GENERE COMUNE
I cosiddetti nomi di genere comune (detti anche, insieme a quelli di ➔genere promiscuo, epicèni) hanno un’unica forma invariabile per il maschile e il femminile: il genere è dunque ricostruibile [...] solo dall’eventuale presenza dell’articolo o di un aggettivo.
Tra questi nomi ci sono:
– i participi presenti sostantivati
un insegnante / un’insegnante
l’amante misterioso / l’amante misteriosa
– i nomi che finiscono in -ista, -cida, -iatra, -arca
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] complementi preposizionali (la ragazza con le trecce), nomi (una voce amica), frasi relative (il libro che ho comprato), participi (i libri consultati), apposizioni (il libro, un romanzo storico). In alcune lingue la funzione di attributo può essere ...
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tramortire
Freya Anceschi
Negli esempi danteschi del verbo il " venir meno ", sì da parere quasi morto, è sempre effetto di violenta emozione affettiva: Questi penseri, e li sospir ch'eo gitto, / diventan [...] ne lo cor sì angosciosi, / ch'Amor vi tramortisce, sì lien dole (Vn XXXIX 10 11); anche XV 5 6.
Participi passati con valore di aggettivo in Vn XXXI 16 68 ogn'om par che mi dica: " Io t'abbandono ", / veggendo la mia labbia tramortita: il disperato ...
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INERENTE A O INERENTE?
Inerente, ‘che riguarda, che è in relazione con’, è un participio presente usato con valore aggettivale e, proprio come il verbo intransitivo da cui deriva, inerire, regge la preposizione [...] qualcuno, *inerente qualcosa è scorretto, ma molto comune nell’uso burocratico, perché modellato su altri participi presenti usati con valore aggettivale, come riguardante, implicante, concernente, che – provenienti da verbi transitivi – reggono ...
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L’aggettivo sostantivato è una sottoclasse delle ➔ parti del discorso costituita da ➔ nomi che sono formalmente e diacronicamente ➔ aggettivi, e che per un processo di transcategorizzazione hanno cambiato [...] , infine, come la sostantivazione non escluda che l’elemento sostantivato conservi proprietà aggettivali. In (12) il secondo participio nominalizzato è modificato da un avverbio anziché da un aggettivo:
(12) ciascuna delle ragazze vedeva il segno di ...
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MUNDA-MON-KHMER, LINGUE
Wilhelm Schmidt
Le lingue Munda-Khasi-Mon-Khmer, oggi comprese sotto il nome comune di "lingue austroasiatiche", costituiscono l'ultimo avanzo d'una grande famiglia linguistica, [...] cominciante per vocale. Così l'infisso n forma sostantivi strumentali e astratti, spesso anche aggettivi, e nel Bahnar anche participî perfetti passivi; in alcuni casi si forma da essi un plurale collettivo. L'infisso m è frequente solo nel Khmer ...
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Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue [...] , il mango, ecc.).
Oltre ai nomi, in italiano possono essere di genere maschile: gli aggettivi, i participi passati, i participi presenti, gli articoli, i quantificatori, i pronomi.
Ovviamente, lo statuto del genere muta in rapporto alle ➔ parti ...
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legare
Andrea Mariani
Il verbo, di uso abbastanza largo, ricorre spesso nella forma del participio, per lo più predicato. Non frequente il senso oggi comune, che è anche il più proprio, di " stringere [...] giustizia qui stretti ne tene, / ne' piedi e ne le man legati e presi (si noti l'efficacia dell'accostamento dei tre participi stretti, legati, e presi): " come di là fummo... tegnenti e cupidi, così qui stretti e legati semo nelle mani, con le quali ...
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CANELLO, Ugo Angelo
Tullio De Mauro
Nato il 21 giugno del 1848 a Guia, presso Valdobbiadene (prov. di Treviso), da Alvise e da Regina Piazza, frequentò ginnasio e liceo nel seminario di Ceneda; di famiglia [...] richiamò l'attenzione e il favore di Gaston Paris (Romania, I [1872-73], p. 237).Nel 1872 apparve la Storia di alcuni participi in italiano e nelle lingue romanze, in Rivista di filologia romanza, I (1872), pp. 919: il lavoro suscitò l'interesse di A ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] avviene in un’altra lingua neolatina come il francese, in cui i ➔ quantificatori indefiniti si collocano prevalentemente tra l’ausiliare ed il participio:
(9) a. j’ai tout vu «ho visto tutto» (lett. «ho tutto visto»)
b. je n’ai rien vu «non ho ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...