Pittrice polacca (Cracovia 1865 - Parigi 1940). Dopo aver studiato a Cracovia e a Monaco, si stabilì, dal 1898, a Parigi. Sensibile all'impressionismo, dipinse, con tinte morbide e tenui, soprattutto ritratti. ...
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Scultrice polacca (Falenty 1930 - Varsavia 2017). A partire dagli anni Ottanta del Novecento ha realizzato una serie di installazioni permanenti composte principalmente in alluminio e bronzo. Tra le rassegne [...] personali più significative a lei dedicate si annoverano le mostre allestite al Metropolitan museum of arts (1999, New York), alla Galerie nationale du jeu de paume (1999, Parigi) e ai Jardins du Palais ...
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Architetto (Lesnica, Slesia polacca, 1874 - Essen 1940). Dopo gli studî a Dresda e Berlino, lavorò presso la colonia di artisti di Darmstadt (1911-19) e a Essen (Sinagoga, 1913; Borsa, 1925; ampliamento [...] del Folkwang Museum, 1926-29; edifici industriali e abitazioni). Le sue opere sono caratterizzate da forme cubiche e dal recupero del tradizionale uso del mattone ...
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Pittore di origine polacca (Biała 1900 - Provincetown 1982). Dal 1913 negli USA, frequentò la Columbia university, la National academy of design e l'Art students league; tra il 1934 e il 1941 lavorò per [...] il Public works art project. Dal secondo dopoguerra, in contatto con W. de Kooning e il gruppo espressionista astratto della scuola di New York, tese a una progressiva sintesi degli elementi figurativi ...
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Artista di origine polacca (Norimberga 1926 - Londra 2017), rifugiato in Gran Bretagna dal 1939. Tra i primi a teorizzare e praticare la distruzione nell'arte, o l'arte autodistruttiva, ha organizzato [...] happenings, conferenze e simposî; ha elaborato opere con tessuti sintetici e acidi corrodenti e progetti di grandi sculture autodistruggentisi per effetto della corrosione prodotta dall'atmosfera industriale ...
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Pittore (sec. 17º), di origine polacca, attivo in Abruzzo. Sue opere si conservano a Teramo (chiese di S. Domenico, di S. Giuseppe e Duomo) e nel convento di Campli (1637). ...
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Musicologo e scrittore di origine polacca (Kalusz 1862 - Parigi 1917). Stabilitosi a Parigi, fondò (1884) la Revue wagnérienne e collaborò a giornali e riviste come critico musicale, critico letterario [...] e scrittore politico. Nel 1898 pubblicò la raccolta di saggi Beethoven et Wagner e nel 1912 la fondamentale monografia, in due volumi, W. A. Mozart, sa vie et son oeuvre dès l'enfance à la pleine maturité ...
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Scrittore e pittore francese d'origine polacca (Parigi 1905 - ivi 2001), fratello del pittore Balthus. Fondò, con G. Bataille e altri, la rivista Acéphale e fece parte del Collège de sociologie. Intraprese [...] studî teologici in un convento domenicano, quindi si convertì al luteranesimo, che poi abiurò. Insistenti tentazioni di demonismo e ascetismo traspaiono nelle sue opere di carattere narrativo, tra le quali ...
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Spiegelman, Art. - Autore di fumetti statunitense di origine polacca (n. Stoccolma 1948). Di famiglia ebraica, S. nacque in Svezia, dove i genitori si erano rifugiati dalla Polonia a causa delle persecuzioni [...] razziali; ha collaborato con il New York Times e il New Yorker, utilizzando il fumetto come strumento di analisi della realtà (premio Pulitzer, 1992). S. ha narrato la deportazione ad Auschwitz dei genitori ...
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polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...
polacca2
polacca2 (o pollacca; anche polacra) s. f. [voce di etimo incerto, così come è incerto il rapporto di dipendenza e di priorità della variante polacra con le forme fr. e ingl. polacre, spagn., catal. e port. polacra], ant. – Veliero...