Incisore (Portici 1761 - Firenze 1833). Allievo del padre Filippo, dello zio Giovanni Elia e infine, a Roma, di V. Volpato. Nel 1794 si trasferì a Firenze, ove tenne una scuola molto frequentata. Protagonista [...] della scuola italiana d'incisione di riproduzione da quadri, creò una maniera caratteristica, a tessitura regolarissima di segni di bulino, capace di rendere con grande finezza i rapporti chiaroscurali ...
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PEIRCE, Guglielmo
Federica De Rosa
PEIRCE, Guglielmo. – Nacque a Portici il 20 aprile 1909 da Carlo e Giulia Bernard. Il padre discendeva da una famiglia inglese giunta in Italia nella prima metà dell’Ottocento [...] e attiva nel campo della navigazione, prima a Messina, poi a Napoli. Insieme alla madre e alla sorella maggiore, Anna Maria, trascorse l’infanzia e la prima giovinezza nella casa napoletana della famiglia ...
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Vedi STOA dell'anno: 1966 - 1997
STOÀ (στοά; porticus)
N. Bonacasa
Edificio di forma prevalentemente rettangolare molto allungata che presenta un lato lungo aperto e colonnato su una via, una piazza, [...] facciata, nella copertura. Dopo Sostratos di Cnido, il progettatore del Faro di Alessandria, nasce, agli inizi del III sec. a. C., il portico a due piani (stoài di Attalo e di Eumene ad Atene, di Atena a Pergamo, ecc.); nel II sec. a. C., per diretta ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] tra le pendici O del Campidoglio e il Tevere. Fece poi parte della Regione IX augustea. Il suo limite E era segnato da portici di cui vi sono resti a N del vicus Iugarius. Verso la fine della Repubblica aveva però già mutato la sua primitiva funzione ...
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DECASTILO (dal gr. δέκα "dieci" e στύλος "colonna", lat. decasty̆los)
L. Crema
Si dà tale appellativo agli edifici classici, più particolarmente portici e templi, che hanno sulla fronte dieci colonne. [...] Secondo Vitruvio (iii, 2) i templi di tale tipo erano dipteri e ipetrali. Decastilo era il tempio di Apollo Didimeo, presso Mileto ...
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Vedi AGORA dell'anno: 1958 - 1994
AGORÀ (ἀγορά)
G. Becatti
Il nome deriva dalla stessa radice di ἀγείρω = raduno, e indica nel mondo omerico l'assemblea dei liberi; più tardi passò a significare il luogo [...] sec. a. C., fu completata nel II sec. d. C., occupando l'area di 16 isolati. Ai primi del III sec. a. C. fu costruito il grandioso portico S con doppia fila di botteghe, forse per opera di Antioco I, e, forse alla fine del III sec. a. C., si elevò il ...
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Pittore italiano (Barletta 1846 - Saint-Germain-en-Laye 1884). Espulso nel 1863 dall'Accademia di Napoli, dove studiava con G. Smargiassi, si diede a dipingere dal vero a Portici. Attraverso A. Cecioni [...] conobbe le idee e le opere dei macchiaioli. Fu a Firenze (1867) e nel 1872 si stabilì a Parigi. Si accostò allora alla pittura degli impressionisti, ma con un marcato accento di eleganza mondana; dipinse ...
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Architetto (n. Amburgo 1799 - m. 1853); allievo di F. Weinbrenner. Dopo il grande incendio del 1842 ebbe parte nella ricostruzione di Amburgo e vi costruì la chiesa di S. Pietro, i portici della Borsa [...] e quelli sul bacino dell'Alster, ecc.; a Oslo costruì la chiesa del Salvatore. Nei suoi progetti concilia forme stilistiche neoclassiche, gotiche e rinascimentali ...
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Vedi FORO dell'anno: 1960 - 1994
FORO (forum)
G. Carettoni
(Foro Romano e Fori Imperiali: v. roma). I Romani designavano con la parola forum la piazza principale dei nuclei urbani, corrispondente all'agorà [...] orientato ed inserito nella geometrica planimetria della colonia traianea è il F. di Thamugadi (m 50 × 43) ricco di statue, circondato da portici. L'ingresso, al centro del lato N, si apre sul decumano; sul lato O è la basilica, su quello E la curia ...
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CUOMO, Ignazio
Giuseppe Fiengo
Di questo architetto, operoso a Napoli nel sec. XVIII, non si conoscono i dati anagrafici.
La sua notorietà è legata, quasi esclusivamente, alla realizzazione di una delle [...] Gli artisti napol. della seconda metà dei sec. XVIII, ibid., s. 2, II (1921), p. 92; L. Santoro, Il palazzo reale di Portici, in Ville vesuviane del Settecento, Napoli 1959, p. 230; A. Venditti, L'architetto G. Astarita e la chiesa di S. Anna a Porta ...
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porticato2
porticato2 s. m. [der. di portico]. – In genere, lo stesso che portico; in partic., portico lungo e spazioso, o complesso di portici distribuiti lungo il perimetro di una piazza, di un cortile, di un chiostro, ecc.