Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] , schemi che favoriscono facili ➔ giochi di parole e bisticci (➔ bisticci di parole), spesso a fini ludici o parodici. La brevità e la concisa densità dell’espressione sono sottolineate da figure (➔ retorica) del parallelismo per opposizione, nella ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] poesia o di generi affini. Ma non solo; anche la prosa lo fa, specie quando ha segni espressionisti o comici o parodici.
Si capisce comunque che le proprietà della lingua poetica sono più evidenti e operanti nella poesia e nel teatro in versi, e ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] crudi (pricissione «processione», giuca «gioca», fussono «fossero», ecc.) per ottenere un effetto falso-antico in alcuni testi parodici scritti in una lingua pseudo-trecentesca (sul Martirio de’ Santi Padri, cfr. Serianni 2002: 38-44).
È bene ...
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I dialetti liguri coprono l’intero territorio della Liguria, caratterizzato da un’accentuata tendenza al particolarismo per la distribuzione dei solchi vallivi e dei crinali montani, attenuata soltanto [...] di sopperire un associazionismo di tipo volontaristico.
Forme di italiano regionalizzato sono attestate a Genova, con intenti parodici, a partire almeno dal XVII secolo e testimoniano (Beniscelli, Coletti & Coveri 1992) una presenza radicata del ...
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parodia
parodìa s. f. [dal gr. παρῳδία, comp. di παρα- per indicare somiglianza e ᾠδή «canto»; cfr. lat. tardo parodĭa]. – 1. a. Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso...
parodiare
v. tr. [der. di parodia] (rare le forme rizotoniche io paròdio, ecc.). – Fare la parodia, mettere in parodia; imitare in modo ridicolo: p. una tragedia, una canzone, un poeta, un attore, un uomo politico.