Nato a Weimar il 30 settembre 1747, ivi morto nell'aprile 1822. Traduttore dal francese e dallo spagnuolo (tra l'altro del Don Chisciotte con la continuazione dell'Avellaneda), autore di Wiegenliederchen, [...] Ephemeriden. Fu uomo di molte iniziative, di idee larghe e nuove, capace organizzatore. Secondo un giudizio di Goethe sapeva sfruttare i suoi collaboratori fino a vestirsi delle loro penne.
Bibl.: J. H. Eckardt, F. J. Bertuch, Lipsia 1905. ...
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Il mondo degli animali
Giorgio Celli
Animali in città
Non è facile, soprattutto per chi vive in città, vedere e conoscere gli animali. Ma in realtà è sufficiente imparare a guardarsi intorno per scoprire [...] . In secondo luogo gli uccelli hanno molte ossa vuote e quindi, essendo più leggeri, o comunque meno 'densi', possono volare. Le penne degli uccelli sono molto numerose e ricoprono tutto il loro corpo: un cigno, per esempio, ne ha circa ventimila! Le ...
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BARBATO da Sulmona
Augusto Campana
Nacque a Sulmona, non sappiamo se alla fine del sec. XIII o nei primi anni del XIV, da un Iacopo del notaio Berardo.
Erroneamente fu chiamato Marco, e anche Francesco, [...] una data non lontana dal 1340 (morendo nel 1363 egli lasciava una delle figlie già sposata), con una donna di Penne, Margherita o Rita; a Penne egli faceva acquisto nel 1352 di una "chiusa" confinante con i beni della moglie.
D'altra parte in quegli ...
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Luca, santo
Gian Roberto Sarolli
Evangelista, compagno e amico di s. Paolo, come leggesi nelle epistole paoline - " Salutat vos Lucas, medicus carissimus " (Coloss. 4, 14); " Lucas est mecum solus " [...] le descrizioni di Ezechiele (1, 10) e s. Giovanni (Apoc. 4, 8), in Pg XXIX 100-105 ma leggi Ezechïel, che li dipigne / ... tali eran quivi, salvo ch'a le penne Giovanni è meco e da lui si diparte, per cui D. pone l'accento proprio e soltanto sulle ...
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pargolo (parvolo [le due forme si alternano anche nel diminutivo; cfr. Petrocchi, Introduzione 414 ss.]; parvulo)
Antonietta Bufano
L'accezione propria di " bambino " è comune a parecchie occorrenze [...] cui allude, ne mette in luce la grazia e la leggiadria. Anche il passo di Pg XXXI 59 (Non ti dovea gravar le penne in giuso / ... o pargoletta / o altra novità; è il severo rimprovero di Beatrice a D.) appartiene all'ambito della poesia amorosa: e ...
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FRANCESCO da Camerino
Franco Pignatti
Vissuto intorno alla seconda metà del XIII secolo, è il più antico rimatore marchigiano il cui nome compaia nei codici. Il manoscritto Vat. lat. 3793 della Bibl. [...] , che si è ammantato dei panni del "Notaio" (Iacopo da Lentini) il quale, se fosse vivo, lo spoglierebbe delle sue penne. L'ipotesi non inverosimile di una genesi bolognese del sonetto come difesa della scuola di Guido Guinizzelli compiuta da uno dei ...
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EL
A. Comotti*
Divinità maschile semitica, venerata particolarmente nella regione siro-palestinese (Il a Ugarit, El in ebraico e in aramaico) e in Arabia (Ilāh nell'Arabia meridionale preislamica, Allāh [...] di Biblo (II sec. d. C.) sulle raffigurazioni di E.; il dio avrebbe due paia di ali, quattro occhi e due penne sul capo. Questa tipologia, che sembra derivata da modelli assiri, non compare tuttavia in epoca antica: in un rilievo proveniente da ...
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SOTHIS (Σῶϑις)
A. M. Roveri
Nome dato dai Greci alla divinità egiziana Spd•t che personifica la stella Sirio. L'importanza di tale stella è legata all'introduzione del calendario ufficiale egiziano, [...] attraverso l'identificazione di Osiride con Orione. Nelle raffigurazioni S. appare in aspetto di donna col capo ornato da alte penne o da una stella, acconciatura più tardi sostituita da una corona a corna, mutuata da Ḥatḥōr attraverso Iside. In ...
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Biologia
Il riprodursi, in un organismo animale o vegetale, di parti, organi, tessuti traumatizzati o perduti, sperimentalmente o accidentalmente. Le prime osservazioni sulla r. risalgono al sec. 18° [...] dell’organismo, come effetto della sua attività funzionale. Il regolare rinnovamento delle cellule di alcuni tessuti; la muta delle penne degli Uccelli; il cambiamento dei peli, la sostituzione dei denti da latte ecc., dei Mammiferi, sono casi di r ...
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È qualsiasi scatola destinata a contenere un determinato oggetto, e assume, generalmente, la forma dell'oggetto stesso. Significa anche ogni scatola, cofanetto, scrignetto. Fu assai usato già nell'antichità. [...] Rinascimento quasi qualsiasi oggetto venne conservato in astucci: aghi, forbici, coltelli, ventagli, pettini, specchi, libri, fialette odorose, penne e calamai; in astucci si chiusero i bicchieri d'uso personale, le confettiere, le navi da tavola, la ...
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penni
‹pènni› s. finland. [dallo sved. penning], usato in ital. al masch. – Fino all’introduzione dell’euro, moneta finlandese, equivalente alla centesima parte del markka.
pennuto
agg. [der. di penna]. – 1. Ricoperto, provvisto di penne: animali p.; Ognuno era p. di sei ali (Dante); Cupido e’ suo’ pennuti frati (Poliziano); l’uno [avvoltoio] spennacchiato ..., l’altro ancor saldo e p. (Manzoni). Con uso sostantivato,...