(o Accademia dell’A.) Accademia letteraria, fondata a Roma (1690) da G.V. Gravina, G.M. Crescimbeni e altri 12 letterati, dopo la morte di Cristina di Svezia, nel cui salotto erano soliti riunirsi. Il [...] crebbero ben presto di numero e l’A. istituì allora varie colonie, fissando la sua sede, nel 1725, sul Gianicolo (Bosco Parrasio). Pubblicò 13 volumi di rime (l’ultimo è del 1790), poi continuò sempre più stancamente la sua attività, finché nel 1925 ...
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CEVA GRIMALDI, Bartolomeo, duca di Telese
Carla Russo
Nacque ad Aversa nel 1670 da Giovanni Antonio e Fortunata Dentice, di nobile famiglia napoletana ascritta al "seggio" di Nido. In gioventù coltivò [...] del Tasso - e, nel 1691, all'Arcadia. Come arcade ebbe il nome di Clarisco Egireo e nella sede romana del Bosco Parrasio recitò alcuni sonetti e due discorsi filosofici.
Fin dagli anni Novanta, il C. risulta legato da amicizia al gruppo di nobili che ...
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TIMANTHES (Τιμάμϑης, Timanthes)
P. Moreno
Nome di due pittori greci di età diversa.
1°. - Pittore greco originario di Kythnos nelle Cicladi, attivo nella seconda metà del V sec. a. C.
La provenienza [...] Ifigenia era stata dipinta in gara con Kolotes, mentre l'Aiace nel giudizio per le armi di Achille era il tema della contesa con Parrasio a Samo (Plin., Nat. hist., xxxv, 72; Athen., xli, 543 c; xv, 687 b); la scena del voto con l'intervento di Atena ...
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MINUZIANO, Alessandro
Paolo Pellegrini
– Nacque a San Severo (oggi in provincia di Foggia) intorno alla metà del Quattrocento. Ignoti sono i nomi dei genitori e scarsissime le notizie sulla sua giovinezza.
Da [...] ., n. 1101) e, di nuovo nel 1504, con Niccolò Gorgonzola (Sandal, 1978, n. 175).
Nel 1499 giunse a Milano Aulo Giano Parrasio (Giovan Paolo Parisio) e si dedicò all’insegnamento e all’attività filologica. Accolto in casa del M., collaborò con lui, ma ...
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FORTUNAZIANO, Attilio (Atilius Fortunatianus)
Francesco Arnaldi
Scrittore di metrica, probabilmente africano, vissuto tra il sec. III e il IV d. C. Ci resta di lui un manualetto, in cui tutti i metri [...] di H. Keil aver dimostrato (Grammatici Latini, VI, p. 250) che dei due manualetti attribuitigli dal primo editore Giano Parrasio (1504) soltanto il secondo, e non il primo, come voleva il Lachmann, è opera di Atilio Fortunaziano. Il Keil pubblicò ...
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PERIGRAPHÈ (Περιγραϕή)
S. Ferri
È la linea di contorno che, nella pittura dei vasi, specialmente di alcuni maestri del V sec. a. C., assume un valore plastico in quanto costituisce la zona estrema di [...] tutte le epoche, come elemento coloristico, a staccare le figure dal fondo. Dice Plinio (Nat. hist., xxxv, 67) che Parrasio raggiunse la perfezione "in liniis extremis" le quali rappresentano la zona più difficile per un pittore che voglia mantenere ...
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Vedi EUPOMPOS dell'anno: 1960 - 1994
EUPOMPOS (v. vol. III, p. 538)
P. Moreno
(v. La difficoltà cronologica che si era presentata ai primi esegeti per accettare la storicità dell'incontro del pittore [...] , può aver ascoltato dall'iniziatore della scuola sicionia (ricordato da Plinio nella generazione di Zeusi, insieme a Timante, Parrasio ed Euxenidas), le parole che avrebbero segnato la sua carriera.
Decisiva importanza per lo sviluppo della teoria ...
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Vedi APELLE dell'anno: 1958 - 1994
APELLE (᾿Απελλῆς, Apēlles)
D. Mustilli
Pittore, vissuto nel IV sec. a. C. Fu, secondo il concorde giudizio degli antichi, il più grande dei pittori greci.
Nacque probabilmente [...] Cic., De nat. deor., i, 27, 75; Luc., Imag., 7). Anche in queste delicatezze di colorito A. procedeva nella scia di Parrasio, del quale gli antichi dicevano che aveva dipinto una figura di Teseo nutrito di rose (Plin., Nat. hist., xxxv, 25; Plut., De ...
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AZZURRI, Francesco
Manfredo Tafuri
Nacque a Roma nel 1827. Nipote dell'architetto Giovanni Azzurri (Roma 1792-ivi 1858), fu suo allievo all'Accademia romana di belle arti, subendone l'influenza neorinascimentale, [...] architettonica, ma che gli permise comunque la realizzazione di alcune felici opere, quali il Casino del Bosco Parrasio alle pendici del Gianicolo o i palazzi Galitzin e Guglielmi a Civitavecchia; restaurò inoltre il celebre mosaico barberiniano ...
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VENUSTAS
G. Becatti
Termine che gli scrittori latini riferiscono spesso all'arte per indicare una leggiadra e aggraziata bellezza, di carattere più femminile che maschile.
Cicerone (De off., i, 36) [...] a Thermai scite facta et venusta (2, 87) ed è uno dei termini più usati per opere d'arte in pittura e scultura. Parrasio era celebrato per aver per primo dato alle sue figure venustatem oris (Plin., Nat. hist., xxxv, 67) e Nikophanes è detto pictor ...
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parrasio
parràṡio agg. [dal lat. Parrhasius, gr. Παρράσιος]. – Della Parrasia (gr. Παρρασία), regione della Grecia antica nella parte merid. dell’Arcadia; per estens., poet., dell’Arcadia, anche come luogo idealizzato di vita pastorale e di...