MELEGARI, Luigi Amedeo
Gian Savino Pene Vidari
– Nacque il 19 febbr. 1805 a Meletole, frazione di Castelnovo di Sotto, nell’attuale provincia di Reggio Emilia, da Pietro e Maria Simonazzi, contadini [...] seconda metà dell’Ottocento: lezioni di L.A. M., in Diritto e società, 1996, n. 1, pp. 67-105; G.S. Pene Vidari, Un secolo e mezzo fa (22 gennaio 1851): la lezione torinese di Pasquale Stanislao Mancini sulla nazionalità, in Studi piemontesi, XXXI ...
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STATUTI DEL COMUNE ITALIANO
GGian Savino Pene Vidari
Indicano la normativa comunale, espressione tipica dell'autonomia del comune cittadino rispetto a un superior, in primo luogo l'imperatore. È quindi [...] comprensibile che l'atteggiamento generale di Federico II non sia stato favorevole nei loro confronti. Ciò non ha impedito che proprio nella prima metà del sec. XIII un numero considerevole di comuni dell'Italia ...
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avarizia
Ettore Bonora
. Nella distribuzione delle pene del Purgatorio D. si attenne alla gerarchia dei vizi capitali tradizionale nel Medioevo, che aveva avuto la sua più autorevole sanzione da Gregorio [...] Magno, traducendosi nella formula mnemonica siiaagl (superbia, invidia, iracundia, acedia, avaritia, gola, luxuria). Nella gerarchia dei peccati si rispecchia pertanto la fedeltà del poeta alla teologia ...
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Il codice penale, nel titolo VI, scinde le cause di estinzione del reato (capo I) dalle cause di estinzione della pena (capo II): secondo un tradizionale criterio di distinzione, le prime operano antecedentemente la pronuncia di una sentenza definitiva di condanna ed eliminano qualunque espressione della potestà punitiva statuale; le seconde presuppongono, invece, l’emanazione di una sentenza di condanna, ...
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SCLOPIS, Federigo, conte di Salerano
Gian Savino Pene Vidari
SCLOPIS, Federigo, conte di Salerano. – Nacque a Torino il 10 gennaio 1798 dal conte Alessandro e da Gabriella Pejretti di Condove.
Istruito [...] L. Moscati, Federico Paolo Sclopis, in Il contributo italiano alla storia del pensiero. Diritto, Roma 2012, pp. 286-289; G.S.Pene Vidari, S. F., in Dizionario biografico dei giuristi italiani, a cura di I. Birocchi et al., II, Bologna 2013, pp. 1839 ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Pena, istituti di
Massimo Pavarini
L'origine storica del sistema monistico delle sanzioni
I sistemi di diritto penale moderni si differenziano da quelli precedenti per l'adozione di un criterio monistico [...] giorno), con un limite massimo in caso di concorso di reati o di pene di un anno e sei mesi per la multa e di nove mesi pericolo che il condannato commetta altri reati. In buona sostanza le pene e i residui di pena detentiva inferiori ai due anni si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della pena di morte
Ettore Dezza
Alle origini della modernità penale: il Dei delitti e delle pene
Il Dei delitti e delle pene, pubblicato anonimo a Livorno nel 1764, esprime con perfetto [...] quando «si trova che la morte d’un uomo sia utile e necessaria al ben pubblico». Ma poiché nel Dei delitti e delle pene si dimostra appunto che in una situazione di normale funzionamento della società la pena di morte non è né utile né necessaria, ne ...
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pene-
pène- [dal lat. paene «quasi»]. – Primo elemento di parole composte, derivate dal latino (penisola, penultimo), o formate modernamente (penepiano, penombra), nelle quali indica una condizione vicina a quella espressa dal secondo elemento.
pene
pène s. m. [dal lat. penis «coda, pene»]. – 1. In anatomia, organo esterno dell’apparato urogenitale maschile (detto anche asta, verga, fallo o membro virile), a forma di appendice che si distingue morfologicamente in una estremità posteriore...