Guinizzelli (Guinizelli), Guido
Mario Marti
Non del tutto pacifica l'identificazione di questo rimatore del Duecento letterario italiano. A quella tradizionale, che lo voleva della famiglia dei Principi [...] linea del ragionamento dantesco) testo siciliano, pur considerando che la scelta sia stata motivata anche dalla ripetizione della, parola " amor ", tronca nel passo guinizzelliano come in provenzale e in francese (vv. 3-4). La seconda, perché quella ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] la poesia per musica e le canzonette barocche del Chiabrera, del Redi, ecc., quando si prediligono, per es., parole sdrucciole o tronche, decisamente sopra la media della lingua della prosa o del toscano parlato o si coniano composti sul modello del ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...]
(c) Tratti morfologici:
(i) pigliare / piglià, con passaggio alla forma tronca dell’infinito;
(ii) sono / sso’, anche qui con apocope della sillaba [o] / [ə], con riduzione in fine di parola della vocale posteriore media atona a centrale indistinta. ...
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La rima (Beltrami 20024: 53-60, 78-83, 206-221; Menichetti 1993: 506-590) è il fenomeno che si produce nel caso di omofonia perfetta di due parole a partire dalla vocale tonica inclusa (come in vita e [...] la maggioranza preponderante delle rime è piana (rime piane possono eccezionalmente aversi a partire da paroletronche nelle rime ‘composte’). La rima tronca in vocale (tu : virtù), almeno fino all’avvento della tradizione dell’ode-canzonetta, tende ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] propri. Si tratta perlopiù di riduzioni del corpo fonico della parola, dovute all’uso dell’appellativo in unione con un nome : sor < signor, don < dominus, il già visto troncamento di dottor(e) professor(e), ecc.
Tra questi il più notevole, ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] bensì propriamente semantico e lessicale. Vale a dire che una parola può cambiar di significato, in quelle lingue, soltanto in base dubbio facilitata rispetto ad un’altra ad accentazione fissa (tronca) come il francese. Ancora più mobili sono gli ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] testi poetici. Fanno r. o sono in r. vocaboli come testo : manifesto (r. piana, perché fra parole piane), virtù : tribù (r. tronca), veicolo : ridicolo (r. sdrucciola), biasimano : spasimano (r. bisdrucciola): queste coppie illustrano la r. perfetta ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] , v. sciolti, secondo che due o più v. siano collegati o no dalla rima; v. piano, tronco, sdrucciolo, secondo che finisca con parola piana, tronca o sdrucciola. Il plurale è spesso usato per indicare una composizione o un insieme di composizioni ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] viandante notizie del marito, essa gli espone il piano di troncare le contese tra i Proci, concedendosi sposa a colui che : fantastici anche i Feaci che ve lo trasportano. In altre parole si ha l'impressione che questa parte del poema non conosca ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] è incerta: i più lo riconnettono con altre parole simili di significato pastorale, come Pales, Palatua, Palilia internamente di marmi, ha all'esterno forma di esagono con gli angoli troncati, all'interno di esagono con un lobo ad ogni angolo. La data ...
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tronco1
trónco1 agg. [lat. trŭncus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo, privato, mutilo di qualche sua parte: sovra un picciol colle Tronca de’ rami una gran quercia eresse (Caro); solido t. (e cono t., piramide t., ecc.), in geometria, denominazione...
troncamento
troncaménto s. m. [der. di troncare]. – 1. L’azione del troncare, il fatto di venire troncato: t. di un ramo; il t. di una relazione. 2. a. In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta di uno o più fonemi in fine di parola....