visiva, poesia Nella letteratura contemporanea, genere poetico sviluppatosi dagli anni Cinquanta in seno alle neoavanguardie artistiche europee su stimolo di una radicale revisione delle restrizioni poste [...] e cultura pop. Alla ricerca poetico-visiva e alle sperimentazioni verbo-visuali condotte negli anni Sessanta e Settanta da E. Isgrò, L. assunto denominazioni quali poesia concreta, poesia tecnologica, narrative art, videopoesia e poesia totale, in ...
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Poeta, teorico e critico d'arte italiano (Milano 1922 - Torino 2003). Esponente dell'ultima generazione di poeti futuristi, nell'introduzione alla sua raccolta di Testi-poemi murali (1944, con prefazione [...] di F. T. Marinetti), enunciò la teoria della poesiavisuale. Negli anni Cinquanta e Sessanta è stato vicino, non senza dubbi e riserve, all'indirizzo della poesia concreta, di cui è considerato un precursore. ...
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Poesia
d'Arco Silvio Avalle
di d'Arco Silvio Avalle
Poesia
sommario: 1. Poesia in crisi. a) Poesia e vita. b) Poesia come ‛messaggio' . c) I due volti della poesia moderna. d) La poesia umiliata. e) [...] e Chlebnikov) in Russia, il ‛verso-libero' sempre dei simbolisti, il linguaggio degli ‛ermetici', l'informale, la scrittura visuale o poesia visiva, la scrittura automatica, e così via. Tutti questi elementi sono di estrema importanza per quel che ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] genere riguadagna in interesse quanto più l’angolo visuale si sposta dall’epopea distaccata alla cronaca B. e L. Argensola e di pochi altri attardati classicisti conservatori, la poesia secentesca è tutta gongorina, e perfino L. de Vega, Tirso de ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] si staglia la figura di J.C. Günther, la cui poesia contrasta con i moduli barocchi ancora ampiamente correnti. Ma il secolo registra l’altra faccia dell’unificazione da una visuale non appariscente, antispettacolare e decisamente periferica, quella ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] riuscì, almeno in parte, a sottrarsi alle indicazioni più marcatamente impegnate. In poesia, si segnala l’opera di M. Isanos, A.E. Baconsky, N. realtà virtuale, Internet, arte cibernetica e visuale).
Le invasioni barbariche non permisero in ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] la sua lirica popolareggiante legata alla natura e per le sue poesie d’amore; A. Pichler canta in novelle e memorie di letterari (1958, 1959) spesso sconfina nel campo dell’espressione visuale e dell’azionismo; negli anni 1960 il Wiener Aktionismus ...
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Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e [...] concreta, rappresentata da P. de Vree, passa via via attraverso le fasi della poesia audiovisiva, ideografica e visuale (Poëzjen, 1971; Maskers, 1973). Va infine segnalato J. Geeraerts, che ha travasato in una serie di romanzi (tra i quali Ik ben ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] 1921) è tornata a raccontare il passato, ritrovando la visuale dell'adolescenza e della prima giovinezza, e con essa 'inizio ero poeta e come tale ho acquistato una certa fama. La poesia però non dà da vivere, e io diventavo sempre più povero e triste ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] epistolare con il duce, nella visuale ristretta della richiesta di personalistici 1978; i saggi di A. Asor Rosa, A. Iacomuzzi, P. V. Mengaldo in D. e la poesia di massa, a cura di N. Merola, Bari 1979. Le più recenti biografie del D. sono quelle ...
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verbo-visuale
agg. Che fonde suggestioni verbali e visuali. ◆ Alle Esperienze di poesia verbo-visuale in Emilia-Romagna, e ai suoi incroci con l’ala creativa (Chiara Cretella), così come all’Avventura sonora di «Baobab» (Giovanni Fontana),...
visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....