Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] l’assenza di un AT sull’elemento interrogativo. Ma se l’enunciato è lungo, allora è possibile rinvenire un AT sulla particella interrogativa e un altro successivo. Inoltre, se l’enunciato è focalizzato, l’AT è attratto sul costituente in focus e ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] quelle deboli, sono invarianti per inversione del t. e ciò è descritto mediante i numeri quantici che caratterizzano le particelle elementari (➔).
Mentre le leggi che regolano i processi elementari, nel caso classico e in quello quantistico (a parte ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] santo/-a: ad es., Sant’Antonio, Sant’Ermete, Sant’Orsola, ma San Leonardo, San Lorenzo, con troncamento (cfr. § 4);
(f) la particella pronominale ci e l’avverbio e congiunzione come davanti al verbo essere: ad es., c’è, c’era, c’erano, com’è, com’era ...
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Diritto
A. del giudice Soggetto che svolge attività complementari a quelle del giudice nell’esercizio della funzione giurisdizionale. Talvolta si tratta di un professionista che, avendo ricevuto un formale [...] l’a. richiesto dal verbo a cui si legano (la regola tuttavia ammette eccezioni); se si uniscono con un verbo riflessivo, la scelta dipende dalla posizione della particella pronominale (per es.: si sarebbe dovuto pentire o avrebbe dovuto pentirsi). ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto latino.
linguistica Il nome italiano elle e quello latino el sono costituiti dal suono stesso della lettera con una vocale d’appoggio; il nome greco λάμβδα deriva invece [...] .
Fisica
La lettera L è simbolo del lavoro e dell’induttanza. In fisica atomica, L indica uno dei livelli elettronici di un atomo; l indica abitualmente il numero quantico orbitale di una particella; L il momento orbitale risultante di un sistema di ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] della divisione e della suddivisione. In fisica, si disgrega l’atomo: fino a pochi decenni fa disgregare la particella più piccola degli elementi era impensabile.
L’equivalenza referenziale tra il sintagma nominale anaforico e l’antecedente può avere ...
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Il termine anafora ha più significati, di cui i più rilevanti sono quello testuale e quello retorico. In campo testuale, l’anafora è il fenomeno per cui per interpretare alcuni sintagmi del testo occorre [...] del locutore di una proprietà semplice o complessa a un referente. È così nel caso seguente (Conte 19992: 56), in cui la particella ci riguarda il fatto di classificare come rododendro il fiore a cui fa riferimento quello:
(5) a. Guarda là in fondo ...
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La classe delle parole interrogative comprende aggettivi (tecnicamente, determinanti) e pronomi (tecnicamente, sostituti del nome) usati nelle interrogazioni dirette e indirette.
Le domande parziali o [...] ➔ massa, nomi di), al plurale con nomi numerabili (14 a.); quando è usato come pronome – (13) b. e (14) b. – richiede la particella ne:
(13) a. quanto pane vuoi?
b. quanto ne vuoi?
(14) a. quanti soldi hai?
b. quanti ne hai?
In alternativa al clitico ...
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I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] ; La Fauci 2009). È totalmente sintattica la regola che in italiano moderno impone l’ausiliare essere nelle costruzioni con la particella di origine pronominale si (per es., Emma si è mangiata il panino o qui si è sempre lavorato molto; ➔ pronominali ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] delle varie nazioni», ecc. Inoltre, nella terminologia scientifica si hanno coppie come neutrino, coniato da Fermi per indicare una particella di massa inferiore rispetto a neutrone, gravitino sulla base di gravitone, ecc. La salienza di -ino è così ...
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particella
particèlla s. f. [lat. *particĕlla, dim. di particŭla che a sua volta è dim. di pars partis «parte»]. – 1. Piccola parte, frazione assai minuta, quantità minima di qualche cosa: ridurre un solido in p. quasi impalpabili; meno com.,...
particellare
agg. [der. di particella]. – 1. Che si riferisce a particelle o è costituito da particelle: sistema p.; lo schema p. di un sistema materiale; la struttura p. (cioè discontinua) della materia. 2. Relativo alle particelle del terreno:...