violento
Andrea Ciotti
Con valore aggettivale il termine si registra tre volte, sempre con riferimento alla morte dovuta a cause non naturali.
Tale è la morte di Geri del Bello, che fu infatti ucciso [...] habitus senza possibilità di riscatto alcuno, per la perdita della grazia e quindi dell'amore di Dio.
Il coelorum vïolenza pate) non si tratterà più di una v. difforme a natura ma, viceversa, del retto appetito della volontà volta al bene, ‛ ...
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ricco e povero
Gennaro Maria Barbuto
Nel binomio r. e p. si riconosce uno degli aspetti qualificanti del pensiero machiavelliano. Il Segretario dichiarava la sua incompetenza nelle questioni economiche, [...] che la plebe ricorse, per isfogare l’appetito suo, a quegli straordinari che di sopra si discorrono. Del quale disordine furono perdita del patrimonio» (Principe xvii 14). Il politico virtuoso, infatti, deve fronteggiare la cupidigia inesausta di ...
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conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La [...] dalla precisazione del § 16 E però seguita che l'animo che è diritto, cioè d'appetito, e verace, cioè di conoscenza, per loro [delle ricchezze] perdita non si disface: per vera conoscenza si deve intendere c. secondo verità, esatta valutazione delle ...
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otticopatia ischemica
Rara patologia oculare dovuta a una scarsa perfusione arteriosa del nervo ottico, generalmente per un’occlusione delle arterie che lo irrorano. Si distingue una forma non arteritica [...] da malessere, diminuzione dell’appetito, calo ponderale, cefalea, dolore dell’articolazione temporo-mandibolare o da una polimialgia reumatica con interessamento dei cingoli scapolare e pelvico. Episodi diperdita momentanea della vista (amaurosi ...
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dissimile
Fernando Salsano
Opposto di ‛ simile ' , come esplicitamente si attesta in Cv III 18 quello che è dissimile per sé si faccia simile per lo mostramento de la buona volontade, dove la diversità [...] al sommo bene, dove significa la perdita della somiglianza, e in Cv IV XXII 5 questo naturale appetito... si mostra non dissimile a quello, dove si riferisce alla possibilità di distinzione tra ‛ appetito d'animo naturale ', intellettivo e infuso ...
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sfare
Domenico Consoli
In linguaggio amoroso " disfare ", " corrompere ", " distruggere ", quindi " recare a morte ": i belli occhi... / aperse Amor con le sue mani / per conducermi al tempo che mi [...] e verace / per lor discorrimento non si sface; commenta D. stesso (XIII 16): E però seguita che l'animo che è diritto, cioè d'appetito, e verace, cioè di conoscenza, per loro perdita non si disface, cioè " non vien meno alla sua natura ", " non ...
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appetito
s. m. [dal lat. appetitus -us, der. di appetĕre «aspirare a»]. – 1. Tendenza a soddisfare le proprie necessità o i proprî bisogni: regolare, moderare, frenare i proprî a.; a. sessuale, desiderio erotico; non com., brama, desiderio:...