FERRAROTTO, Vincenzo
Rosario Contarino
Nacque a Messina nel 1559 da Antonino, originario di Lentini, città nella quale la famiglia Ferrarotto fu ascritta nel 1458 "nella mastra della dignità senatoria" [...] da un forte senso di dignità municipale.
Il F. rievoca i fatti del settembre 1594, allorché la flotta di Sinàn pascià veleggiò nelle acque dello Stretto, ma non sbarcò in Sicilia, limitandosi a saccheggiare Reggio, sguarnita di abitanti e di difese ...
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DANDOLO, Silvestro
Sergio Cella
Nacque a Venezia il 29 maggio 1766, figlio del senatore Gerolamo, discendente da famiglia dogale. Da adolescente ebbe per maestri il gesuita cenedese Carlo Lotti, dotto [...] la capitolazione della guarnigione greca dell'Acropoli di Atene sopraffatta dai Turchi.
Godette della considerazione di Ibrāhīm pascià e dei comandanti marittimi alleati, cosicché alla fine del conflitto, già premiato dall'imperatore col titolo di ...
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GIANFIGLIAZZI, Bongianni
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 28 luglio 1549 da Piero di Bongianni di Gherardo e da Maria di Ubertino Strozzi.
La famiglia, di antichissime e illustri origini, era dedita [...] . Fu liberato soltanto alcuni anni più tardi, presumibilmente intorno al giugno 1577, dopo che la famiglia ebbe pagato al pascià di Costantinopoli un congruo riscatto, e poco dopo tornò a Firenze.
Nel periodo trascorso a Costantinopoli, sia pure come ...
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TECCO, Romualdo
Gerardo Nicolosi
– Nacque a Boves, nel Cuneese, il 4 luglio 1802 da Paolo Carlo e da Angela Barbaroux.
La madre, di origini nizzarde, era nipote del conte Giuseppe Barbaroux, avvocato [...] , iniziativa di cui Tecco fu grande patrocinatore.
Trovando sponda negli ambienti governativi più avanzati vicini al gran visir Rascid Pascià, Tecco operava per stringere i rapporti tra il Piemonte e la Sublime porta, convinto che la Turchia avrebbe ...
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MARCELLO, Bartolomeo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia probabilmente nella seconda metà del 1402, primogenito del patrizio Benedetto di Bartolomeo e di Maddalena di Bianco di Alvise da Riva. Questo [...] di commercio.
Il M. giunse sul Bosforo verso la metà di settembre, portando con sé ricchi doni per il sultano e i pascià, ma non riuscì a farsi ricevere da Maometto II, benché fosse in veste di ambasciatore: la prassi ottomana prevedeva infatti tempi ...
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APPIANI, Iacopo
Luisa Bertoni Argentini
Figlio di Iacopo IV e di Vittoria Piccolomini-Todeschini, figlia di Antonio duca d'Amalfi, nel 15010 successe nella signoria di Piombino al padre, ottenendo dall'imperatore [...] nell'isola d'Elba. A impedire mali peggiori, l'A. gli consegnò, come gli veniva richiesto, un figlio del corsaro barbaresco Sinan Pascià, che era stato catturato da Carlo V nell'impresa di Tunisi del 1535 e battezzato e allevato a Piombino.
Se l'A ...
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MOROSINI, Francesco
Giuseppe Gullino
– Nacque a Venezia il 26 febbraio 1619, terzogenito del futuro procuratore Pietro di Michele, della parrocchia di Santa Marina, e di Maria Morosini di Gabriele, [...] primo impegnativo scontro navale lo sostenne il 10 luglio 1651 a Triò, nel canale fra Paro e Nasso. Il Kapudan pascià turco, Alì detto «Mazzamamma», aveva lasciato i Dardanelli con una grossa flotta, nell’intento di rifornire Creta; Alvise Mocenigo ...
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MOCENIGO, Alvise
Gino Benzoni
– Nacque a Venezia il 29 ag. 1662, da Alvise dei Mocenigo di S. Samuele e da Cecilia di Sebastiano Michiel, terzo di questo nome nella sua famiglia e personalizzato coll’aggiunta [...] in Dalmazia e Albania nel novembre 1696 - ottobre 1702, il M. vigila sulla pirateria, controlla le mosse turche, costringe alla ritirata il pascià di Bosnia (che, varcato il Cettina, schiera, l’11 ott. 1698, 15 mila uomini sotto Sign) e ne sventa la ...
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EMO, Giorgio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 1ºott. 1538 da Giovanni di Leonardo, del ramo della famiglia che dimorava a S. Leonardo, e da Canziana Zorzi di Luca di Francesco.
Il nonno paterno, Leonardo [...] del potere locale, che aveva potuto frequentare e conoscere bene, tanto da alimentare nel più importante di loro, il pascià, una "inclinatione grande" per Venezia. Resta un po' in ombra, invece, l'aspetto quantitativo dei traffici veneziani, e l ...
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TIEPOLO, Ermolao (Almorò). – Nacque a Cipro il 12 luglio 1533, figlio quintogenito del patrizio Stefano di Paolo (allora luogotenente di Cipro)
Giuseppe Trebbi
e di Cecilia Priuli.
Tra i suoi fratelli [...] e i sudditi di Venezia. Tuttavia Tiepolo non poté risolvere radicalmente il problema di Segna accogliendo l’invito del pascià di Bosnia per un’azione congiunta veneto-ottomana, che avrebbe dovuto conquistare Segna mediante un attacco combinato per ...
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pascia
pascià (ant. bascià o bassà) s. m. [dal turco pashà, in grafia mod. paşa, prob. der. del pers. pādishā′h «sovrano», incrociato col turco basqàq «governatore»; le varianti italiane e le altre pronunce occidentali con b- sono dovute all’influenza...
pasca
s. f. – Var. ant. di pasqua (più vicina alla forma lat. pascha): il papa ... per una sua bolla allongò [= prorogò] il termine del concilio sino al giorno della prossima pasca (Sarpi).