Genetista inglese (Norwich 1925 - Oxfordshire 2014); dal 1955 membro dell'Unità di radiobiologia di Harwell; successivamente (1962-87) è stata direttrice della Divisione di genetica e, dal 1982, del Medical [...] studî sull'eterocromatina facoltativa, L. ha messo in evidenza il cosiddetto fenomeno della lionizzazione. Esso riguarda i mammiferi placentati di sesso femminile, nei quali le cellule che portano più di un cromosoma ne hanno uno solo in attività ...
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(o corio) L’annesso embrionale più esterno dell’uovo dei Sauropsidi e dei Mammiferi. È abbondantemente vascolarizzato dai vasi allantoidei. Negli uccelli appare come una membrana sottile e trasparente [...] costituito da uno strato superficiale trofoblastico e da uno strato profondo mesodermico parietale. Liscio nei Monotremi, nei Placentati è cosparso alla sua superficie di gemme epiteliali ramificate e vascolarizzate, i villi coriali, importanti per ...
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radiazione adattativa
Alessandra Magistrelli
Tante specie da un solo antenato
Radiazione adattativa è l’espressione usata per indicare la rapida diversificazione in nuove specie dei discendenti di uno [...] i piccoli ancora immaturi in quanto, non avendo un utero vero e proprio, durante la gestazione non formano la placenta. I neonati, appena messi alla luce, vengono infilati dalla madre dentro il suo marsupio, una tasca addominale, dove rimangono ...
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tilacino Specie (Thylacinus cynocephalus) di Mammifero Metaterio Dasiuromorfo, unico rappresentante della famiglia Tilacinidi; marsupiale noto anche come lupo t. o lupo della Tasmania o lupo marsupiale, [...] a un grosso cane con pelo raso a strisciature nerastre sul dorso, aveva orecchie appuntite ed erette, 5 dita nell’arto anteriore e 4 nel posteriore. Rappresentava uno dei casi più eclatanti di convergenza morfologica fra Marsupiali e Placentati. ...
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Botanica
Fusione di due gameti, che avviene dentro i gametangi che li hanno prodotti, previo scioglimento di una superficie di contatto o formazione di un canale di copulazione; si ha per es. nelle Spirogire. [...] alcuni Uccelli (struzzi, oche e cigni) si ha un pene con doccia spermigera costituito da tessuto erettile. Nei Mammiferi Placentati, il fallo si abbozza ventralmente allo sbocco esterno della cloaca maschile e dà luogo a un organo erettile perforato ...
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ornitorinco ed echidne
Giuseppe M. Carpaneto
Mammiferi che depongono uova
I Monotremi sono Mammiferi primitivi che conservano caratteristiche biologiche veramente arcaiche. Sorprendente è il loro modo [...] le feci, l’urina e i gameti (uova nella femmina).
Questa condizione è ben diversa da quella dei Mammiferi Placentati, più evoluti (dei quali anche noi facciamo parte), dove l’escrezione e la riproduzione hanno apparati ben distinti. Inoltre ...
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pipistrelli
Giuseppe M. Carpaneto
Mammiferi volanti
I pipistrelli sono gli unici Mammiferi capaci di volare, grazie a una membrana tesa fra le dita degli arti anteriori, molto allungate e sottili, come [...] nel buio, attraverso l’emissione e la percezione di ultrasuoni
Micro e Mega
I Chirotteri sono un ordine di Mammiferi Placentati, provvisti di arti anteriori che nel tempo si sono profondamente modificati e adattati al volo. Esistono più di 920 ...
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Una delle tre strutture cartilaginee presenti nel cinto toracico dei Vertebrati Tetrapodi, durante lo sviluppo: il c. è la struttura posteriore, il precoracoide l’anteriore, l’ epicoracoide le collega. [...] fino allo sterno con cui si salda per sinostosi. Nei Mammiferi infine il c. è presente nei Marsupiali mentre nei Placentati è fuso con la scapola, ridotto a formare l’apofisi coracoide della scapola.
Nell’uomo, il muscolo coraco-brachiale, nella ...
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Organo copulatore o pene dei Vertebrati, tipico dei Mammiferi. Come formazione erettile, confrontabile a quella che caratterizza i Mammiferi, compare nei Rettili e precisamente nei Cheloni e nei Coccodrilli: [...] posteriore è circondata da una piega cutanea, il sacco prepuziale. Con la scomparsa della cloaca nei Marsupiali e nei Placentati, il p. assume maggiore indipendenza, come organo copulatore esterno, che è attraversato dal canale urogenitale o uretra e ...
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Formazione membranosa prodotta dalla proliferazione della mucosa uterina nel corso del ciclo mestruale ed eliminata con la mestruazione quando non ha luogo la fecondazione. Se questa avviene, la d. continua [...] uterina e venendo a essere compresa tra questa e le membrane ovulari ( d. gravidica), e concorre a formare la placenta. Al momento del secondamento, la parte della d. aderente alle membrane ovulari viene espulsa, mentre la porzione aderente alla ...
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placenta
placènta s. f. [lat. scient. placenta, dal lat. class. placenta «focaccia», e questo dal gr. πλακοῦς -οῦντος, propr. agg. sostantivato «che ha forma schiacciata», der. di πλάξ πλακός «superficie piana e larga»]. – 1. In embriologia:...