ULRICO (o Volrico) I patriarca d'Aquileia
Pio PASCHINI
Della famiglia degli Eppenstein, fu fratello di Luitoldo e di Enrico duchi di Carinzia; era abate di San Gallo nella Svizzera quando dall'imperatore [...] del partito imperiale: quando Enrico V nel febbraio 1111 s'impadronì di papa Pasquale II, lo affidò in consegna al patriarca; ebbe in compenso conferma dei diritti e privilegi della sua chiesa. Favorì molto lo sviluppo degli istituti monastici. Morì ...
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Ecclesiastico (Aquileia prima del 750 - Cividale 803). Già noto come letterato e grammatico, dopo il 774 fu chiamato alla corte imperiale di Carlomagno, ove spiccò per la sua vena poetica (ma non tutte [...] le poesie giunte fino a noi col suo nome sono autentiche). Patriarca di Aquileia dal 787, combatté l'adozianismo di Elipando di Toledo nei Concilî di Ratisbona (792) e di Francoforte sul Meno (794), e contro di lui scrisse il Libellus sacrosyllabus. ...
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IGNAZIO patriarca di Costantinopoli, santo
Mario Niccoli
Nacque a Costantinopoli nel 797. Figlio dell'imperatore Michele I Rangabe, quando Leone V l'Armeno rovesciò Michele (813-14), I., con il padre [...] VII Lecanomante. Morto Teofilo (842) e Metodio (847), il successore che l'imperatrice Teodora aveva dato a Giovanni, I. salì al patriarcato. In un momento così delicato per la chiesa greca, I. mostrò subito di possedere più zelo e tenacia che non ...
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Successore (m. Grado 569) di Macedonio nel 557 circa, esponente dello scisma dei Tre Capitoli, resisté ai tentativi di Pelagio I che avrebbe voluto che l'autorità imperiale lo rimovesse dalla sua sede; abbandonò però questa nel 568 per sfuggire agli invasori longobardi, rifugiandosi, con i tesori della sua chiesa, a Grado ...
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Era alessandrino di nascita. D'accordo con Dioscuro, riuscì a farsi eleggere patriarca; poi, nel concilio di Calcedonia, si pose contro l'amico. Continuamente incerto, nelle controversie cristologiche, [...] ma in complesso sostenitore della teologia di S. Leone Magno e della formula di Calcedonia, fu con il papa in relazioni ora cordiali, ora tese. Il Baronio credette, per questo suo contegno ambiguo, di ...
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Patriarca di Costantinopoli (notizie dal 552; m. Costantinopoli 582); successo a Mena, favorì la politica dell'imperatore Giustiniano tendente alla condanna dei Tre capitoli. Cadde poi in disgrazia per [...] essersi rifiutato di avallare la condanna degli aftartodoceti, e nel 565 fu esiliato. Fu però richiamato nel 577. Festa, 6 aprile ...
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ULRICO (o Volrico) II patriarca d'Aquileia
Pio PASCHINI
Figlio di Volfrado conte di Treffen in Carinzia, fu eletto nel settembre 1161 ed ebbe l'investitura feudale da Federico Barbarossa a Pavia il [...] 29 settembre con l'obbligo di aderire all'antipapa Vittore IV e dopo breve titubanza vi si adattò. Nel 1162 si pose in lotta con Venezia e fu sconfitto in mare e obbligato a pagare un tributo annuo di ...
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Prelato di origine bulgara (m. 1439); patriarca dal 1416, prese parte al Concilio di Firenze per l'unione delle Chiese, ma morì prima della promulgazione della bolla di unione, dopo aver accettato i principali [...] punti della dottrina cattolica. Fu sepolto a Firenze in S. Maria Novella ...
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Prelato bizantino (m. 1363). Palamita, fu eletto patriarca nel 1350, ma si dimise nel 1355, per essersi rifiutato di incoronare Matteo Cantacuzeno; l'anno dopo riebbe però il suo ufficio (fino alla morte). [...] È noto soprattutto come agiografo: vite di Gregorio Sinaita, di Teodosio di Tărnovo, ecc ...
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DANDOLO, Enrico
Giorgio Cracco
Patriarca di Grado, primate di Dalmazia, successe a Giovanni Gradenigo, che Onorio II aveva fatto destituire nel 1129 perché coinvolto nello scisma. Non si sa tuttavia [...] e spesso officiata dallo stesso D., di S. Clemente de Orfano.
Ma non è necessario elencare tutti gli atti in cui il patriarca appare coinvolto. A un certo punto, stante la continua ascesa dei Dandolo e i buoni rapporti tra il Papato e Venezia (specie ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....