. Celebre casata del patriziato milanese, nota sin dal sec. XIII per Manfredo, che si trova ricordato in un'iscrizione del 1228, e distinta per la sua opulenza sin dagli anni della dominazione viscontea [...] e durante il principato degli Sforza. Il maggior artefice della sua ricchezza fu Giuseppe, morto nel 1476, che radunò un grande patrimonio. Suo nipote Filippo (1500-1558), dotato di particolare attitudine ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] erano all'incirca 12.900 (le donne, 8.234, erano quasi il doppio degli uomini). Il 58,6% era al servizio dei patrizi, gli altri dei cittadini. Infatti, anche se a questa data esisteva forse già una modesta presenza di serve nelle case dei popolani ...
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Famiglia romana, del più antico nucleo del patriziato medievale. Le appartenne il card. Gregorio, eletto papa, nel 1130, col nome di Innocenzo II. Dalla contrada palatina de septem viis, dove si ha notizia [...] che già prima del 1000 abitava un Johannes de Papa, trasferì le sue abitazioni nell'Isola Tiberina e in Trastevere. Ebbe la massima potenza nei secoli 12° e 13°, con estesi e importanti feudi a nord di ...
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. Gente romana plebea, ascritta al patriziato da Augusto e molto importante verso la fine della repubblica. Le due famiglie più illustri della gente portavano i cognomi di Calvini e di Ahenobarbi. I primi [...] giunsero al consolato nel 332 e nel 283, si eclissarono poi per due secoli e riguadagnarono il consolato nel 54, per poi sparire. Gli Enobarbi (sull'origine del cognome v. Svetonio, Nero, 1 e Plutarco, ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] ", ser. V, 132, 1989, pp. 111-113 (pp. 97-128).
287. Cf. G. Tabacco, Andrea Tron, p. 114.
288. Cf. V. Hunecke, Il patriziato veneziano, pp. 17-19 e 46-47.
289. Cf. R. Sabbadini, L'acquisto della tradizione, p. 33.
290. Cf. G. Tabacco, Andrea Tron, pp ...
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Gregorio XII
Gherardo Ortalli
Angelo Correr, appartenente al patriziato veneziano, figlio di Niccolò di Pietro e di una Polissena di cui non si conosce la famiglia, si ritiene solitamente nato verso [...] in previsione dei favori ai propri parenti, facesse pressioni sulla Repubblica perché annullasse la norma che impediva ai suoi patrizi di ricevere incarichi o doni da papi e principi. Ma l'entusiasmo avrebbe presto ceduto il passo all'usuale cautela ...
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Famiglia romana, forse di origine greca; fece parte del patriziato romano (5°-10° sec.) ed ebbe, come centro della sua potenza, case sul Palatino. ...
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Famiglia veneziana, ricordata dal sec. 11º e originatasi dal patriziato mercantile. Un ramo si trapiantò in Siria, e si chiamò dal Zaffo, dal centro dei suoi affari, Giaffa. L'altro, rimasto indigeno, [...] e arricchitosi di possessi in terraferma, contò tra i suoi membri ben otto dogi: Domenico (1041-71), Iacopo (v.), Andrea (v.), Francesco (v.), Nicolò (1630-1631), Carlo (v.), Domenico (v.), Alvise (v.), ...
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Cronista dalmata (Zara intorno 1347 - ivi 1416). Appartenente al patriziato della città, ne fu giudice-rettore (1373-1407), principe di Trau (1386), di Sebenico (1393) e di Pago (1408), e svolse missioni [...] diplomatiche presso feudatarî croati, magiari e città dalmate. Fra l'altro accolse a Zara Ladislao d'Angiò da cui fu nominato suo plenipotenziario in Dalmazia e Croazia (1402). Abbandonò ogni attività ...
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Grandezza e miseria della nobiltà veneziana
Laura Megna
Ricchi e poveri
Tra Sei e Settecento la nobiltà veneziana presenta un quadro complesso di realtà economiche e sociali, politiche e culturali assai [...] Veneto», 23, 1985, nrr. 1-2, pp. 70-71 (pp. 55-75).
195. Giovanni Giomo, Indice per nome di donna dei matrimoni dei Patrizi veneti, in A.S.V., Avogaria di Comun, indice 86, passim.
196. Ibid.
197. Ibid.
198. Venezia, Museo Correr, ms. Gradenigo 32, c ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
patrizio
patrìzio s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. patricius, der. di pater -tris «padre», che al plur., patres, poteva indicare sia i patrizî sia i senatori]. – 1. Nell’antica Roma, membro delle famiglie degli appartenenti all’antica classe...