Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose. In particolare, l’attribuzione alla divinità di qualità umane fisiche, intellettuali e morali.
Il corpo umano, [...] ciò che per gli uomini è obbrobrio e vergogna; dopo di lui altri filosofi polemizzano con l’a., in particolare le scuole platoniche del 2° sec. a.C., dalle quali l’impossibilità di comprendere e di ‘dire’ Dio è ritenuta un dogma. In ambito cristiano ...
Leggi Tutto
HÉROET, Antoine, detto de la Maison Neuve
Ferdinando Neri
Poeta, nato a Parigi circa il 1492, morto alla fine del 1568. Dal 1524 appartenne alla corte letteraria di Margherita d'Angoulême, regina di [...] 1536 un poemetto, l'Androgyne, che deriva dal Convito, e nel 1542 lo pubblicò, insieme con un'Aultre invention extraite de Platon, De n'aymer point sans estre aymé e la Complainte d'une Dame surprinse nouvellement d'Amour, al seguito della Parfaicte ...
Leggi Tutto
Nome con cui è noto il medico e filosofo ebreo Yĕhūdāh Abrabanel o Abravanel (n. Lisbona tra il 1460 e il 1465 - m. in Italia prima del 1535). Nel 1484, essendo il padre, già ministro e tesoriere di re [...] nel 1535), nei quali il principio d'amore, trattato come principio cosmogonico, si riallaccia alle teorie platoniche, aristoteliche e neoplatoniche, e svolge motivi fondamentali della filosofia umanistica. Un suo trattato De coeli harmonia, scritto ...
Leggi Tutto
TINNOLI, Giovanni.
Lorenzo Sacchini
– Nacque a Perugia nel 1529, presumibilmente nel mese di ottobre (Valeriani 1964-1965, p. 44, da Polione. Risulta sconosciuto il nome della madre.
Appartenente a [...] giudizio elaborato da Valeriani, che lo definì «filosofo fondamentalmente aristotelico e tomista», pure intenzionato a «conciliare il Platonismo con l’Aristotelismo» (1967, p. 292). Nei primi anni della sua nomina a professore dello Studio perugino ...
Leggi Tutto
Nel termine concetto sono originariamente compresi due sensi: l'attività della concezione (che si contrappone alla passività del senso) e il risultato di quest'atto, il concepito. Attribuendo a Socrate [...] mediante l'analisi l'essenza delle cose. Del concetto così si mette in prima linea il contenuto (concepito). Su questa via Platone trasforma il concetto socratico nell'idea, concepita come reale in sé e cioè come quella da cui nasce la realtà delle ...
Leggi Tutto
Poeta francese, nato nel 1508, morto, pare, nel 1547; mediocrissimo versificatore della scuola di Clément Marot e allievo preferito del maestro. Il suo nome rimane legato a una famosa polemica sull'amore [...] Antonio Héroët, futuro vescovo di Digne, compose e pubblicò un poema, La Parfaicte Amye, decorando la sua donna di tutte le virtù platoniche. Il La B. rispose subito con un altro poema, l'Amye de Court, meno metafisico, in cui l'amore è dipinto come ...
Leggi Tutto
TIMEO di Locri
Guido CALOGERO
Ebbe questo nome, secondo la tradizione, uno dei filosofi pitagorici più antichi: ma nulla di storicamente determinato può essergli ascritto, a contraddistinguerlo in seno [...] T. non era che un tardo estratto).
Il libretto è edito da J. J. de Gelder, Leida 1836, e in parecchie edizioni platoniche in appendice al Timeo.
Bibl.: W. Anton, De origine libelli Περὶ ψυχᾶς, ecc., I, Erfurt 1883; II, Naumburg 1891; M. Stephanides ...
Leggi Tutto
Cornelio, Tommaso
Giuseppe Inzitari
Filosofo, medico e letterato cosentino (Rovito 1614-Napoli 1684), latinista d'eccezionale valore (" latinissimo " lo definì il Vico), contribuisce alla fortuna di [...] 1683; Opera quaedam postuma [Prog. de sensibus], Napoli 1688) è frequente il ricorso a reminiscenze classiche (platoniche, lucreziane, virgiliane, ecc.), non solo come fonti letterarie e linguistiche, ma come ispirazione e convalida di originali ...
Leggi Tutto
- Il termine di anamnesi (dal gr. ἀνάμνησις "reminiscenza") è adoperato in senso molto diverso in filosofia e in medicina.
Filosofia. - Nel sistema di Platone, posta la realtà ideale in un mondo ultraterreno, [...] di tali oggetti alle idee, su cui essi erano esemplificati, o di cui partecipavano, secondo le varie forme in cui Platone concepì il rapporto fra il mondo ideale e quello materiale. Il concetto dell'anamnesi sopravvisse in alcuni neoplatonici (p. es ...
Leggi Tutto
SIRIANO (Συριανός, Syrianus)
Guido Calogero
Filosofo greco del sec. V d. C. Scolaro di Plutarco d'Atene, iniziatore di quella corrente del neoplatonismo che dalla sua sede prese il nome di Scuola d'Atene [...] intendendo in maniera meno immediata l'esigenza di dimostrare l'accordo delle teorie di quest'ultimo con quelle di Platone.
Bibl.: Th. Bach, De S. philosopho neoplatonico, I, Lauban 1862; K. Praechter, in Götting. gelehrte Anzeigen, 1903, pp. 513 ...
Leggi Tutto
platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...