Fisico matematico (Londra 1886 - Cambridge, Inghilterra, 1975), prof. al Trinity College di Cambridge (1910); socio della Royal Society e socio straniero dei Lincei (1951). Nel 1944-45 lavorò a Los Alamos [...] quanto riguarda la propagazione degli effetti di processi esplosivi. Si è inoltre occupato di questioni di fisica terrestre, e notevoli sono pure i suoi contributi alla teoria dell'elasticità e della plasticità, nonché alla teoria delle dislocazioni. ...
Leggi Tutto
Pittore e scultore italiano (Ferrara 1885 - Roma 1958). Esordì come scultore, con opere originali nelle quali sviluppava ricerche plastiche già accennate nelle opere di U. Boccioni (Mia moglie, 1913, Roma, [...] d'arte moderna). Nel 1915 partecipò alla Secessione romana e, nel 1919, fondò con M. Broglio la rivista Valori plastici contribuendo, con la sua opera pittorica e con i suoi vivaci scritti polemici, alla formazione della scuola romana e alla ...
Leggi Tutto
Scultore tedesco (Marburgo 1847 - Monaco 1921), figlio di Bruno. Studiò a Berna, Norimberga, Monaco; ma essenziali per la sua formazione furono il viaggio a Roma (1867-69) e l'amicizia con K. Fiedler e [...] d'arte. Notevole fu anche l'influsso della sua scultura, che mira a ritrovare la compostezza compositiva e la rigorosa plasticità dei classici. A Firenze dal 1872, soggiornò regolarmente anche a Monaco. Suo capolavoro è la fontana del Wittelsbach a ...
Leggi Tutto
Scultore (m. Bologna 1494). Nulla si sa della sua formazione, prima del suo arrivo a Bologna nel 1463: di origine meridionale, secondo gli appellativi ricorrenti nei documenti, N. probabilmente soggiornò [...] . Nel 1478 eseguì la Madonna di Piazza (facciata di palazzo Accursio), che risente di Iacopo della Quercia e della plasticità del Verrocchio. L'incisiva e violenta drammaticità espressiva del complesso di statue policrome in terracotta che forma il ...
Leggi Tutto
Nome d'arte del pittore K. Schmidt (Rottluff, Chemnitz, 1884 - Berlino 1976). Studente di architettura con E. Heckel a Dresda, nel 1905 fu tra i promotori del gruppo Die Brücke. La sua opera pittorica, [...] intensa religiosità), il suo stile si schiarì, si attenuarono i toni esasperati dell'esordio, per una ricerca di maggiore plasticità che trovò nei ritratti il tema dominante. Docente dal 1931 all'accademia di Berlino, vi fu allontanato nel 1933 dal ...
Leggi Tutto
King, Henry
Francesco Bolzoni
Regista e attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Christianburg (Virginia) il 24 gennaio 1888 e morto a San Fernando Valley (California) il 29 giugno 1982. [...] senso della costruzione spettacolare, K., soprattutto nei suoi numerosissimi western, rivelò una particolare sensibilità nel rendere la plasticità dei paesaggi e nel saper orchestrare gli apporti recitativi e gli effetti drammatici intorno a impianti ...
Leggi Tutto
Cardiff, Jack
Bruno Roberti
Direttore della fotografia e regista cinematografico inglese, nato a Yarmouth (Inghilterra) il 18 settembre 1914. Preminente, e di grande importanza, è stato il suo contributo [...] all'International Award conferitogli dall'American Society of Cinematographers nel 1994. La sensibilità pittorica nel cogliere il potenziale plastico e cromatico della luce e nel far giocare la dinamica delle gamme coloristiche fin dentro il tessuto ...
Leggi Tutto
Attrice francese (Parigi 1844 - ivi 1923). Esordì (1862) alla Comédie Française, e passò poi in altri teatri; nel 1867 all'Odéon conseguì grande successo in Le Passant di Fr. Coppée; richiamata alla Comédie [...] di V. Sardou e di E. Rostand, seppe armonizzare, con prodigioso senso della scena, slancio lirico, efficacia drammatica, plasticità di atteggiamenti. Amputata d'una gamba nel 1914, continuò a recitare in commedie per lei appositamente scritte dal ...
Leggi Tutto
CESA, Matteo de
Gabriella Dalla Vestra
Figlio di Donato, detto Giovanni, pittore, nacque a Belluno nell'anno 1425 circa, e ricevette probabilmente la prima educazione artistica nella stessa città, nella [...] del C. alla prima lezione del Quattrocento italiano, mediato dalla Padova squarcionesca, con alcuni caratteri vivarineschi di plasticità e di realismo, resi in un linguaggio provinciale piuttosto rude e ancora incerto tra grafia gotica e modellato ...
Leggi Tutto
GHIDONI, Giovanbattista
Maurizia Cicconi
Figlio di Galeazzo e di Giustina Berni, nacque il 2 dic. 1599 a Firenze, dove il padre, originario di Cremona, era attivo come pittore. Seguì le orme paterne [...] stretti rapporti con lo stile di Coccapani per ciò che riguarda la tipologia del viso e la plasticità delle forme; mentre risente dell'influenza di Artemisia Gentileschi, contemporaneamente impegnata nella decorazione, per il trattamento della ...
Leggi Tutto
plasticita
plasticità s. f. [der. di plastico1]. – In genere, l’essere plastico; qualità, caratteristica di ciò che è plastico. 1. Nel linguaggio tecn., la proprietà di un materiale solido di deformarsi plasticamente, cioè di subire deformazioni...
plastica
plàstica s. f. [uso sostantivato dell’agg. plastico1 nel sign. 1; cfr. il lat. plastĭca, gr. πλαστική (τέχνη) «(arte) che riguarda il modellare»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di plasmare, cioè di lavorare e manipolare una sostanza...