Scrittore marocchino di lingua francese (n. Fès 1944). Nei suoi romanzi contamina, attraverso una scrittura polifonica e raffinata, la tradizione araba scritta e orale con i moduli della narrativa moderna [...] e postmoderna. Tra le sue opere principali, che privilegiano il mondo della marginalità e della devianza, occorre citare i romanzi L'enfant de sable (1985; trad. it. 1987) e La nuit sacrée (1987; trad. ...
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Scrittore portoghese (n. Lisbona 1942). Unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi scrittori del Portogallo contemporaneo, la sua formazione da psichiatra ha influenzato moltissimo le metodologie [...] Conhecimento do inferno (1980). Autore dalla scrittura accentuatamente metaforica, A. ha elaborato una tecnica da lui stesso definita polifonica, spostando il suo campo d'indagine dai mali del colonialismo (Fado alexandrino, 1983; As naus, 1988) alle ...
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Poeta svedese (Folkärna, Kopparberg, 1864 - Stoccolma 1931). Massimo esponente della poesia svedese tra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento, mediante la variazione ritmica e il gioco delle rime, [...] è riuscito a fondere insieme con estrema perizia toni popolareschi e raffinati, umili e solenni in un'orchestrazione polifonica che sfida l'imitazione. Tra le raccolte: Fridolins poesi ("La poesia di Fridolin", 1902) e Hösthorn ("Corno autunnale ...
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Whitehead, Colson. – Scrittore statunitense (n. New York 1969). Giornalista, ha esordito nella narrativa con il romanzo The intuitionist (1999; trad. it. 2000), composito noir che ne ha rivelato originalità [...] e dalla raccolta di saggi The Colossus of New York (2003; trad. it. 2004). Narratore eclettico, dotato di una scrittura polifonica che scandaglia con immutato spessore temi eterogenei (Apex hides the hurt, 2006; Sag Harbor, 2009, trad. it. 2010; Zone ...
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Titolo di due trattati scritti intorno al 1320 da J. de Muris e P. de Vitry, con cui si designa comunemente la musica profana del 14° sec. in Francia e in Italia, in contrapposizione alla polifonia sacra [...] alla corte e alla nobiltà feudale. Accanto al mottetto, ormai divenuto profano e sempre più libero e complesso nella condotta polifonica e nel ritmo, si vennero affermando nuovi generi, come la ballade, il rondeau, il virelai, e il lai (questi ultimi ...
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Poeta e musicista francese (Machault, Ardenne, 1300 circa - Reims 1377). Canonico di Reims e segretario di Giovanni di Boemia; consacrò nella lirica il trionfo delle forme chiuse (ballata, rondeau, chant [...] , ecc.). Importantissima la sua produzione musicale in cui l'Ars nova francese ascende alle maggiori altezze. Sua è la prima messa polifonica composta da un solo musicista di cui si abbia notizia (Messa per l'incoronazione di Carlo V re di Francia a ...
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Bitov, Andrej Georgievič. – Scrittore russo (Leningrado 1937 - Mosca 2018). Esponente del postmodernismo e voce tra le più significative della narrativa russa contemporanea, ne ha pienamente recepito [...] nel volume L’infelicità amorosa (1990), nei quali sono attestate una rara capacità di scavo psicologico e una scrittura duttile e polifonica, e i saggi sulla complessa interazione tra uomo e ambiente Čelovek v pejsaže (1987; “L’uomo nel paesaggio”) e ...
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Mavrikakis, Catherine. – Scrittrice canadese (n. Chicago 1961). Docente di Letterature francofone presso la Université de Montréal dal 2003, in possesso di una conoscenza strutturata nel campo delle scienze [...] Nelson, trad. it. 2016; La ballade d'Ali Baba, 2014) in cui dimostra di saper costruire, grazie alle doti di una scrittura polifonica ed evocatrice, storie intense e credibili che indagano nella complessità della psiche umana con minuzia ed empatia. ...
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Scrittore argentino, nato a Cauchín Oeste-Córdoba il 18 marzo 1930. Dal 1955 è in Europa, prima a Roma e poi a Madrid. Nel 1961 si trasferisce a Parigi, dove fissa la propria residenza e dove ancora oggi [...] scandito da minimi avvenimenti; ogni parola ne crea e ne organizza un'altra fino al raggiungimento di una pienezza polifonica paradossalmente immersa in un silenzio rarefatto. Col quarto romanzo, La busca del jardín (1977; trad. it., 1980), B. vince ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...