Razza ovaiola di polli di dimensione media, snelli, ampia cresta semplice, dentellata, orecchioni bianchi, tarsi e pelle gialli. Proviene da polli importati alla metà del 19° sec. da Livorno negli Stati [...] Uniti ...
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Razza italiana di polli, con abbondante ciuffo sul capo, mantello argentato, dorato, camosciato, bianco.
Varietà pregiata di pecore della razza bergamasca allevata nella provincia di Padova. ...
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Zoologia
Il maschio adulto dei polli (➔ pollo) domestici e di altri Uccelli Galliformi, appartenenti al genere Gallus (➔). Differisce dalla gallina per vari caratteri sessuali secondari: piumaggio vivamente [...] colorato, penne del collare e copritrici superiori della coda lunghe e falciformi, tarsi provvisti di sperone, cresta rossa sviluppata ed eretta, bargigli, istinto aggressivo, canto tipico e forte. Ai ...
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agricoltura
Giorgio Bertoni
L'arte di coltivare la terra
L'agricoltura è stata una delle tappe più significative nella storia dell'uomo in quanto ha rivoluzionato le sue forme di vita, segnando l'abbandono [...] processi di preparazione, immagazzinamento ed essiccazione dei cereali, e soprattutto nell'allevamento, in particolare nella produzione di polli e uova, con la creazione di ambienti 'artificiali'.
L'agricoltura dei nostri giorni
Se fino allo scoppio ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biologia agricola
Nils Roll-Hansen
La biologia agricola
Lo sviluppo dell'agricoltura tra il XIX e il XX sec. è strettamente legato [...] di Johannsen da cui mosse la sua teoria della linea pura, all'ibridazione di piante e animali, come il granturco e i polli.
La nuova teoria genetica si affermò in modo particolarmente rapido negli Stati Uniti e in breve tempo furono evidenti le sue ...
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In senso lato, sinonimo di foraggio, in senso ristretto alimento per bestiame ad alto valore nutritivo. In Italia sono definiti m. i prodotti di origine vegetale o animale allo stato naturale, freschi [...] ai m. non solo a scopo terapeutico, ma anche per sfruttare la loro accertata azione auxinica (nei maiali, polli e bovini si hanno incrementi ponderali). La normativa italiana vieta l’impiego di estrogeni, androgeni, progestativi e simili nonché ...
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Zootecnia
Alessandro Giorgetti
(XXXV, p. 1014; App. II, ii, p. 1140; III, ii, p. 1148; IV, iii, p. 873; V, v, p. 830)
Negli ultimi anni in campo zootecnico sono stati compiuti enormi progressi nei settori [...] non più di un centinaio di uova all'anno per gallina; oggi la produzione media si avvicina alle 300 uova l'anno. Nei polli da carne il consumo di alimenti per chilogrammo di incremento di peso è diminuito di circa il 60%, e il raggiungimento del peso ...
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Malattia infettiva e contagiosa dovuta a un microrganismo specifico, Yersinia pestis o cocco-bacillo di A. Yersin e S. Kitasato, dal nome dei ricercatori che lo scoprirono nel 1894.
La p., oltre all’uomo [...] e dell’America Meridionale.
P. aviaria Malattia acuta di origine virale, altamente infettiva e ad alta mortalità, che può colpire polli, tacchini, fagiani e altri volatili. Raramente colpite oche e anatre; i piccioni ne sono immuni. La malattia ha un ...
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(nederl. Holland) Denominazione che si applica propriamente alla parte settentrionale dei Paesi Bassi, culla storica e nucleo economico vitale dello Stato; in Italia si usa comunemente per designare il [...] animali: cavalli da tiro, usati anche per il servizio da sella pesante; conigli con pelliccia nera e grigia e larga cintura bianca; polli con abbondante ciuffo bianco su mantello nero; alcune razze bovine, tra le quali la più importante è la frisona. ...
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CLEMENTI (Clemente), Africo (de)
Salvatore Adorno
Figlio di Francesco, nacque a Padova dove esercitò come notaio. I suoi rogiti si trovano a partire dal 3 maggio 1550 sino al 9 marzo 1602. È probabile [...] Toni Bersello che mi paga - scriveva il C. - ogni anno lire 3.36" ed elencava anche le onoranze annuali: "nove galline due polli e cinquanta ova". Non scrive dove, quanti e di che estensione fossero i campi. Ma si può dedurre che non dovessero essere ...
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polla
pólla s. f. [der. dell’ant. pollare]. – 1. a. Fessura del suolo da cui sgorga una vena d’acqua; più comunem., la vena stessa nel punto di sorgenza: camminando un po’ ... avrei bevuto alla p. del Tevere (Papini); acqua di polla, di sorgente,...
pollare
v. intr. [lat. pŭllare «germogliare» der. di pullus «piccolo nato d’animale; germoglio»] (io póllo, ecc.; non usato nei tempi comp.), ant. – Rampollare, germogliare; più spesso, scaturire, zampillare, riferito all’acqua o ad altro...