In ecologia, il complesso degli animali capaci di muoversi attivamente nell’ambiente acqueo, sia marino sia d’acqua dolce, e che appartiene, insieme con il plancton, all’ambiente pelagico. Gli organismi [...] . Al n. marino vanno riferiti i Cefalopodi, alcuni pesci migratori, come i Clupeidi e gli Scomberoidi, i Cetacei, le tartarughe, i serpenti, animali pelagici per lo più stenoalini e stenotermi, la maggioranza dei quali si alimentano di plancton. ...
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Genere (Grampus) di Cetacei Odontoceti Delfinidi; comprende la sola specie Grampus griseus (g. o delfino di Risso; v. fig.). Il g. è lungo fino a 4 m, diffuso in tutti i mari tropicali e temperati e abita [...] comunemente nel Mediterraneo; pelagico e gregario, si ciba di Cefalopodi. ...
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L’epoca superiore del Giurassico, durante la quale in Europa si depositarono prevalentemente sedimenti marini costituiti da calcari compatti, bianchi, lastriformi e litografici, particolarmente ricchi [...] di Ammoniti. In Italia al M. sono da assegnare molti sedimenti calcarei di ambiente pelagico, fra i quali sono da ricordare il rosso ammonitico veneto, la parte inferiore della maiolica e del biancone, il calcare rupestre. In alcune regioni sono ...
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SACCOCOMA (dal lat. saccus "sacco" e coma "chioma")
Giuseppe CHECCHIA-RISPOLI
Genere di Crinoide dell'ordine dei Costata, istituito da L. Agassiz, per alcune forme fossili non pedunculate, a calice globuloso, [...] . Le 5 braccia si ramificano una sola volta. Siccome il calice era molto leggero, si deduce che l'animale fosse pelagico e galleggiasse nei mari del Giura, ai quali è limitata la sua esistenza. Es. S. pectinata Goldf. degli scisti litografici ...
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Le Acantometre sono organismi animali unicellulari del tipo dei Protozoi, classe dei Rizopodi, ordine dei Radiolarî, sottordine degli Acantarî; esclusivamente marini. Il genere Acanthometra Müller 1886 [...] aghi, di solito 20.
I Radiolarî della famiglia Acanthometridae, sono fra i più caratteristici costituenti del mondo pelagico (v. plancton), interessanti soprattutto per le loro migrazioni verticali giornaliere in rapporto alle variazioni d'intensità ...
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Famiglia di Ctenofori, talora considerata come un sottordine, della classe dei Tentaculata, unica nell'ordine Cestoidea che comprende animali dal corpo fortemente compresso nel piano sagittale e allungato [...] lungo il margine della zona orale, nel solco tentacolare. I Cestidi sono animali marini fra i più belli del mondo pelagico: trasparenti e iridescenti di luce violetta ai raggi del sole, nuotano nell'acqua con movimenti di lenta ondulazione del corpo ...
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Phylum (sinonimo valido di Rincoceli) di Eumetazoi celomati, quasi tutti marini, pochi di acque dolci o terrestri. Hanno corpo cilindrico o depresso, lungo da pochi millimetri a vari metri, stretto, contrattile; [...] da commissure trasversali (v. fig.). Hanno sessi separati e sviluppo diretto, o con metamorfosi, attraverso uno stadio larvale pelagico, a forma di elmo, il pilidium, provvisto di ciglia sul vertice e su due lobi laterali, oppure attraverso una ...
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In geologia, la prima epoca del Paleogene (era Cenozoica) compresa tra il Cretaceo e l’Eocene. Il P. ha una durata di circa 10 milioni di anni e comprende due piani, dal basso verso l’alto: Daniano e Thanetiano. [...] Globorotalia. Si è inteso quindi separare il P. come periodo a sé. In Italia è rappresentato nelle serie pelagiche della Lombardia, dell’Umbria e delle Marche; ma è riconoscibile nelle facies più neritiche di piattaforma continentale del Veneto ...
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Stomatopodi Ordine di Crostacei Malacostraci, unico rappresentante degli Oplocaridi, comprendente 4 famiglie con circa 350 specie; marini, talora in acque salmastre, e bentonici; largamente diffusi nei [...] e in quella addominale. Lo sviluppo avviene attraverso un periodo embrionale con uno stadio di nauplio nell’uovo, di un periodo larvale pelagico che dura a lungo e con diversi stadi, e di un periodo post-larvale quando l’ultima larva si trasforma in ...
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Geologia
In sedimentologia, deposito formato da particelle finissime, inorganiche e organiche, impregnato di acqua, formatosi essenzialmente mediante un processo di decantazione.
Tipi di fanghi
I f. sono [...] sono chiamati f. organogeni; presentano più del 30% di resti di scheletri di organismi e sono essenzialmente di ambiente pelagico. Tra di essi è possibile distinguere alcuni tipi fondamentali: f. a globigerine, dovuti all’accumulo di gusci calcarei ...
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pelagico
pelàgico agg. [dal lat. pelagĭcus, gr. πελαγικός, der. di πέλαγος «mare»] (pl. m. -ci). – 1. Del pelago, cioè del mare aperto: zona p., o dominio p., o distretto p., in oceanografia, la regione del mare aperto che comunemente si considera...
pelagia
pelàgia s. f. [lat. scient. Pelagia, dal gr. πελάγιος «marino»] (pl. -gie). – Genere di celenterati scifozoi della famiglia pelagidi, a cui appartiene la specie Pelagia noctiluca, una medusa comune nel Mediterraneo, con ombrello piccolo,...