Pittore francese (Chatou 1880 - Garches, Parigi, 1954). Amico di Vlaminck e di Matisse. D. fu tra le figure più significative del fauvismo ma, già dal 1906, una meditata lettura dell'opera di Cézanne e [...] cromatica a favore di una solidità costruttiva e a condurre una ricerca in parallelo con quella di Braque e di Picasso, senza tuttavia giungere a una completa identificazione con la poetica cubista. In seguito, e soprattutto dopo il viaggio in Italia ...
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poppizzato
p. pass. e agg. Assimilato ai movimenti culturali dell’arte o della musica pop.
• In un gioco di citazioni dal passato ‒ che hanno fatto parlare addirittura di un profeta del postmoderno ‒ [...] resta impressa nella mente. Come le griglie geometriche di Mondrian assimilate a una pallina da golf, i nudi di Picasso «poppizzati», le macchine di Leger lette come spaccati dell’Empire State Building o le Cattedrali di Monet come prototipi della ...
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Pittore (Białystok 1881 - Great Neck, New York, 1961). A New York dal 1891, studiò al Pratt Institute (1898-1900). A Parigi (1905-08) frequentò l'Académie Julian, studiò con H. Matisse e fu in contatto [...] " di A. Stieglitz (1909 e 1911) opere che rivelano il suo interesse per l'esperienza fauve e per l'arte di P. Picasso (Il geranio, 1911, New York, Museum of modern art). Prevalse poi la ricerca nell'ambito del linguaggio cubista al quale si associano ...
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MAC ORLAN, Pierre
Eugenio Ragni
(pseud. di Dumarchey, Pierre)
Scrittore francese, nato a Péronne (Somme) il 26 febbraio 1882, morto a Saint-Cry-sur-Morin (Seine-et-Marne) il 27 giugno 1970. Trasferitosi [...] però modo di frequentare numerosi esponenti della cultura parigina del primo Novecento (Apollinaire, Carco, Jacob, Dorgelès, Picasso); e i temi latamente autobiografici della fame, della solitudine e della frustrazione torneranno in quasi tutti i ...
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LURÅAT, Jean
Pittore francese nato il 1° luglio 1892 a Bruyères (Vosgi). Dopo aver studiato per breve tempo medicina e filosofia a Nancy, si dedicò completamente alla pittura, alla scuola di Victor Prouvet, [...] , tentando fin dal 1915 la tecnica dell'arazzo.
Entrato negli anni della prima guerra mondiale nell'ambiente di Picasso, Max Jacob e Apollinaire, manifestò un tardivo influsso cubista nelle opere eseguite intorno al 1920. Dal 1923 al ...
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ROSSI, Attilio
Francesco Franco
– Nacque ad Albairate (Milano) il 25 marzo 1909 da Angelo e da Francesca Perondi.
Nel 1925 iniziò a lavorare come tipografo e impaginatore all’Istituto grafico Bertieri [...] (in partic. L. Caramel - P. Rossi, pp. 129-135); P. Rossi, Come fu che A. R., nel 1953, portò a Milano «Guernica» di Pablo Picasso, in Il presente si fa storia..., a cura di C. De Carli - F. Tedeschi, Milano 2008, pp. 331-335; A. Cittera, in L’arte ...
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Storico e critico d'arte italiano (Siena 1906 - ivi 1988). Fu direttore dell'Istituto centrale del restauro dalla fondazione (1939-1961) e della rivista L'Immagine (1947-50). Prof. di storia dell'arte [...] dei Lincei (1982). Della sua produzione critica si ricordano: Catalogo della Pinacoteca di Siena, 1933; Morandi, 1941; Picasso, 1946; Giovanni di Paolo, 1947; Quattrocentisti senesi, 1949; Duccio, 1951; Segno e immagine, 1960; Burri, 1963; Teoria ...
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Critico d'arte e scrittore italiano (Trieste 1911 - Bassano del Grappa 1981). Docente di Storia dell'arte contemporanea presso l'Università degli Studi di Padova, coadiutore delle esposizioni d'arte della [...] numerosissimi saggi critici: Scipione, 1945; Pittura metafisica, 1950; Die Brücke e la cultura dell'espressionismo, 1952; Picasso, 1954; Mondrian, 1965; Mirò, 1969; Carmelo Cappello, 1977). Intellettuale poliedrico e instancabile, primo curatore dell ...
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Tomaso Montanari
A Milano il Novecento diventa museo
Il grande neon di Lucio Fontana (1951) che brilla su piazza del Duomo dalla loggia dell’Arengario è una specie di stella cometa che guida verso una [...] cuore di Milano.
L’itinerario parte da una buona campionatura della grande avanguardia internazionale nelle sue varie declinazioni (Picasso e Braque, Klee, Kandinskij, un delizioso Mondrian, un Matisse del 1925), per continuare con il futurismo (con ...
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PIGNON, Édouard
Bianca Maria Saletti Asor Rosa
Pittore, nato a Bully (Calais) il 12 febbraio 1905. Dopo aver frequentato le scuole elementari, seguendo il mestiere paterno iniziò a lavorare come manovale [...] della Renault. Era ancora in fabbrica quando nel 1932 espose per la prima volta al Salon des Indipendentes. Ammiratore di Picasso, che aveva conosciuto nel 1937, dopo la lunga parentesi della guerra e della Resistenza, nel giugno del 1946 tenne la ...
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picassiano
agg. e s. m. (f. –a). – Relativo al pittore spagn. Pablo Picasso (1881-1973), con riferimento alle sue opere, al suo stile e al suo modo di dipingere: le Tauromachie p.; una collezione di ceramiche p.; la deformazione p. della figura...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...