Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] proposto di suddividere in due fasi il periodo in cui si passò da una cultura volgare prevalentemente orale a una cultura volgare anche » («sentinella, fa’ male la guardia; non mangiai più di mezzo pane»).
Una parte consistente delle scritture a ...
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Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] passo tratto dalla prefazione al Dizionario teorico-militare dell’editore Celli (Firenze 1847-1849):
Diffatto nel quinto comando della carica si incontrano termini come caporale, colonnello, granata, sentinella, soldato; a cui si aggiunge la nutrita ...
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Nell’italiano attuale, come in altre lingue moderne di cultura, il ➔ genere femminile e il genere maschile non sono rappresentati in eguale misura tra i nomi d’agente correnti (➔ agente, nomi di). In tempi [...] guardia e sentinella, non risulta ci siano proposte di versioni in -o (*guardio, *sentinello).
Alcuni già da epoca antica: il Vocabolario della Crusca del 1612 ritiene, ad es., cavaleressa, registrato in un passo del Decameron di Boccaccio «Voce ...
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sentinella
sentinèlla s. f. [prob. der. di sentire]. – 1. a. Soldato armato addetto a turno e per un determinato spazio di tempo alla vigilanza o alla custodia e protezione di persone e cose: poco dopo mezzanotte la s. riaprì la porta dello...
montare
v. intr. e tr. [der. di monte] (io mónto, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. a. Andar su, muovere verso un luogo più alto: Né mai qua giù dove si monta e cala Naturalmente, fu sì ratto moto (Dante); è sinon. di salire, al quale...