PULLARIO (pullarius)
Gioacchino Mancini
Era un ministro inferiore o inserviente che, nell'antica Roma, al servizio degli auguri aveva cura dei sacri polli, con i quali si pretendeva di predire l'avvenire [...] secondo la maniera con cui beccavano o rifiutavano il mangime.
Il pullarius li trasportava al luogo prestabilito per prendere gli auspici entro una gabbia (cavea) retta da una maniglia. Gli auspici (auspicia ...
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In genetica, interazione fra geni per cui un gene nasconde l’espressione fenotipica di tutti gli alleli di un altro gene. Per es., il gene I nei polli inibisce la formazione del pigmento resa possibile [...] dal gene C. I polli che posseggono il gene I allo stato omozigote dominante (II) o eterozigote (Ii) sono albini, ma il tipo di albinismo è diverso da quello comune, dovuto alla omozigosi per l’allele recessivo del gene C (cc): il gene I è epistatico ...
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tripudio Presso gli antichi Romani, danza sacerdotale ritmica, forse eseguita battendo tre volte il piede in terra.
Nella divinazione dei Romani, il t. era l’auspicio tratto dal modo di mangiare dei polli; [...] era ritenuto ottimo auspicio se i polli si affrettavano al cibo e ne lasciavano cadere per terra, dal becco, alcune briciole. ...
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Composto chimico con formula C6H4CH2C6H3NHCOCH3. Appartiene al gruppo delle acridine. È adoperato per lo studio sperimentale dei tumori, poiché è capace di provocarli negli animali di laboratorio (topi, [...] ratti, polli ecc.). Si differenzia dalle altre sostanze cancerogene in quanto induce la formazione dei tumori lontano dal punto di applicazione. ...
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Genere di Uccelli Galliformi Fasianidi. Comprende quattro specie selvatiche, diffuse nelle foreste del Sud-Est asiatico, tra le quali G. gallus (o G. banckiva), considerato il progenitore delle razze domestiche [...] di polli.
Possiedono sul capo una cresta carnosa molto sviluppata nel maschio, soprattutto in primavera, e poco appariscente nella femmina, e uno o due bargigli carnosi, ai lati della mascella, o nel mezzo della gola. ...
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. Malattia epizootica, che colpisce specialmente i bufali, sebbene la trasmissione sia avvenuta sperimentalmente anche agli equini e bovini. Sono invece refrattarî gli ovini, i cani, i polli e le anitre. [...] Sono predisposti i piccoli bufali; raramente si ammalano quelli di oltre sei anni. È causata da un batterio specifico ovoide, che vive anche una vita saprofitica nel terreno; con ciò si spiega perché il ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal punto di vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] in tutto il mondo esistono circa settanta ceppi puri di topi, e, in misura minore, anche ceppi di ratti, cavie e polli; sono in corso di selezione pure ceppi di conigli e di cani, ma per questi animali le difficoltà sono ancora maggiori.
Praticamente ...
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Popolazione paleo-indonesiana, occupante i bacini fluviali dei distretti interni centro-settentrionali del Borneo. Praticano un’agricoltura itinerante centrata sul riso, con presenza di altri coltivi. [...] Allevano, per scopi cerimoniali, maiali e polli, ma la loro alimentazione si basa soprattutto sulla caccia e sulla pesca. Fungono da intermediari commerciali tra gruppi nomadi della foresta e mercanti cinesi o malesi. Le comunità K., di solito ...
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Divinazione tratta dal volo degli uccelli praticata nell’antica Roma. Il termine significò presto anche l’osservazione di altri segni divini, cioè del cielo (fulmini e tuoni: auspicia caelestia) o del [...] modo di mangiare dei polli sacri (auspicia pullana). L’auspicazione romana, che cercava di ottenere la sanzione divina ad azioni umane, poteva essere privata, del capo di famiglia, o pubblica, dei magistrati forniti di imperium. Si dovevano ...
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Patologo (Baltimora 1879 - New York 1970); impiegnato dal 1909 al 1945 presso il Rockefeller institute for medical research di New York; ha pubblicato ricerche di patologia. Nel 1966 fu insignito del premio [...] , di cui soltanto dopo molti decennî si è avvertita l'importanza. n Sarcoma di R. (o sarcoma infettivo dei polli): fibromixosarcoma che R. ha osservato nelle specie Gallus e che è riuscito a riprodurre con l'inoculazione del filtrato, dimostrando ...
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polla
pólla s. f. [der. dell’ant. pollare]. – 1. a. Fessura del suolo da cui sgorga una vena d’acqua; più comunem., la vena stessa nel punto di sorgenza: camminando un po’ ... avrei bevuto alla p. del Tevere (Papini); acqua di polla, di sorgente,...
pollare
v. intr. [lat. pŭllare «germogliare» der. di pullus «piccolo nato d’animale; germoglio»] (io póllo, ecc.; non usato nei tempi comp.), ant. – Rampollare, germogliare; più spesso, scaturire, zampillare, riferito all’acqua o ad altro...