I nomi deaggettivali, cioè derivati da aggettivi, sono anche detti nomi di qualità (per es., grandezza, verità, allegria). Essi non si differenziano nel significato dagli aggettivi da cui derivano, se [...] -ezza si usa di preferenza con basi bisillabiche (altezza, freschezza, grandezza, purezza, rudezza, saggezza, sveltezza) e participi lessicalizzati terminanti in -to (pacatezza, raffinatezza, speditezza), ed è presente anche in un ristretto numero di ...
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PROSODIA
Giorgio Pasquali
Il termine greco del quale questo è trascrizione (προσῳδία) si riferisce originariamente all'accento; anzi il latino accentus (da ad e cantus) non è se non una riproduzione [...] l'n era ridotta, la vocale era allungata: cōnsules; 2. parimenti dinanzi a nc + consonante: ŭngo ma ūnctus; 3. i participî perfetti in -to allungano la vocale se il suffisso era originariamente preceduto da media: dunque āctus da ăgo, ma făctus da ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] ), i gerundi assoluti («avvenne che egli si trovò un giorno, desinando messer Cane, davanti da lui»: Dec. I, 7, 10), i participi presenti di valore gerundiale («il quale, sì come savio, mai, vivente il re, non la scoperse»: Dec. III, 2, 32), l ...
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no (non; nol; nolle; nollo)
Riccardo Ambrosini
1. ‛ No ', sia come avverbio negativo che come negazione sostantivata, è contrapposto a ‛ sì ' in un passo delle Rime (L 47 che 'l si e 'l no di me in vostra [...] non certe cose affermano per certe, e 17 mente non sana; XVI 5 " ...pargolo ", cioè non perfetto uomo.
Per l'uso di fronte a participi cfr. I VIII 16, e 17 conviene esser lo dono non domandato; IV VII 3 campo non cullato e la mente, non gastigata e ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] anche per via di uniformazione analogica all’interno di ciascuna classe) sono significative, in particolare nel passato remoto e nel participio (tenni, tenuto rispetto a presi, preso).
Le classi in -e- e in -i- mostrano d’altro canto affinità (per es ...
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In italiano e in molte altre lingue la classe dei verbi intransitivi (➔ transitivi e intransitivi, verbi) non è omogenea, ma si divide in due gruppi principali, che si distinguono secondo il comportamento [...] nell’ultimo es. (3 c.):
(3) a. arrivato Luca, …
b. * dormito il bambino, …
c. preparata la cena, …
Il participio passato dei verbi inaccusativi può agire come modificatore aggettivale del soggetto del verbo (4 a.), quello dei verbi inergativi no (4 ...
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Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo [...] es. gli ➔ etnici, che devono anche avere valore qualificativo (italianissimo, milanesissimo, ecc.), sia per participi (➔ participio) che esprimono condizioni non graduabili (mortissimo, sposatissimo): in questi casi «la qualità intensificata fino al ...
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cogitazione
Andrea Mariani
Riccardo Ambrosini
. Il vocabolo, per " pensiero ", è usato sempre al plurale. In Pg XV 129 Se tu avessi cento larve / sovra la faccia, non mi sarian chiuse / le tue cogitazion, [...] si compie al suo interno "), analogamente a quanto abbiamo osservato per Pd XII 6.
Dal punto di vista formale il rapporto tra i participi ‛ colletto ' (Cv IV Le dolci rime 57, Pg XVIII 51, sempre in rima) e ‛ colto ' ha il suo analogo in quello tra ...
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FRANCO-PROVENZALE
Giulio Bertoni
. Si chiama franco-provenzale "un tipo idiomatico (usiamo le parole di chi, primo, l'ha individuato, G. I. Ascoli), il quale insieme riunisce, con alcuni suoi caratteri [...] "vacche"). Nella sezione italiana, in particolare, ma anche altrove, rimane inalterato l'-o finale. Interessante è lo sviluppo dei participî in -atu e in -ata, ecc.
I più antichi testi franco-provenzali (dopo il frammento di Alessandro del sec. XI ...
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TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] vasto e che comprende anche l'‛osmānlï, si dividerebbe in due sezioni: α) sezione qalγan e β) sezione qalan, dalla forma del participio qal(γ)an "restato". Alla sezione β apparterrebbe la lingua degli Oghuzi dell'XI sec. Ciascuna di queste sezioni si ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...