Del pelago (dal gr. πέλαγος «mare»), cioè del mare aperto. In oceanografia, zona p., dominio p., distretto p., la regione del mare aperto, che ha limiti non precisamente determinabili né in senso orizzontale, [...] né in senso verticale; comunemente si considera p. l’area oltre il margine esterno della zona litorale (piattaforma continentale). Per estensione si chiamano p. anche le zone più profonde dei grandi laghi. ...
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Piccolo pesce (Aphya minuta) Attinopterigio Perciforme Gobide; pelagico, abbastanza comune nelle acque italiane. Rossastro, è caratterizzato dalla trasformazione delle pinne ventrali in un organo impari [...] a forma di imbuto. Ha vita breve, annuale ...
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Famiglia di Pesci Teleostei Perciformi; comprende il solo luvaro imperiale (o pesce imperatore), Luvarus imperialis, marino pelagico di acque temperate e tropicali, abitante degli oceani Atlantico e Pacifico [...] e del Mediterraneo occidentale ...
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(o uccello del sole) Genere di Uccelli Pelecaniformi, unico della famiglia Fetontidi (v. .), dei mari tropicali. Pelagico, lungo circa 1 m; le due penne timoniere centrali della coda sono più lunghe; [...] vola ad alta quota; si nutre di pesci ...
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In ecologia, il complesso degli animali capaci di muoversi attivamente nell’ambiente acqueo, sia marino sia d’acqua dolce, e che appartiene, insieme con il plancton, all’ambiente pelagico. Gli organismi [...] . Al n. marino vanno riferiti i Cefalopodi, alcuni pesci migratori, come i Clupeidi e gli Scomberoidi, i Cetacei, le tartarughe, i serpenti, animali pelagici per lo più stenoalini e stenotermi, la maggioranza dei quali si alimentano di plancton. ...
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Genere (Grampus) di Cetacei Odontoceti Delfinidi; comprende la sola specie Grampus griseus (g. o delfino di Risso; v. fig.). Il g. è lungo fino a 4 m, diffuso in tutti i mari tropicali e temperati e abita [...] comunemente nel Mediterraneo; pelagico e gregario, si ciba di Cefalopodi. ...
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Phylum (sinonimo valido di Rincoceli) di Eumetazoi celomati, quasi tutti marini, pochi di acque dolci o terrestri. Hanno corpo cilindrico o depresso, lungo da pochi millimetri a vari metri, stretto, contrattile; [...] da commissure trasversali (v. fig.). Hanno sessi separati e sviluppo diretto, o con metamorfosi, attraverso uno stadio larvale pelagico, a forma di elmo, il pilidium, provvisto di ciglia sul vertice e su due lobi laterali, oppure attraverso una ...
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Stomatopodi Ordine di Crostacei Malacostraci, unico rappresentante degli Oplocaridi, comprendente 4 famiglie con circa 350 specie; marini, talora in acque salmastre, e bentonici; largamente diffusi nei [...] e in quella addominale. Lo sviluppo avviene attraverso un periodo embrionale con uno stadio di nauplio nell’uovo, di un periodo larvale pelagico che dura a lungo e con diversi stadi, e di un periodo post-larvale quando l’ultima larva si trasforma in ...
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pesci luna, palla e san Pietro
Giuseppe M. Carpaneto
Bizzarie del mare
Pesce luna e pesce palla appartengono all’ordine dei Tetraodontiformi e costituiscono un piccolo gruppo di pesci dall’aspetto stravagante: [...] anale sono allungate, verticali e simmetriche tra loro, posteriormente fuse con la pinna anale, che è corta e arrotondata. È un pesce pelagico (cioè che vive in mare aperto) che si trova fino a 350 m di profondità e si nutre di invertebrati. Talvolta ...
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pelagico
pelàgico agg. [dal lat. pelagĭcus, gr. πελαγικός, der. di πέλαγος «mare»] (pl. m. -ci). – 1. Del pelago, cioè del mare aperto: zona p., o dominio p., o distretto p., in oceanografia, la regione del mare aperto che comunemente si considera...
pelagia
pelàgia s. f. [lat. scient. Pelagia, dal gr. πελάγιος «marino»] (pl. -gie). – Genere di celenterati scifozoi della famiglia pelagidi, a cui appartiene la specie Pelagia noctiluca, una medusa comune nel Mediterraneo, con ombrello piccolo,...