Venezia e le campagne
Giuseppe Gullino
Il rapporto psicologico dei Veneziani con la terra
I Veneziani che hanno potuto conservare qualche ricordo della loro città prima che lo spartiacque degli anni [...] trevisani, pari a 12.380 ettari di terra, che fruttarono all’erario 5.803.678 ducati; di questa cifra il patriziatoveneziano versò il 29,8%, circa un terzo. Alla vigilia della caduta, nel 1795, il complesso della proprietà fondiaria in Terraferma ...
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Istituzioni di cultura
Giuseppe Gullino
Alla caduta della Repubblica l’organizzazione culturale pubblica e privata in terra veneta era incentrata sull’asse Venezia-Padova. Volessimo poi distinguere, [...] all’inizio del Settecento, «Archivio Veneto», ser. V, 55, 1983, pp. 5-39.
4. Piero Del Negro, Appunti sul patriziatoveneziano, la cultura e la politica della ricerca scientifica nel secondo Settecento, in Giampiero Bozzolato-Piero Del Negro-Cecilia ...
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Gli Ebrei e la città
Donatella Calabi
I luoghi, i traffici, la convivenza di più «nationi»
La mobilità degli Ebrei italiani è singolarmente elevata nel corso del Seicento; essa è sensibile alle altalenanti [...] 1989, pp. 189-212.
9. Gaetano Cozzi, Il doge Nicolò Contarini. Ricerche sul patriziatoveneziano agli inizi del Seicento. Venezia-Roma 1958, pp. 340-341 (ora riedito in Id., Venezia barocca, Venezia 1995, pp. 116-117 [pp. 1-245]).
10. A.S.V., X Savi ...
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FRANCESCO I Sforza, duca di Milano
Antonio Menniti Ippolito
Nacque a San Miniato (allora San Miniato al Tedesco), tra Firenze e Pisa, il 23 luglio del 1401, dalla relazione tra il condottiero Muzio [...] conquistato sulla sponda destra del Po, esclusa Parma, già promessa agli Este. Nel novembre F. fu aggregato al patriziatoveneziano e ricevette in dono un palazzo cittadino.
Solo il 20 giugno 1439 F., capitano generale della lega, raggiunse Erasmo ...
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Gli armamenti marittimi
Bernard Doumerc
Nel 1291 la notizia della caduta di San Giovanni d'Acri, ultima piazzaforte tenuta dai crociati in quelli che erano stati i principati latini del Levante, [...] il momento di prendere in esame l'ipotesi di una nuova forma di gestione del potenziale navale. E il patriziatoveneziano, mostrando la propria maturità, si applica alla definizione degli obiettivi e dei modi migliori per conseguirli alla luce ...
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Quando il mercante costruì la villa: le proprietà dei Veneziani nella Terraferma
Giuseppe Gullino
L'argomento
Nell'iconografia ufficiale dei secoli che qui ci interessano, il leone alato per solito [...] (colossale operazione che nel giro di ottant'anni, tra il 1646 ed il 1727, avrebbe assicurato al solo patriziatoveneziano ben 34.661 ettari di buona terra), e ancora di ottenere dal pontefice la soppressione di alcune congregazioni religiose ...
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] riservata, tra feste e soggiorni nelle ville di campagna, un'accoglienza particolarmente cordiale e dove verrà ammesso al patriziatoveneziano. Si impegnò, inoltre, vista la scarsezza dei mezzi economici messi a disposizione da Roma e da Girolama ...
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Il patriziato
Giuseppe Cullino
Senza più mito
A quanto mi risulta, l'ultimo convincente sostenitore della bontà del patriziatoveneziano quattrocentesco è stato Fernando Fagiani, autore di una fulminea [...] del Maggior Consiglio (1297-1797), "Ateneo Veneto", 176, 1989, pp. 130-133 (pp. 119-164).
5. D.E. Queller, Il patriziatoveneziano, p. 65; Angelo Ventura, Scrittori politici e scritture di governo, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 3/III, Dal ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] esempio, d'acquistare, il 10 dic. 1686, "una casa con casin et horto" alla Giudecca, in buoni rapporti con gli esponenti di maggior conto del patriziatoveneziano (e il fatto sia "amico" di "senator grande che tiene interesse nel teatro di S. Luca" a ...
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TATTI, Jacopo (detto il Sansovino, o Sansavino)
Maria Beltramini
Primogenito di Antonio di Jacopo Tatti (o del Tatta) materassaio e di una non meglio nota Monna Francesca, nacque a Firenze e fu battezzato [...] lotto che nel marzo del 1528 fu acquistato da Vettore Grimani. La strategia, grazie all’appoggio di membri del patriziatoveneziano più legati tradizionalmente alle corti pontificie e che quindi già ne conoscevano la reputazione (oltre ai Grimani, i ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...