ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] ed acquistò così un particolare carattere di quartiere plebeo: fu questa forse la ragione per cui l'Aventino non fu compreso entro il pomerio fino all'età di Claudio. Su questo colle fu innalzato nel 392 il tempio di Giunone Regina da Camillo, che lo ...
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Interprete, presso le antiche popolazioni italiche e presso i Romani, del volere degli dei, che si rivelava loro per mezzo di vari segni. Il collegio degli a. (costituito dagli interpreti ufficiali degli [...] le preghiere dei nuovi consoli per la prosperità dello Stato erano state gradite dagli dei), la delimitazione del pomerio, l’inaugurazione ed exaugurazione dei templi, dei magistrati, di taluni sacerdozi. Segni distintivi dell’ufficio erano la trabea ...
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. Antica divinità romana, strettamente connessa a Marte; anzi, in origine, nulla più che la rappresentazione concreta della principale forma d'attività di quel dio, cioè del bellum, della guerra. Verso [...] nella critica contingenza della guerra contro Etruschi e Sanniti, nel 296 a. C., da Appio Claudio Cieco, fuori del pomerio, in prossimità dell'antica ara Martis. Speciale importanza ebbe e conservò questo tempio, come sede del ben noto rito simbolico ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province galliche. Narbonensis
Sergio Rinaldi Tufi
Le province galliche erano quattro: la Gallia Narbonensis, annessa già nel II sec. a.C. e romanizzata in [...] un posto di assoluto rilievo il complesso detto Les Antiques a Glanum. A nord della città, la linea ideale del pomerio (limite della città stessa) era segnata da un arco, pesantemente restaurato nella parte alta ma abbastanza comprensibile. È un arco ...
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In Roma antica, il luogo alle pendici del Campidoglio, all’angolo nord del Foro, dove si adunavano i cittadini divisi per curie. La parola (al pl. comitia) passò poi a significare le assemblee dell’intero [...] all’età regia, ma probabilmente posteriori a essa, erano presieduti da magistrati con imperio e perciò erano tenuti fuori del pomerio, di regola nel Campo Marzio. Assursero subito a grande importanza: spettava a loro l’elezione dei magistrati, l ...
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MERCURIO (Mercurius)
B. Combet Farnoux
Mercurio è nella Roma della Republica un dio simile ad Hermes (v.) greco e al Turms etrusco, ma dai suoi inizî appare soprattutto come la divinità protetttice del [...] è discutibile e il culto di M. non appare mai tipicamente plebeo come quello di Cerere. Il tempio però era fuori del pomerio, sull'Aventino, il colle della plebe, sopra l'area del Circo, la vallis Murcia nelle vicinanze della Porta Capena dove si ...
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VULCANALE (Volcanal)
Giulio GIANNELLI
Luogo dell'antica Roma, presso il Comizio, sacro al dio Vulcano.
In esso, secondo la tradizione, solevano tenere i loro convegni Romolo e Tito Tazio (Dionis. d'Alicarn., [...] delle più antiche divinità romane (si ricordi il Flamen Volcanalis), s'intende bene l'ubicazione del suo luogo di culto fuori del pomerio della città del Palatino, se si considera che Vulcano era un dio temuto e di cui si paventava la vicinanza.
Pare ...
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Poeta ceco (Praga 1901 - ivi 1986). Dopo aver cantato con orgoglio rivoluzionario la vita del proletariato urbano (Město v slzách "Città in lacrime", 1921), si volse a una poesia influenzata dai miti avanguardistici [...] 1956), che comprende il bel ciclo di rondò Mozart v Praze (trad. it. Mozart a Praga, nel vol. collettaneo Il pomerio, 1983), metrica regolare e rima vengono nuovamente abbandonate in favore di un verso prosastico che inclina al parlato; la poesia si ...
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Re di Roma (sec. 6º a. C.), sesto nella successione. Secondo una tradizione, figlio di Ocrisia, nobile latina divenuta schiava di Tanaquilla, moglie di Tarquinio Prisco, fu da questo elevato dall'originale [...] poi di un vallo e di un muro di giro più ampio dell'antico (mura serviane); il limite religioso della città (pomerio) rimase fino a tarda età repubblicana quello delle mura di Servio Tullio. Il tempio di Diana sull'Aventino sarebbe stato da lui ...
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POMPEI (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Amedeo MAIURI
Cittadina della provincia di Napoli, distante da questa metropoli 25 km. È sorta, può dirsi da pochi anni, col nome di Valle di Pompei, intorno [...] cit.): A. Sogliano, Il Foro di Pompei, in Memorie dell'Accad. d. Lincei, s. 6ª, I (1925), pp. 217-272; M. Della Corte, Il pomerio di Pompei, in Rend. Lincei, s. 5ª, XXII (1913), pp. 261-308; A. W. van Buren, in Memoirs of the Amer. Acad. in Rome ...
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pomerio
pomèrio s. m. [dal lat. pomerium o pomoerium, probabilmente comp. di post «dietro» e *moiriom der. di mūrus, ant. moiros, «muro»]. – In Roma antica e nelle colonie romane, spazio di terreno consacrato e libero da costruzioni che correva...
pomerano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Pomerani (plur.), der. dello slavo po morĕ «lungo il mare»]. – Della Pomerania, regione storica dell’Europa centrale, che si estende lungo la costa baltica a est dell’Oder, sede anticam. delle...