L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] un clima di cristianità, considerato sempre attuale. Ci si può chiedere fino a che punto e in che modo il papa polacco, in amichevoli rapporti con le correnti di opposizione al comunismo in Polonia, abbia influito sulla svolta del 1989, con la caduta ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] oramai lo stesso C. A. inclinava. Il sovrano questa volta non assunse il comando supremo (dato al generale polacco Chrzanowsky). Dopo qualche successo iniziale le truppe piemontesi furono battute a Novara (23 marzo). Per mezzo del generale Fecia ...
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Gregorio XVI
Giacomo Martina
Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno (allora nella Repubblica veneta) il 18 settembre 1765, da Giovan Battista notaio, e Giulia Cesa, anch'essa figlia di un notaio. [...] attribuisce le informazioni giunte a Roma o a corrispondenti clandestini, che egli come sovrano deve respingere, o alla turba di Polacchi che vagano per l'Europa senza una patria, si dichiara luogotenente del papa per gli affari del culto romano nei ...
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Pio XII
Francesco Traniello
Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876 da Filippo e da Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di piccola nobiltà pontificia, originaria di Acquapendente, distintasi [...] cardinali - di cui solo quattro italiani, e comprendenti numerosi vescovi americani, tre tedeschi, un cinese, un ungherese, un polacco, un armeno - nominati nel primo Concistoro del suo pontificato (il secondo e ultimo si tenne nel gennaio 1953), P ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] -1575), terminata nel 1554 a Ṣafed in Galilea; quest'opera venne rielaborata per l'area ashkenazita (ossia tedesca e polacca) da Mōsheh Isserles (1520-1572) nel Mappat ha-Shulḥān ('tovaglia'). Nel XIX secolo Shelōmōh Ganzfried compilò un digesto dal ...
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Costantino il Grande a Mosca dai Rjurikidi alla dinastia dei Romanov
Marcello Garzaniti
La figura dell’imperatore Costantino ha segnato le principali tappe della Moscovia e dell’impero russo. Per la [...] Torbidi (1598-1613) l’impero russo sembrò trasformarsi in una monarchia elettiva, ma in realtà il modello di provenienza polacca non attecchì nella Russia e l’autocrazia russa, non senza difficoltà, fu ristabilita con la dinastia dei Romanov, quando ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] italiani lo scenario internazionale e gli spiragli che poteva offrire per la soluzione del problema unitario. In appoggio al moto polacco si determinava una nuova intesa tra Mazzini e Garibaldi, in vista di un'azione nel Veneto, che avrebbe dovuto ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] ., 270-295; La novella barocca. Con un repertorio bibliografico, a cura di L. Spera, Napoli 2001, ad ind.; J. Miszalska, La traduzione polacca dell'Adamo di G.F. L., in Studi secenteschi, XLII (2001), pp. 165-186; G. Benzoni, Istoriar con le favole e ...
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Genocidio
Marco Cesa
Introduzione
La definizione del termine 'genocidio' è oltremodo problematica. Oltre a indicare un fenomeno che è oggetto di studio da parte di svariate discipline, prime tra tutte [...] Ebrei, soprattutto dall'est ma, in misura minore, anche dall'ovest. Più in particolare si calcola che la comunità ebraica polacca abbia perso così la quasi totalità dei suoi membri, circa tre milioni di persone, e quella sovietica, compresi i paesi ...
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SILVESTRO II
Massimo Oldoni
Buona parte delle informazioni biografiche in nostro possesso su Gerberto d'Aurillac sono riferibili all'opera di Richero di St-Remi (ca. 949-post 996), suo allievo alla [...] meritava una sepoltura e una venerazione adeguate. L'intento di portare a Roma quelle sacre spoglie cade e la città polacca di Gniezno custodisce le reliquie del vescovo taumaturgo; qui l'imperatore Ottone III si reca a rendergli omaggio; ne torna ...
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polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...
polacca2
polacca2 (o pollacca; anche polacra) s. f. [voce di etimo incerto, così come è incerto il rapporto di dipendenza e di priorità della variante polacra con le forme fr. e ingl. polacre, spagn., catal. e port. polacra], ant. – Veliero...