Ecclesiastico (Licata 1649 - Roma 1713); dei principi di Lampedusa, rinunciò al titolo nobiliare ed entrò (1664) tra i teatini, studiando soprattutto a Roma. Qui si trasferì nel 1673 e nello stesso anno [...] . Erudito ed esperto di lingue classiche e orientali, studiò la storia della liturgia, la letteratura biblica e quella patristica. Tra le opere (in gran parte pubblicate con lo pseudonimo Giuseppe Maria Caro): Codices sacramentorum (1680), Psalterium ...
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Prelato francese, nato a Tolosa il 27 gennaio 1861, rettore dell'Istituto cattolico della stessa città dal 1898 al 1907, quindi canonico della cattedrale di Parigi, fu uno dei capi del rinnovamento scientifico [...] francese, e fondatore del Bulletin de littérature ecclésiastique. Pubblicò, fra molti articoli e altri lavori assai apprezzati di patristica, liturgia e storia ecclesiastica, una Histoire du breviaire romain, una serie di Ètudes d'histoire et de ...
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OMILIA e OMILETICA (gr. όμιλία "discorso familiare, lezione")
Nicola Turchi
OMILETICA L'omilia è l'esposizione e il commento di passi della Sacra Scrittura e in modo particolare del Vangelo del giorno: [...] dopo la lettura del primo Vangelo. L'omilia è la forma più antica di predicazione e risale all'inizio dell'era patristica: se ne potrebbe in qualche modo trovare il prototipo nel Vangelo stesso, quando Gesù entrato nella sinagoga si fece dare il ...
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Ecclesiastico (Gaida, Reggio nell'Emilia, 1866 - Roma 1957), fratello di Angelo e di Silvio Giuseppe; sacerdote (dal 1889), dottore della Biblioteca Ambrosiana (1893-98), scrittore (1898-1918), pro-prefetto [...] archivista di Santa Romana Chiesa, socio straniero dei Lincei dal 1950. Dottissimo studioso di filologia biblica, classica, patristica e bizantina, di storia della liturgia e della teologia, di bibliografia e storia delle biblioteche, di letteratura ...
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Teologo francese gesuita (Neuilly-sur-Seine 1905 - Parigi 1974), è stato, attorno agli anni Cinquanta del Novecento, tra i maggiori esponenti del rinnovamento teologico.
Vita
Prof. all'Institut Catholique [...] dei Lincei (1972).
Opere
I suoi studî, soprattutto sulla tipologia biblica, le origini del cristianesimo e la patristica greca, tendono all'elaborazione di una teologia della storia che, approfondendo l'idea cattolica di tradizione, dia senso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XIII secolo una nuova attenzione alla struttura e alle funzioni dell’anima, [...] una riflessione sul tema delle passioni che trova il suo assetto sistematico nel pensiero di Tommaso d’Aquino.
La patristica e l’alto Medioevo
Il discorso sulle passioni che prende forma nel corso del XIII secolo rappresenta il primo tentativo ...
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Teologo benedettino (n. presso Soissons 790 circa - m. Corbie 865 circa). Discepolo di Adalardo a Corbie, dove divenne poi abate, partecipò alla vita e alle polemiche ecclesiastiche del suo tempo, per [...] figure più rappresentative del rinnovamento dell'età carolingia: esegeta, commentò varî libri biblici, utilizzando ampiamente la tradizione patristica; teologo, scrisse i trattati De partu Virginis (ove sostiene la verginità in partu), De fide, spe ...
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FERRABINO, Aldo
Piero Treves
Nacque a Cuneo il 28 giugno 1892 da Agostino Vincenzo e da Angelica Toesca. Frequentò le scuole secondarie nel locale liceo, condiscepolo di A. Rostagni. Il 1910 si iscrisse [...] (e il Rostagni con lui) alla facoltà di lettere dell'università di Torino vincendo la borsa del collegio "Carlo Alberto" per studiarvi patristica e, comunque, l'antico.
La scelta del maestro fu immediata e quasi obbligata. G. De Sanctis era non pur l ...
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anagogia
Termine che nel tardo latino medievale sostituisce (per probabile influenza di allegoria e tropologia) il precedente anagoge. Il gr. ἀναγωγή nel linguaggio logico di Aristotele significa induzione [...] attraverso i gradi della realtà, dal sensibile all’intelligibile. In relazione a questo significato, nell’ermeneutica biblica patristica l’anagoge è intesa come uno dei metodi interpretativi della Bibbia che permetteva di leggere nella ‘lettera’ la ...
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apatia
Dal gr. ἀπάϑεια «insensibilità». Stato di perfezione contemplativa dello spirito, in cui nulla si aborre e nulla si desidera, secondo la dottrina degli stoici e degli epicurei. L’a. coincide sostanzialmente [...] l’attributo per eccellenza del divino, quale è concepito dagli epicurei. Attraverso Filone, soprattutto, il concetto passò alla patristica e poi agli apologisti e ai padri greci, da Clemente Alessandrino (che ne fa una caratteristica dello «gnostico ...
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patristica
patrìstica s. f. [dall’agg. patristico1, sostantivato al femm.]. – Lo studio storico e dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e comunque degli scrittori dall’età sub-apostolica al sec. 7° in Occidente e al sec. 8° in Oriente...
patristico1
patrìstico1 agg. [der. del lat. pater -tris, gr. πατήρ -τρός «padre», con riferimento ai Padri della Chiesa] (pl. m. -ci). – Dei Padri della Chiesa: la filosofia, la teologia p.; opere, dottrine p.; studî p.; periodo p., epoca...