Comune del Piemonte (130,01 km2 con 869.312 ab. al censimento del 2011, divenuti 857.910 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Torinesi), città metropolitana e capoluogo di regione. Sorge alla confluenza [...] 4 marzo, con cui si definiva una forma di monarchia costituzionale di impianto bicamerale. Gli esiti disastrosi della prima guerra , DC; Partito repubblicano italiano, PRI; Partito socialista democratico italiano, PSDI; Partitoliberale italiano, PLI ...
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Irlanda, Repubblica d’ Stato dell’Europa occidentale, corrispondente alla maggior parte (ca. 4/5) dell’isola omonima. Per le caratteristiche fisiche ➔ Irlanda.
Il tasso d’incremento demografico (8‰ nel [...] netto calo dei suffragi a vantaggio dell’opposizione del partitoliberale Sinn Féin; a due mesi dalle consultazioni il 64% si sono espressi a favore dell’abrogazione della legge costituzionale che proibisce l’interruzione di gravidanza circa il 66,4 ...
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Stato dell’Africa orientale, posto immediatamente a sud dell’Equatore e compreso fra l’Uganda a N, la Tanzania a E, il Burundi a S e la Repubblica Democratica del Congo a O.
Il territorio del R. è compreso [...] seguito dalle due formazioni minori alleate, il Partito socialdemocratico e il Partitoliberale, che hanno ottenuto rispettivamente oltre il una riforma finalizzata ad abolire il limite costituzionale che non gli avrebbe permesso la ricandidatura ...
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Stato insulare dell’Oceania nel Pacifico sud-occidentale costituito di 320 isole, di cui un centinaio abitate, e di oltre 500 isolotti; è situato fra 16° e 20° lat. S (con l’eccezione della più settentrionale [...] della comunità figiana fu attenuato da una riforma costituzionale nel 1990, che previde una rappresentanza multietnica. del partito di Bainimarama, il Fiji First, contro il 28% dei consensi aggiudicatosi dal Partitoliberale socialdemocratico ...
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Uomo politico belga (San Quintino 1800 - Bruxelles 1885). Avvocato, dal 1824 diresse il giornale Mathieu Laensbergh (dal 1829 La Politique), che si batteva per l'indipendenza belga dal dominio olandese. [...] monarchia costituzionale, sostenuta dalla maggioranza dei membri del governo provvisorio. Ministro dell'Interno (1832-34) e dei Lavori Pubblici (1840-41) nei governi di coalizione cattolico-liberale, assunse, con la vittoria del partitoliberale, per ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] seconda guerra d’indipendenza, l’Impero acquistò una fisionomia liberale e parlamentare.
In questo secondo periodo la politica estera e approvata dal Consiglio costituzionale nonostante l'ampio dissenso popolare e dei partiti di opposizione. Nel ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] hanno registrato una forte flessione i Verdi e il partito dei Verdi liberali.
Sul fronte estero la S. è uscita dal suo è solo nel 19° sec., con il conseguimento della riforma costituzionale (1830) e la presa di coscienza di una sua funzione storica ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] nuova Costituzione, ha generato dure reazioni da parte dell'opposizione liberale, che ha organizzato manifestazioni di piazza del parlamento reintrodotto da riforme costituzionali varate nell'aprile 2019, il partito Futuro della Patria, che detiene ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] e le Ande, fino al Río Colorado. La parte orientale è costituita da un bassopiano a debole pendenza, 1819 di una Costituzione repubblicana e moderatamente liberale, l’Argentina conobbe un periodo di verso una riforma costituzionale per rimuovere le ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] attacchi contro le sinistre e il Partito popolare, sfidando apertamente lo Stato liberale con mobilitazioni di piazza e occupazioni Gran Consiglio assunse competenze di rilievo in materia costituzionale e il compito di intervenire nella successione al ...
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giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [Eugenio] Scalfari legittima il ruolo...
dottrinario
dottrinàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. di dottrina]. – 1. Chi o che si attiene rigidamente ai principî della sua dottrina, perdendosi nelle astrazioni teoriche; per estens., di persona più teorica che pratica o incapace di vedere...