ROGNONI, Franco
Francesco Franco
– Nacque a Milano il 20 settembre 1913, da Giuseppe e da Giuseppina Carabelli.
Nel 1932 si diplomò alla Scuola di tessitura della Società d’incoraggiamento d’arti e [...] riferimenti artistici furono soprattutto Mario Sironi, Osvaldo Licini, George Grosz, Marc Chagall, Paul Klee, Max Ernst e Pablo Picasso.
Nel 1934 iniziò a collaborare, come disegnatore, con La rivista illustrata del popolo d’Italia e con Sovrana. Fra ...
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Poeta francese (Narbona 1899 - Solesmes 1960). Legato al cubismo e al dadaismo, fu uno dei precursori del surrealismo. Tra le sue opere, tese alla ricerca mistica di una verità assoluta: Poèmes en prose [...] a Parigi nel 1910 dopo aver compiuto gli studi in provincia, si legò con i gruppi d'avanguardia, fu amico di P. Picasso, G. Severini, G. Apollinaire, M. Jacob, F. Léger, G. Braque; pubblicò quindi le sue prime poesie nelle riviste moderniste Sic e ...
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Christie’s Casa d’aste fondata nel 1766 da J. Christie, deve il suo prestigio non solo alla storia pluricentenaria, ma anche alle oltre ottanta categorie di vendita: opere d’arte, ma anche gioielli, vini [...] Londra-South Kensington, Milano, New York, Parigi e Zurigo. Oltre ad aver messo all’asta dipinti di V. van Gogh, P. Picasso, C. Monet, ma anche Tiziano, Raffaello e Michelangelo (tra gli altri), C. ha battuto diversi record di vendita; si ricorda in ...
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TAMAYO, Rufino
Agnese CONCINA SEBASTIANI
Pittore messicano, nato a Oaxaca il 26 agosto 1900. Ha partecipato al movimento di rinascita dell'arte messicana negli anni intorno al 1920; ma la sua posizione [...] . Il T. è infatti aperto all'insegnamento delle scuole moderne europee, e soprattutto dell'espressionismo drammatico del Picasso postcubista (insegnamento appreso anche direttamente in ripetuti soggiorni a Parigi), la stessa ispirazione all'arte ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Ballets Russes (1909-1929), fondati e diretti dal colto impresario Sergej Diaghilev, [...] cifra costante l’attenta cura dell’aspetto visivo, grazie alla collaborazione di artisti come Michail Larionov, Henri Matisse e Pablo Picasso, che firma le scene, i costumi e il siparietto di Parade (1917), decisiva svolta verso l’europeizzazione dei ...
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Collezionista d'arte (New York 1898 - Venezia 1979), nipote di Solomon R. Guggenheim. Finanziò e diresse a Londra (1938-39) la galleria Guggenheim Jeune che ospitò, tra l'altro, la prima personale di Kandinskij [...] , M. Rothko). Dal 1947 in Europa, si stabilì a Venezia, dove la sua collezione (opere di P. Mondrian, C. Brâncuşi, P. Picasso, R. Delaunay, V. V. Kandinskij, J. Pollock, ecc. presentate per la prima volta in Italia alla Biennale del 1948) è esposta ...
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JACOB, Max
Scrittore francese, nato a Quimper (Finistère) il 12 luglio 1876. Studiò qualche tempo alla École coloniale, poi si trasferì a Parigi, svolgendovi attività di pittore e di poeta. Di origine [...] sviluppo tra gli ambienti parigini d'avanguardia. In pittura lo J. ha partecipato con successo al cubismo accanto a P. Picasso e G. Apollinaire; in letteratura ha esordito con opere che sono una curiosa mescolanza di mistico e di burlesco (Saint ...
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Martóne, Mario. - Regista teatrale e cinematografico italiano (n. Napoli 1959). Dopo alcune prove sperimentali (Avventure al di là di Thule, Faust), fondò nel 1978 il gruppo teatrale Falso Movimento, proponendo, [...] , luci, suoni, colori, movimento, gesto, musica e immagini (Tango glaciale, 1982; Il desiderio preso per la coda, da P. Picasso, 1985; Coltelli nel cuore, da B. Brecht, 1985; Ritorno ad Alphaville, da J.-L. Godard, 1986). La sperimentazione sulla ...
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Pittore romeno (Pietra-Naemtz, Romania, 1903 - Parigi 1966). Nel 1930 si recò a Parigi, dove rimase fino al 1934. Dal 1934 al 1938 di nuovo a Bucarest; nel '38 era a Parigi, di dove fuggì durante l'occupazione [...] realistica degli altri pittori surrealisti o dalla libertà sperimentale di M. Ernst, ricollegandosi al gioco formale di Picasso cubista, per evocare con incisiva limpidità immagini oniriche, nelle quali acute suggestioni egizie, o delle culture ...
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Pittore, nato il 4 luglio 1895 a Berlino; vissuto dal 1907 al 1915 a Milano; combattente nella guerra mondiale. Dipinge dal 1919, quando fu inviato come giornalista a Parigi, dove vive. Autodidatta. Ha [...] e reazioni sentimentali contro il naturalismo che ebbero a Parigi il loro centro principale nei primi anni del'900 e Picasso per corifeo. Estetica dei primitivi, ingenuità saputissima, come quella che è tutta immersa in un intellettualismo dove si ...
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picassiano
agg. e s. m. (f. –a). – Relativo al pittore spagn. Pablo Picasso (1881-1973), con riferimento alle sue opere, al suo stile e al suo modo di dipingere: le Tauromachie p.; una collezione di ceramiche p.; la deformazione p. della figura...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...