Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] meglio della poesia.
Indubitabile è la propensione di Bembo per quello che oggi definiremmo il ➔ monolinguismo petrarchesco, e questa preferenza determinò una concezione classicistica e arcaicizzante della lingua, contraria a ogni contaminazione col ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] («quasi bisticcio»); officiat / inficiat; segno / sogno;
(c) non come bisticcio ma come «gioco» è invece rubricato il caso petrarchesco parte / parto. Assieme ad altri casi, come i frequenti giochi su fiore / Fiorenza o su amaro / amore (per es ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] nomi propri possono essere tratti anche verbi, aggettivi, ecc.; per es., da Petrarca derivano voci come petrarchesco, petrarchismo, petrarchista, petrarcheggiare, petrarchevole. Dai toponimi si hanno aggettivi etnici come romano e romanesco da Roma ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] in scriptio continua e il sistema interpuntivo è costituito solo di punto, sbarra obliqua e punto esclamativo (sulla grafia petrarchesca cfr. Soletti 1994 e Vitale 1996).
Anche l’autografo di Boccaccio segnala una crescente modernità grafica, al di ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] stranieri in lingua italiana cfr. Brugnolo 2009).
Per l’imitazione del repertorio tematico e stilistico del Canzoniere petrarchesco nacque, adattato secondo la lingua, il nome di petrarchismo, rappresentato in Francia, in Spagna, in Inghilterra ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] fu essenziale per la stabilizzazione e l’uniformazione della norma della lingua poetica italiana: Fortunio ricavò dalle opere petrarchesche molte sue regole grammaticali e Bembo (che nel 1501, curando l’edizione aldina del Canzoniere, aveva apportato ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] 1926) insieme agli scritti dedicati a Petrarca con il titolo Studi sul Petrarca e sul Tasso, dove il versante petrarchesco risulta oggi senza dubbio di valore scarsamente apprezzabile per il prevalere degli aspetti più pedanti del metodo d'indagine ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] obbedisca puntualmente a teorie neoplatoniche; ma nel neoplatonismo si riflettono le vaghe aspirazioni idealistiche proprie del linguaggio petrarchesco e arcadico da un lato, dell’ansia amorosa dei mistici dall’altro.
Frattanto, nell’età di Filippo ...
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petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...