoli e saggi polemici (quattro serie di Les oeuvres et les hommes, 1860-1890), in ...
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Evoluzione creatrice (Evolution creatrice)
Evoluzione creatrice
(Évolution créatrice) Opera di H. Bergson, pubblicata nel 1907. Il tema dell’evoluzione, centrale nella riflessione biologica e scientifica [...] del sec. 19° (➔ evoluzionismo), viene rielaborato da Bergson evidenziando le insufficienze del positivismo. Sia l’approccio meccanicistico, secondo il quale l’evoluzione risulta da parti preesistenti per causalità e automatismo, sia l’approccio ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....