essere
Riccardo Ambrosini
1. Le circa 7780 attestazioni dei quasi 125 tipi formali del verbo e. - incluse le forme polisillabiche con apocope della vocale finale, quelle monosillabiche con epitesi di [...] è tondo; XXXI 81 ch'a nullo è noto; XXXIV 129 non per vista, ma per suono è noto (v. 5.).
5.1.1. Il participio presente con funzione di predicato aggettivale forma una sorta di perifrasi con e. in If XVIII 132 e or s'accoscia, e ora è in piedi stante ...
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avere
Riccardo Ambrosini
1. Le forme del verbo a. (per l'uso sostantivale, v. § 13) occorrono 1500 volte circa (735 circa nella Commedia, 415 circa nel Convivio e, in numero quasi eguale di casi, 173 [...] due punte mortali; Pd XXI 92 quel serafin che 'n Dio più l'occhio ha fisso; IX 102). Più spesso tra il verbo a. e il participio predicativo sono inseriti altri elementi (If XIV 27 ma più al duolo avea la lingua sciolta, XXX 81 ma che mi val, c'ho le ...
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AMERICA
II. ANTROPOLOGIA.
Due fatti distinguono l'antropologia dell'America: la mol;teplicità dei caratteri (polimorfismo) che presentano gruppi umani, anche ristretti, e l’assenza di quelle differenziazioni [...] ": elon-tu "bambina", Achagua ri-ya "egli": ru-ya "essa", Campa i-ri-ro "egli": i-ro-ro "essa". Nello Mbayá i participî maschili escono in -ogo-di, i femminili in -ogo-do. Nel Dakota čiṅ-š "figlio": čuṅ-š "figlia" (Dhegiha ijinge: ijange), ecc ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
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F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] mar per indicare il caso obliquo, l'estendersi del prefisso verbale mī, l'estensione della desinenza -a a tutti i participî; nel dominio fonetico basterà ricordare l'indebolimento del senso della quantità per cui vocali lunghe appaiono abbreviate, il ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] , gruaja. L'albanese d'Italia, accanto alla fase più antica uo, conosce anche la riduzione di uo a u nei participî (maravil′úr "maravigliato"; ǵ atšúr "ghiacciato") e nella 3ª persona pl. dell'aoristo (u fεrmún "si fermarono"); sporadicamente si ha ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...