Storico tedesco (Jessen, Wittenberg, 1856 - Lipsia 1915), prof. nelle univ. di Marburgo e di Lipsia (1891). Pur concordando con le tesi storiografiche di Taine e del positivismo francese in generale, fautore [...] di una storia non meramente descrittiva, ma esplicativa in senso scientifico, si discostò tuttavia dall'impostazione comtiana e dalla sua sistematica delle scienze, privilegiando come scienza la psicologia, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Gian Pietro Chironi
Giovanni Cazzetta
Le tensioni che attraversano la cultura giuridica italiana tra Otto e Novecento si specchiano nell’opera di Chironi, caratterizzata da attenzione per il positivismo [...] intorno ad esse si compie l’evoluzione» (Il darwinismo nel diritto, 1882, pp. 8, 22).
Nel 1885 il confronto con il positivismo di Auguste Comte e soprattutto di Herbert Spencer (di cui si richiama The man versus the State, 1884) diviene più serrato e ...
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Filosofo (Budapest 1876 - ivi 1933), professore alla scuola superiore di Presburgo, poi all'univ. di Kolozsvár e (dal 1915) all'univ. di Budapest. Cercò di conciliare il positivismo e l'idealismo trascendentale. [...] Tra le sue opere: Az ismeretelméleti kategóriák problémája ("Il problema delle categorie gnoseologiche", 1904); Az etikai megismerés ("La conoscenza etica", 1907); A logikai alapelvek elméletéhez ("Teoria ...
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LEWES, George Henry
Guido Calogero
Pensatore inglese, nato a Londra nel 1817, morto il 28 novembre 1878. Fu uno dei più versatili e geniali rappresentanti dell'evoluzionismo e del positivismo sviluppatisi [...] of Philosophy (voll. 2, 1845-46); Comte's Philosophy of the Positive Sciences (1853); Aristotle (1864). Il suo positivismo, che, per quanto si riconnetta principalmente al Comte, non diverge molto neanche dallo Spencer, è essenzialmente un empirismo ...
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Filosofo (Vienna 1895 - New York 1949), prof. di filosofia del diritto all'univ. di Vienna (1922-38). Membro del Circolo di Vienna, non condivise i principî del positivismo logico. Dal 1938 prof. di filosofia [...] alla New School of Social Research di New York. In gioventù subì l'influenza della fenomenologia di E. Husserl, a cui tentò di ravvicinare la teoria pura del diritto di H. Kelsen (Logik und Rechtswissenschaft, ...
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Saint-Simon, Claude-Henri de Rouvroy, conte di
Pensatore politico francese (Parigi 1760- ivi 1825). S.-S. può essere considerato, a buon diritto, il fondatore del positivismo sociale, ossia di quella [...] corrente filosofica che mira alla riorganizzazione della società su basi scientifico-tecnocratiche.
Vita e opere
Di famiglia nobile, nipote di Louis de S.-S. (autore dei celebri Mémoires) e forse allievo ...
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Pedagogista e filosofo (Castellana, Bari, 1837 - Roma 1890). Prof. di pedagogia (1872-76) nell'univ. di Bologna, e poi in quella di Napoli, uno dei maggiori rappresentanti del positivismo italiano (La [...] filosofia e la ricerca positiva, 1868; Questioni di filosofia contemporanea, 1873; La pedagogia, lo stato e la famiglia, 1876; La filosofia e la scuola, 1888) ...
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Filosofo inglese neopositivista, nato il 29 ottobre 1910. Prof. (dal 1946) di filosofia e logica all'University College di Londra; tende a inserire il positivismo logico nella tradizione empiristica inglese.
Scritti [...] principali: Demonstration of the impossibility of metaphysics, in Mind, 1934 (in cui sostiene la tesi neopositivistica che le proposizioni filosofiche e metafisiche sono pseudo-proposizioni senza significato); ...
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Giurista (Strasburgo 1861 - ivi 1935), ha insegnato diritto romano, diritto amministrativo e diritto costituzionale nelle univ. di Caen, Nancy e Strasburgo ed è stato il massimo esponente del positivismo [...] giuridico francese.
Tra le sue opere principali, si segnalano: Contribution à la théorie générale de l’État (1920-22); La Loi, expression de la volonté générale (1931); Confrontation de la théorie de la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dall’esaltazione romantica dell’arte come conoscenza suprema all’applicazione del [...] da un ingente incremento della tecnologia, in grado di manipolare e trasformare la natura a vantaggio dell’uomo. Il positivismo finisce così per sancire il divorzio dell’uomo di scienza dal modello inclusivo e universale dell’ homme de lettres ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....