Nome di due scrittori latini, padre e figlio, vissuti fra il 149 e il 60 a. C., ricordati da Varrone, Plinio il Vecchio e Columella, autori di una vasta opera De agri cultura, non giunta a noi, ma che [...] ebbe molto credito pur non avendo carattere generale perché si riferiva a un possesso dei S. nella Gallia Cisalpina; comprendeva anche argomenti di economia domestica ...
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Svetonio Tranquillo, Gaio
Erudito e biografo latino (n. intorno al 69 d.C.). Visse a Roma nell’ambiente della corte; amico di Plinio il Giovane, fu da lui raccomandato a Traiano. E già sotto Traiano [...] dalla sua carica di segretario; incerte sono le fonti letterarie, tra le quali sono sicuramente le storie di Plinio il Vecchio, Livio, Asinio Pollione, Cesare, le autobiografie di Augusto, Tiberio, Claudio, Vespasiano. Le Vite di S. ebbero ...
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Scrittore latino (sec. 1º a. C.); compose un libro sul giardinaggio e lo dedicò a Mecenate, di cui era liberto; è una delle fonti di Plinio il Vecchio. ...
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Poeta greco del sec. 4º-3º a. C., maestro di Arato, autore di un poema ῎Εργα alla maniera esiodea e di un poemetto sull'apicoltura; citato da Varrone e da Plinio il Vecchio. ...
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Umanista (Scutari 1468 circa - Padova 1526). Rettore delle scuole della Repubblica di Ragusa, prof. a Brescia dal 1502 e a Padova dal 1517. Lasciò tra l'altro orazioni e commenti a Plinio il Vecchio e [...] il Giovane, Apuleio, Vittorino, Cicerone ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] nel caso specifico non si poteva parlare di errore, il Poliziano invitava l'amico, se questi intendeva criticare l'autorità di Plinio, a schierarsi con argomentazioni più decisive (Poliziano, Opera omnia, ff. B[iii]r-b[iiii]r). L'invito fu accolto e ...
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La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] ) pronunciati in Gallia tra il 289 e il 389 d.C. in occasioni diverse e raccolti insieme alla gratiarum actio che Plinio il Giovane espose in Senato in occasione del consolato dell’imperatore Traiano nel 1002. Di alcuni è conservato l’autore IX/5 ...
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Letterato (n. Auletta fine sec. 14º - m. dopo il 1459). Precettore di Borso poi di Ercole e Sigismondo d'Este. Commentò il Dittamondo di Fazio degli Uberti, e con Guarino Veronese emendò la Naturalis Historia [...] di Plinio. ...
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Scienziato e umanista (Lonigo, Vicenza, 1428 - Ferrara 1524); prof. di medicina a Padova, Bologna e Ferrara (dal 1464), ove ebbe alunno Paracelso. N. è uno dei medici più celebri della sua epoca; particolarmente [...] importante la traduzione degli Aforismi di Ippocrate e le note critiche a Plinio (Plinii et aliorum doctorum, qui de simplicibus medicaminibus scripserunt, errores notati, 1492); molta fortuna ebbe il suo Libellus de epidemia quam vulgo morbum ...
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Letterato (Parigi 1752 - Noventa di Piave 1836). Si laureò in legge a Padova, dove insegnò poi letterature classiche e quindi diritto pubblico. Dopo aver ricoperto varie cariche nel regno d'Italia, riprese [...] (1815-25) l'insegnamento. Facile ingegno, tra le sue opere si ricordano traduzioni di Cicerone, Livio, Plinio il Vecchio. ...
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pliniano agg. [dal lat. Plinianus, der. di Plinius «Plinio»]. – 1. Di Plinio, con riferimento sia a Plinio il Vecchio, naturalista e scrittore latino (23-79 d. C.), sia a Plinio il Giovane, nipote del precedente, scrittore e uomo politico (61-62...